10 Novembre 2010

Supersport: ParkinGO e BE1 donano una Daytona 675

Beneficenza per l'evento Virgin Rock the Kasbah

La beneficenza non guasta mai: questa volta la mano arriva dal team BE1 Racing e da ParkinGO, main sponsor del team italiano capitanato da Giuliano Rovelli, che hanno deciso di donare una Triumph Daytona 675 utilizzata dal britannico Chaz Davies nella stagione non da molto terminata (con il quarto posto in classifica piloti), per l’evento Rock The Kasbah organizzato da Virgin Unite e da Eva Branson Foundation. La manifestazione, al quarto anno di vita, ha come compito la raccolta fondi per aiutare i ragazzi americani in difficoltà e per progetti imprenditoriali femminili nella catena montuosa dell’Atlante in Marocco.

“Sono molto felice di poter contribuire a questa iniziativa che consolida il rapporto tra la nostra azienda e il mondo Virgin facendo del bene a chi ne ha davvero bisogno”, spiega Giuliano Rovelli. “Collaboro da tempo con Virgin Holidays Cruises, i villaggi fitness Virgin Active sono nostri partner per i servizi dedicati al benessere dei nostri dipendenti e clienti, Virgin Radio è il nostro media partner ufficiale nel Mondiale Supersport.

Soprattutto, con Virgin abbiamo una comunanza di valori forti: l’amore per le nuove sfide, la capacità di innovare, la valorizzazione delle risorse umane, la volontà di creare iniziative di business in cui il divertimento sia una componente sostanziale. Insomma, è stato naturale partecipare a Rock the Casbah attraverso un contributo concreto”.

“Triumph è orgogliosa di donare questa moto così speciale ad un’asta di beneficenza” commenta Tue Mantoni, CEO Triumph. “La Daytona 675 è la supersportiva leader nella sua classe e questa versione da corsa rappresenta una moto davvero unica e introvabile in commercio. Si tratta di un’opportunità veramente rara per un appassionato che potrà aggiudicarsi la moto di un team ufficiale e allo stesso tempo contribuire alla riuscita di una buona causa. Ci auguriamo che la moto di Chaz vada in ottime mani e permetta a Virgin Unite di guadagnare il più possibile per le sue iniziative umanitarie”.

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