31 Luglio 2011

8h Suzuka: vittoria di F.C.C. TSR Honda, Yoshimura Suzuki al secondo posto

Edizione da ricordare

La 34° edizione della 8 ore di Suzuka, la più combattuta e avvincente della storia: battuto il precedente primato sulla distanza (217 giri contro i 212 del 2002), tre top-team in corsa per la vittoria sino all’ultimo minuto di una “gara-sprint” distanziati in poco più di 50 secondi effettivi. A conquistare l’ambito trofeo grazie ad una perfetta strategia è il team F.C.C. TSR Honda, sul gradino più alto del podio a cinque anni di distanza dall’ultima affermazione datata 2006. Storico reparto corse con trascorsi ad alti livelli nel passato e presente del Motomondiale (realizza la ciclistica MotoBI del team JiR in Moto2, ha preso parte a tutte e tre le classi sul finire degli anni ’90), il Technical Sport Racing dal 2009 difende i colori Honda alla 8 ore di Suzuka e All Japan Superbike a seguito del ritiro in forma ufficiale della HRC. Dispone di un’ottima CBR 1000RR (con il motore della Fireblade RR-Works), vanta il pieno supporto tecnico e sportivo dell’Asaka Center, tornando ora finalmente alla vittoria grazie a Kousuke Akiyoshi, Ryuichi Kiyonari e Shinichi Itoh, abili a battere lo squadrone Yoshimura Suzuki (il poleman Yukio Kagayama, l’australiano Josh Waters e l’ex MotoGP Nobuatsu Aoki) a lungo in testa con il vincitore dell’edizione 2010, HARC-PRO Honda, in terza posizione a completare il podio con la Fireblade #634 affidata al 22enne Takumi Takahashi e a volti noti come Makoto Tamada e Tadayuki Okada. Per il team F.C.C. TSR Honda è stata una vittoria sofferta al culmine di un lungo inseguimento durato quattro delle otto ore di gara. Al via Ryuichi Kiyonari ha preso subito il comando delle operazioni, salvo commettere una banale scivolata senza conseguenze al 50° minuto tanto da ripartire in testa. Per le dovute verifiche del caso sono state compromesse le prime due soste ai box: 30″ persi a vantaggio di Yoshimura Suzuki e HARC-PRO, recuperati nel quarto e quinto stint di gara. Kiyonari ne ha guadagnati 11″, Akiyoshi i restanti 19″ con un pazzesco 2’08″634: comando acquisito nel corso della 5° ora, rafforzato nelle successive uscite dei due principali artefici di questo successo, costretti ad un doppio-stint per non perdere il vantaggio accumulato tanto da obbligare Shinichi Itoh (il più lento dei tre) alla panchina dopo esser salito in sella soltanto nel corso della 3° ora. Così è maturato il successo del team F.C.C. TSR, la 24° su 34 edizioni per la Honda dal 1979 ad oggi (la prima nel 1979 con gli australiani Tony Hatton e Michael Cole in sella alla CBR900), la sesta dal 2004 per la nuova CBR 1000RR. Se per Kousuke Akiyoshi si tratta della seconda affermazione dopo quella del 2007 con Yoshimura Suzuki, per Ryuichi Kiyonari (vincitore nel 2005 con Ukawa, 2008 con Checa, lo scorso anno in HARC-PRO con Takahashi) e Shinichi Itoh (successi con Ukawa nel ’97 e ’98, proprio con TSR nel 2006 insieme a Tsujimura) è la quarta vittoria eguagliando una leggenda come Wayne Gardner, secondi soltanto a Tohru Ukawa fermo a cinque trionfi. Se per Shinichi Itoh questa dovrebbe essere l’ultimo gettone di presenza alla 8 ore dopo il ritiro annunciato (e successivamente ritrattato per scopi benefici: destinerà il compenso della vittoria alle vittime dei terremotati) lo scorso anno, Ryuichi Kiyonari ha tutto il tempo per eguagliare e superare il primato dell’ex team-mate Ukawa: d’altronde a Suzuka è inarrestabile. Nel capolavoro di casa F.C.C. TSR Honda dopo anni di vittorie cestinate spesso e malvolentieri per errori dei propri piloti (due cadute lo scorso anno tra lo stesso Kousuke Akiyoshi e Jonathan Rea), in Yoshimura Suzuki non c’è nulla da recriminare per una seconda posizione che non può essere una sconfitta. Un velocissimo