10 Maggio 2022

Michele Pirro nel CIV vince facile “Mi serve per essere veloce in MotoGP”

Michele Pirro fa il tester Ducati MotoGP e da anni domina il CIV, quasi sempre per distacco. "Ho più esperienza degli altri, e anche il dono di natura"

Michele Pirro, MotoGP

Michele Pirro è da anni il dominatore indiscusso del Campionato Italiano Superbike. Il tester Ducati MotoGP non si annoia nel CIV? Se lo chiedono in tanti. Le gare sono quasi sempre una fuga solitaria, l’esito è scontato. Il team manager di un team avversario, Stefano Morri, ha detto chiaramente che il problema del CIV Superbike non è Pirro, ma gli altri che non riescono a batterlo.

Michele Pirro, in tutta onestà, perché partecipi al CIV?

“Come tutti sanno ora parteciperò a due gare di MotoGP, a Mugello e Barcellona, e voglio cercare di essere competitivo. Per farlo l’unico allenamento che ho a disposizione sono le gare del Campionato Italiano e cerco di affrontarle con lo stesso spirito. L’unica cosa che posso fare per arrivare non dico preparato ma con una mentalità competitiva, sono proprio le gare del CIV“.

Non ti annoi al CIV?

“No, non mi annoio! Sono comunque contento quando ci sono dei piloti che mi danno filo da torcere e sono competitivi. Più gente che va forte c’è e meglio è: per me, per il campionato e per tutti”.

Dove trovi gli stimoli?

Come per tutte le cose, da fuori sembra facile e fa molta più notizia quando perdo, arrivo secondo, rispetto a quando vinco. Dietro c’è un grande lavoro da parte mia, del team perché sono un pilota molto esigente che ambisce a confrontarsi con se stesso. Trovo gli stimoli dal fatto che voglio arrivare nelle migliori condizioni possibili alle gare di MotoGP “.

Nel CIV la tua superiorità è quasi imbarazzante. A cosa è dovuta?

“La natura mi ha dato questo dono, come a tanti altri, ed è innegabile. In passato ci sono stati tanti piloti che hanno vinto molto perché erano portati. Il mio livello ed il mio pacchetto è quello e devono essere gli altri ad adeguarsi”.

Una tua valutazione sul Campionato Italiano Superbike?

“Abbiamo vissuto due anni di cambiamenti. Prima c’è stata la centralina unica. Sembrava che io corressi con una centralina super ufficiale e vincessi per quello. L’anno scorso gare state un po’ più livellate ma ne ho vinte undici su dodici. Poi quest’anno le nuove gomme (monofornitura Dunlop, ndr). Io mi sono trovato bene e mi sono sono subito adattato. E’ chiaro che la mia esperienza abbia influito in questo: nella mia carriera ho guidato con diversi tipi di gomme e quindi riesco ad adeguarmi più velocemente di altri. Tra l’altro avere cambiato gomme non ha aiutato a livello di continuità. In più nel Mondiale Superbike corrono con le Pirelli e sicuramente per chi ambisce a quello è un’incognita in più”.

Molti ti considerano imbattibile.

“In realtà mi aspetto delle gare in cui noi saremo meno veloci, gli altri più vicini e magari mi possono battere. Detto questo io devo guardare a me stesso, fare del mio meglio perché tra due mesi compio 36 anni quindi non mi sono rimaste tante stagioni da poter sfruttare. Ora devo cercare di andare più forte possibile e togliermi ancora qualche soddisfazione. Se arriveranno dei giovani veloci ben venga…Anzi, ci sono già ma devono solo mettere a punto i vari dettagli. Io spero che un giorno il Campionato Italiano Superbike possa trovare la sua stabilità”.

Nel paddock hai tanti sostenitori ma anche molti detrattori.

“Mi da solo fastidio quando tanti piloti si lamentano dicendo che io ho la moto ufficiale questo o quest’altro. Sicuramente ho una moto performante ma gli altri non hanno da meno. Quando uno vince tante gare bisogna anche dare merito alla natura che gli dato quel dono. Il pilota può fare ancora la differenza”.

Ed ora la MotoGP.

“Mi aspettano due week-end tosti. Io voglio cercare di dare il massimo e divertirmi. Sarà un’altra storia rispetto al CIV ma non mi tirerò indietro e cercherò di fare del mio meglio come ho sempre fatto. Corro per essere soddisfatto e mi sento felice quando riesco ad esprimere il massimo potenziale: se è vincere come nel CIV va bene, se è arrivare magari 15esimo in MotoGP va benissimo. L’importante è avere la coscienza pulita”.

Foto facebook: Michele Pirro

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