6 Ottobre 2017

Misano Classic Week End: Perchè si chiamava Santamonica, e altre storie

Le moto tra passione e leggenda: quante storie nei 45 anni di attività del circuito. Perchè il Classic Week End sta diventano un evento da non perdere

Amarcord, per i romagnoli, non è solo una parola. Si tratta piuttosto di una specie di saudade in salsa adriatica, celebrata anche da Federico Fellini in un film.

SCUREZA – Nella pellicola appare e scompare improvvisamente scureza (trad: “scoreggia”) – un personaggio mitologico che romba attraverso la nebbia cavalcando una Moto Guzzi –, a sottolineare molto bene il rapporto tra memoria e immaginario motociclistico. Che in queste zone si traduce in un luogo che ha assunto negli anni un’aura magica: il circuito di Misano Adriatico. Un tempo si chiamava Santamonica perché costruito a ridosso della frazione omonima, anch’essa di per sé un amarcord: Santa Monica era infatti il nome di una base militare dell’esercito americano durante la seconda guerra mondiale, in omaggio alla famosa località californiana. Il nome della borgata non venne più cambiato dopo la partenza degli statunitensi.

LEGGENDA – Le moto hanno scritto il resto della leggenda. Il Misano World Circuit Marco Simoncelli, così come si chiama oggi, è stato oggetto di una completa trasformazione rispetto alla versione collaudata nel 1972, ma conserva nel DNA il fascino di una narrazione che intreccia motociclismo sportivo, imprese eroiche ed epiche scorribande rivierasche. Il mito non deve però mai offuscare l’aspetto sportivo. Gli organizzatori di Misano Classic Week End hanno fatto bene ad ospitare la prova finale del Campionato Italiano Vintage Endurance, in notturna con partenza sabato alle 18.30 ed arrivo previsto alle 22.30. Le moto correranno con i fari accesi, adottando la procedura di partenza ‘stile Le Mans’, che riporta indietro le lancette del tempo motoristico.

CURIOSITA’ – Misano ospitò ad interim anche le ultime due edizioni della 200 Miglia di Imola nel 1986 e 1987, chiamate per l’occasione 200 Miglia di Misano. La morte di Checco Costa impedì che la competizione ritornasse sulle rive del Santerno segnandone definitivamente la fine. A Misano nell’86, nella classe TT Formula1, si impose Marco Lucchinelli su Ducati: la marca italiana celebrò la vittoria mettendo in produzione, l’anno successivo, l’ultima versione speciale della celebre 750 F1. Ribattezzata, non a caso, Santamonica. La moto del campione spezzino verrà esposta per l’occasione assieme ad altri pezzi dall’indiscutibile pedigree racing. MCW rappresenta quindi un’occasione di calarsi in un motociclismo d’antan che non ha solo il sapore della rievocazione; si tratta piuttosto di raccontare un evento che unisce i motociclisti alla propria storia. Essere media partner della manifestazione significa trasmettere alle giovani generazioni di appassionati un vivo ricordo. Il fascino dei doppi fari che spuntano dai cupoloni, dei tromboncini aperti, di una guida che sapeva di adrenalina e fatica collega idealmente il passato con il presente fatto dai campioni della MotoGP, che a Misano hanno gareggiato il mese scorso. Da queste parti, l’Amarcord è una cosa seria.

Misano Classic Week End: il programma di sabato 7 ottobre

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