Yukio Kagayama, la rivelazione Josh Waters (che grinta, e che tempi all’esordio a Suzuka!) e la solidità di Nobuatsu Aoki non sono bastati a fare la differenza, con quei 30″ di svantaggio sul traguardo che sanno di beffa. Qualche errore di strategia invece per il vincitore dell’edizione 2010, HARC-PRO Honda: al contrario di F.C.C. TSR e Yoshimura hanno deciso di mantenere il ruolino di marcia previsto all’inizio, senza cambiare in corsa adottando una strategia “aggressiva”. Tadayuki Okada è stato spedito in pista nella quinta ora non riuscendo a tenere il passo dei velocissimi Kiyonari e Kagayama: Takahashi ha recuperato nel seguente stint 20 secondi, ma non sono bastati per bissare il trionfo di 12 mesi or sono. In una “sprint” 8 ore di Suzuka da velocistici (soltanto uno stint per Shinichi Itoh in F.C.C. TSR, due per Aoki e Waters a vantaggio di Kagayama), non poteva esserci spazio per sorprese. Monopolizzato il podio dai tre top-team giapponesi, al quarto posto ha concluso un eccezionale BMW Motorrad France 99, compagine soltanto alla prima esperienza a Suzuka e al secondo anno nel Mondiale Endurance. Nonostante una scivolata Sebastien Gimbert, Erwan Nigon e Damian Cudlin hanno portato la BMW S1000RR gommata Michelin in quarta posizione assoluta, proponendosi come nuovi capoclassifica di campionato a scapito del Suzuki Endurance Racing Team, 9° con il vincitore del 2009 Daisaku Sakai, Vincent Philippe e Anthony Delhalle. Con la BMW vittoriosa alla 8 ore di Albacete a comandare la EWC, ha guadagnato punti importanti Yamaha GMT94, 7° con Matthieu Lagrive, David Checa e Kenny Foray sfruttando i problemi nel corso dell’ultim’ora di Sakurai Honda, fuori gioco dopo 7 ore vissute al quarto posto con gli australiani Wayne Maxwell e Jamie Stauffer. Apprezzabile la rimonta del Trick Star Racing, 5° assoluti con la multicolore Kawasaki #01 affidata a due nomi di esperienza come Osamu Deguchi e Tamaki Serizawa (oltre che a Shinya Takeishi) dopo esser partiti dalla corsia box per un problema tecnico al giro di formazione. Grande amarezza invece per Yamaha Austria, vicini alla pole (sono mancati 24 millesimi!) con uno strepitoso Katsuyuki Nakasuga, praticamente fuori gioco dopo soltanto 1 ora per un problema tecnico alla R1 #7 condotta anche da Gwen Giabbani e Igor Jerman. Da dimenticare l’esperienza a Suzuka per Honda TT Legends: John McGuinness è caduto nelle fasi iniziali della contesa all’Hairpin, da lì è iniziato un calvario con prolungate soste ai box per evidenti problemi tecnici. Rimandando l’appuntamento per la 8 ore di Suzuka all’anno prossimo, da segnalare la 10° posizione assoluta della Ducati 1098R preparata dal Toho Racing con l’ex pilota ufficiale Moriwaki Tatsuya Yamaguchi, Hiromichi Kunikawa (qualche gara nel mondiale Moto2 con la Bimota lo scorso anno) e l’esperto Ken Eguchi in sella, pagando tutto sommato soltanto 11 giri dal formidabile ed inavvicinabile terzetto di testa. Cronaca di Gara Davanti ai 30.000 spettatori della tribuna centrale (55.000 in totale lungo la pista), i 52 equipaggi si presentano ai nastri di partenza per la 34° edizione della 8 ore di Suzuka, fatta eccezione per Tamaki Serizawa costretto a partire dai box per un problema tecnico al secondo giro di ricognizione alla propria Kawasaki Trick Star Racing (dando successivamente vita ad una fantastica rimonta da top-10). Al semaforo verde il miglior scatto da “centometrista” nella partenza stile Le Mans è del poleman Yukio Kagayama, che balza in sella alla propria Yoshimura Suzuki e guadagna subito al prima posizione. Alle sue spalle si intravede un aggressivo Ryuichi Kiyonari, designato da F.C.C. TSR Honda a prendere il via, tanto da riuscire a passare l’autore della pole position con un strepitoso attacco alla veloce piega sinistrorsa della 130R e