4 Aprile 2017

STK1000 Michael Rinaldi ci prende gusto “Ad Assen voglio il bis!”

Michael Rinaldi ha sbancato la STK1000 ad Aragon e guida l'Europeo. Il talento riminese ci prende gusto: ad Assen vuole il bis!

Marco Melandri non è ancora riuscito a firmare la vittoria itaiana numero 100 nel Mondiale Superbike, Ma a colorare Aragon di tricolore ci ha pensato Michael Rinaldi, un riminese di 21 anni che ha battezzato l’apertura dell’Europeo Superstock facendo gonfiare il petto alla Ducati ufficiale. La concorrenza è temibilissima e tanti si aspettavano che a salire sul gradino più alto del podio fossero i talenti stranieri, in particolare il cileno Maximilian Scheib neoacquisto Aprilia oppure Mike Jones, l’australiano lanciato da Tro Bayliss. Invece Rinaldi ha messo tutti in riga, dominando la corsa dall’inizio alla fine.

Complimenti per questo weekend: Pole position, record della pista, giro veloce, vittoria…ti  aspettavi un inizio così?

“I test svolti due settimane prima della gara ci avevo dato molta fiducia e quindi mi ero presentato ad Aragon con l’obiettivo di vincere, ma non mi sarei mai aspettato di raggiungere tutti questi traguardi in un weekend. È bellissimo!”

 Che poi il weekend non era iniziato nel migliore dei modi…

“Nelle FP1 abbiamo avuto un piccolo problema tecnico, ma fortunatamente non era niente di grave. Avevamo i dati dei test ed eravamo consapevoli del nostro potenziale, quindi ci siamo fermati e ci siamo presi tutto il tempo necessario per capire bene di cosa si trattasse. Non ci ha ostacolati.”

 Come hai gestito l’inseguimento di Scheib, grande favorito della vigilia?

“Ho fatto la gara su me stesso e non ci ho pensato un granché. Ero consapevole del mio passo e del mio potenziale e non mi sono preoccupato quando ho visto che Scheib era vicino, perché sapevo che era forte più sul giro secco che sul passo gara. E infatti è caduto nel tentativo di starmi dietro.”

 Sei al tuo secondo anno nella categoria. Cosa hai imparato durante la tua stagione di debutto?

“Lo scorso anno ho commesso degli errori e ho portato a casa alcuni zeri. Queste cose mi hanno fatto crescere molto e col passare del tempo ho imparato a stare calmo e a gestire la gara e il rapporto con la squadra.”

Il livello della STK1000 è davvero alto e sembra crescere di anno in anno. Confermi?

“Sì. Nonostante siano andati via Leandro Mercado e Raffaele de Rosa, il livello è sempre più alto e lo conferma il fatto che ad Aragon i tempi si siano abbassati di molto rispetto allo scorso anno”.

 Michael Rinaldi, pilota grintoso e di talento…ma chi sei lontano dalle piste?

Sono sempre io! (ride) Il mio obiettivo è quello di far diventare questa mia passione per le moto un lavoro e quando non ci sono le gare mi alleno e mi diverto girando con la supermotard. E poi ho la mia vita privata, famiglia, fidanzata…Come un ragazzo qualunque.”

 Come va con studio e lavoro?

Gli impegni sportivi mi hanno portato a lasciare la scuola quando avevo 18 anni e la speranza è quella di poter riprendere gli studi in futuro. Per un periodo sono stato costretto a lavorare per portare avanti il mio sogno, ma da un po’ di tempo, in particolare da quest’anno,  sono appoggiato da vari sponsor e questo mi permette di concentrarmi esclusivamente sulla mia carriera da pilota e sugli allenamenti…e i risultati si vedono!”

 Qual è il tuo obiettivo per Assen?

“L’anno scorso siamo arrivati terzi in condizioni strane e per quest’anno l’obiettivo è bissare il successo di Aragon. So che sarà dura, dato che anche gli altri andranno là per vincere, ma ce la metteremo tutta.”

A chi la dedichi?

“Ringrazio Ducati, Aruba, i miei sponsor e tutti quelli che mi sostengono. È a loro che dedico la vittoria di Aragon!”

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