11 Aprile 2012

Bol d’Or: intervista a Christophe Guyot, titolare Yamaha GMT94

Pronti a dare l'assalto all'EWC

Pilota dai trascorsi importanti nell’Endurance e Championnat de France Superbike, Christophe Guyot è oggi conosciuto per aver dato vita ad una propria squadra protagonista nel FIM Endurance World Championship, GMT94 (Guyot Motorcycle Team). Dal 2003 formazione di riferimento Yamaha Racing France, campione del mondo 2004, per il 2012 l’obiettivo è di ritornare al vertice dell’EWC dopo aver concluso al meglio la stagione 2011 con la vittoria alla 8 ore di Doha grazie al formidabile equipaggio composto da Matthieu Lagrive, David Checa e Kenny Foray in sella alla Yamaha YZF R1 #94 gommata Michelin. Grazie al supporto di Yamaha Racing France e Michelin, per GMT94 l’anno nuovo si prospetta decisamente ambizioso, come Christophe Guyot ha avuto modo di confermare in questa lunga intervista alla vigilia della 76esima edizione del Bol d’Or. Christophe, com’è andata la preparazione al mondiale Endurance 2012?Quest’anno abbiamo deciso di non svolgere test all’estero: abbiamo provato soltanto su circuiti francesi come Ledenon, Nogaro, Magny-Cours, Carole e Le Mans.Come si presenta la nuova Yamaha YZF R1 2012?Il passo avanti è rappresentato dal controllo di trazione. Non ci sono cambiamenti a livello di motore e telaio, ma la moto è radicalmente diversa rispetto al 2011: abbiamo dovuto cambiare tutto, regolazioni delle sospensioni, range di utilizzo del motore, adesso riusciamo a sfruttar meglio l’intero pacchetto.Siete squadra di riferimento Yamaha, quando per loro è importante l’Endurance rispetto alla MotoGP e Superbike?Da Yamaha Europe abbiamo sempre potuto contare su grandi attenzioni. Sin dalla nostra prima stagione siamo stati seguiti dai loro responsabili: Wilco Zeelenberg, oggi team manager di Jorge Lorenzo in MotoGP, ci aveva seguito dalla prima nostra esperienza alla 24 ore di Oschersleben. Per Yamaha l’Endurance è importante, a maggior ragione la 8 ore di Suzuka dove siamo stati accolti come un vero e proprio team ufficiale. Guardando agli avversari, quali sono i loro punti di forza?Penso che siamo tutti sullo stesso livello in termini di competitività delle moto. Le differenze rispetto al passato tra team ufficiali e privati sono meno evidenti: c’è un vantaggio in termini di moto, ma il grande passo avanti guarda l’elettronica e gli pneumatici. La differenza sta nel sfruttare al meglio quello che si ha e avere una bella squadra alle spalle per gestire al massimo le fasi di pit-stop.Sappiamo che YART ha rilevato la R1 ex-ufficiale di Melandri/Laverty del WSBK da 232 cavalli. Per loro sarà un notevole vantaggio?Penso avranno qualcosa di più a Suzuka, mentre al Bol d’Or credo non ci saranno grandi differenze. La nostra moto è competitiva, non ci sentiamo inferiori.Per GMT94 il 2011 è stata una stagione positiva, ma se potessi cambiare qualcosa, cosa cambieresti?Soltanto adesso abbiamo compreso i benefici del controllo di trazione: penso soltanto questo, per noi sarebbe stato un bel passo avanti già dallo scorso anno.” Sei stato un ottimo pilota, secondo te bisogna avere questa esperienza per diventare un buon team manager? “Gilles Stafler (Kawasaki SRC), Dominique Meliand (Suzuki SERT), Michael Bartholemy (BMW Motorrad France) e Neil Tuxworth (Honda TT Legends) non lo sono stati, eppure sono adesso quattro tra i migliori team manager dell’Endurance, pertanto credo di no.L’Endurance deve seguire la strada di MotoGP e Superbike per quanto concerne l’elettronica e altri elementi per rendere più appetibile il campionato?”Penso che l’Endurance deve mantenere la propria identità. La FIM, in questo senso, ha svolto un ottimo lavoro in questi anni, credo che tutti abbiamo apprezzato i loro sforzi. Ovviamente dobbiamo tenere sotto stretta osservazione i costi, ma rispetto a MotoGP e Superbike qui fa ancora la differenza il gioco di squadra ed i sacrifici di tutti Pensi siano indispensabili qualche modifica al regolamento?Sì, una in particolare. La moto durante la corsa non deve esser modificata, come la sostituzione del motore. Cercherei anche di far sì che gli pneumatici possano durare più a lungo, evitando i cambi-gomme al termine di ogni stint di gara.Perchè nell’Endurance non tutti i costruttori sono presenti in forma ufficiale?Per me tutti sono rappresentati, considerato che corriamo con moto derivate dalla serie. Poi tutti i costruttori negli ultimi anni seguono almeno una squadra di punta.Se in un futuro nell’Endurance si presentassero squadre CRT della MotoGP come Aspar e Ioda, saresti favorevole?Perchè no. C’è una specifica categoria, la Open, per questo. Non sarei contrario, anzi, ne abbiamo già discusso cercando di anticipare questo scenario.A Le Mans e Bol d’Or le squadre francesi dell’Endurance sono abituate a dominare. Perchè non è così anche alla 8 ore di Suzuka?Per anni è stato impossibile anche solo confrontarci per un regolamento tecnico differente, con le squadre giapponesi in gara con veri prototipi. Adesso, da tre anni a questa parte, la sfida è difficile, ma non impossibile, come è stato dimostrato in questi anni.Hai portato Simon Danilo alla Red Bull MotoGP Rookies Cup, pensi che in un futuro GMT94 correrà anche in Moto3 o Moto2?Penso ci vorrà del tempo. In questo momento il nostro principale traguardo è tornare a vincere un Mondiale Endurance prima di programmare il nostro futuro.Hai mai pensato di tornare a correre, magari al Bol d’Argent da amatore?Lo scorso anno in Francia ho disputato una gara Endurance di 5 ore con David Checa. Mi piace correre, lo sapete, magari se quest’anno riusciamo a rivincere il mondiale di potrei ripensare nel 2013…Fredo Martinez

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