concludere il primo giro in testa alla corsa. F.C.C. TSR Honda #11 dunque al comando, segue a breve distanza Yoshimura Suzuki #12, pagano già 2″5 HARC-PRO Honda #634 (Takumi Takahashi in sella) e Monster Yamaha YART #7 (Katsuyuki Nakasuga ai comandi); a proposito dei team del Mondiale Endurance, 6° BMW Motorrad France 99 (Damian Cudlin), 10° Yamaha GMT94 (David Checa addirittura secondo alla prima staccata dopo la partenza), 13° Suzuki SERT (Daisaku Sakai), 18° Bolliger Team Switzerland e 26° Honda TT Legends con John McGuinness alla guida. Senza particolari scossoni si arriva verso la conclusione della prima ora di gara quando si registra il primo colpo di scena: Ryuichi Kiyonari, in vantaggio di 6″ su Kagayama, perde l’anteriore della propria Fireblade all’Hairpin e si ritrova a terra. Niente di grave tanto che riuscirà a ripartire consegnando a Kousuke Akiyoshi nella prima sosta ai box la moto sempre al comando della classifica. Discorso ben diverso per John McGuinness, che sempre all’insidiosissimo “Hairpin” cade e piega la Fireblade #77: riuscirà a rientrare ai box perdendo 16 giri, ma è soltanto l’inizio del calvario di Honda TT Legends con diversi problemi tecnici all’attivo. La prima sosta ai box per i rifornimenti e cambio-pilota vede tutti e tre i top-team in sequenza far suonare la sirena della pit-lane: Kiyonari cede la F.C.C. TSR Honda a Kousuke Akiyoshi, Yukio Kagayama fa lo stesso in Yoshimura Suzuki con Josh Waters, ma a sorpresa sono è il team HARC-PRO il più veloce, con Makoto Tamada che rileva la Fireblade #634 da Takumi Takahashi ed esce per primo in fondo alla corsia dei box per pochi metri rispetto a Waters. Perde invece una decina di secondi Akiyoshi, complice una lunghissima sosta per verificare la bontà della CBR 1000RR #11 a seguito della scivolata di Kiyonari. Da segnalare purtroppo i problemi tecnici vissuti in casa Yamaha Austria: Nakasuga (bi-campione All Japan Superbike, arrivato ieri vicinissimo alla pole mancata per soli 24 millesimi) attorno al 50° minuto di gara rientra ai box, ben 36 giri persi e addio sogni di gloria per il team Campione del Mondo Endurance 2009. La seconda ora di gara si vive quasi come una manche del World Superbike: tra Tamada (HARC-PRO Honda) e Josh Waters (Yoshimura Suzuki) è lotta aperta per il primato, ma dietro si fa notare con un passo sotto il 2’09″ Akiyoshi, abile a recuperare lo svantaggio di 10″ accumulato nella prima sosta, portandosi al comando giusto a mezzogiorno in punto. Il campione JSB1000 in carica riesce a guadagnare non meno di 5″ sui più diretti inseguitori, ma incappa in un errore che riavvicina i due inseguitori capeggiati da Josh Waters, in grado di passare Tamada in crisi sulla distanza. Giunti alla seconda sosta per i rifornimenti, Akiyoshi e Waters entrano insieme con Tamada distanziato di 4 secondi. Se in F.C.C. TSR Honda sono protagonisti di una sosta… infinita, in HARC-PRO e Yoshimura Suzuki sono velocissimi, rimandando in pista in pista Okada e Aoki rispettivamente in 1° e 2° posizione con Itoh ora addirittura a 30″. Un bel confronto amarcord ripensando al mondiale 500cc di fine anni ’90, con Okada e Aoki si scambiano più volte il comando della corsa: il pilota Yoshimura Suzuki si inventa un bel sorpasso alla “Degner”, risponde subito Tady Okada che riesce ad allungare di un paio di secondi. Niente da fare per Shinichi Itoh: lo svantaggio sale da 29″ a 32″ secondi. Lontanissimi dal podio (verrebbe da dire “dopo la musica”), ci sono gli altri attesi equipaggi: Sakurai Honda con la coppia “aussie” composta da Wayne Maxwell e Jamie Stauffer (piloti ufficiali Honda nell’Australian Superbike) guadagna la quarta posizione proprio davanti a BMW Motorrad France 99, miglior team dell’EWC nonostante una scivolata senza particolari conseguenze di Sebastien Gimbert. In risalita anche S.E.R.T., 7° davanti alla Kawasaki Trick Star Racing (che rimonta dall’ultima posizione!), Yamaha GMT94 è undicesima, restano in fondo Honda TT Legends e Yamaha Austria rispettivamente a 18 e 39 giri dal leader della corsa. Si arriva al terzo pit-stop, l’ultimo della prima metà gara: F.C.C. TSR Honda questa volta non sbaglia nulla (soltanto 14″4 con Kiyonari che rileva Itoh), ma non basta. Come sempre funziona tutto alla perfezione in casa HARC-PRO e Yoshimura con Takahashi e Kagayama di nuovo in pista separati da una manciata di centesimi. Tattica aggressiva o attendistica? Yukio decide di non aspettare e subito, al primo giro dopo il rifornimento, attacca il giovane 22enne collega detentore del trofeo nella mitica curva veloce a sinistra della “Dunlop”: prima posizione acquisita, via ad una sequenza di giri veloci semplicemente straordinaria che consente al team Yoshimura Suzuki di arrivare fino a 10″ di vantaggio sulla Honda HARC-PRO, 19″ su Ryuichi Kiyonari che riesce a recuperare nel proprio stint ben 11 secondi. La quinta ora di gara si vive seguendo la strepitosa rimonta di Kousuke Akiyoshi, tornato in pista rilevando Kiyonari dopo la sosta ai box. Il campione JSB1000 in carica al terzo giro ferma i cronometri su di un pazzesco 2’08″634, macina un “run” strepitoso che gli consente di recuperare i 19 secondi di svantaggio dal duo di testa composto da Waters e Tamada, conquistando il comando delle operazioni alle 15:01 in punto nel corso del 122° giro. F.C.C. TSR Honda torna in testa, ma Josh Waters, passando nuovamente Tamada (per la seconda volta di fila in crisi sulla distanza), si riporta sotto proponendo grandi tematiche d’interesse per la 6° ora. E’ un momento decisivo, F.C.C. TSR e Yoshimura decidono così di cambiare le carte in tavola: sale nuovamente Kiyonari e non Itoh con la Fireblade #11, con la Gixxer #12 scende in pista Kagayama rimandando il rientro in pista di Aoki. Coppia d’assi, mossa azzeccata che decide la corsa: Kiyonari, davvero indemoniato, conclude il proprio stint con 15″5 di margine su Kagayama, ben 44″ su Tadayuki Okada, con il team HARC-PRO che ha deciso di rispettare la tabella di marcia di routine prevista ad inizio gara. Il team F.C.C. TSR Honda sceglie di far risalire subito in sella Akiyoshi affidando all’esperto Shinichi Itoh la fase conclusiva della contesa: una mossa vincente, anche se in Yoshimura sono rapidissimi nella sesta sosta ai box (Aoki rileva Kagayama, cambio gomme e rifornimento in 12″8 contro i 15″5 di F.C.C. TSR) mantenendosi a 10″ dalla Honda di testa. Sembra fuori dai giochi invece HARC-PRO, che nonostante la buona volontà di Takumi Takahashi paga ben 44 secondi al raffronto cronometrico. Cambia nulla alle spalle del terzetto di testa: 4° Sakurai Honda, 5° BMW Motorrad France 99, 6° Honda Suzuka Racing Team in piena bagarre con la Kawasaki Trick Star Racing. L’ultima ora di gara inizia subito con due importanti defezioni: nelle vie di fuga della “S” si intravede la Suzuki del MotoMap Supply che navigava in 12° posizione, decisamente più “drammatico” il KO del team Sakurai Honda. Jamie Stauffer, bi-campione australiano Superbike con trascorsi a Suzuka con la Yamaha ufficiale (nel 2007 insieme al compianto Norick Abe), si ferma proprio sotto al ponte per un problema tecnico: riuscirà a ripartire, ma soltanto in 32° posizione con uno svantaggio di 19 giri. Davvero un peccato per il team Sakurai, costantemente al quarto posto in un’edizione che non doveva vederlo al via per totale assenza di budget tanto da rinunciare alla partecipazione al campionato giapponese Superbike. Con BMW Motorrad France 99 che scala in quarta posizione, si arriva al rush finale con l’ultima e decisiva sosta ai box. Akiyoshi cede la F.C.C. TSR Honda a Kiyonari con 10″ di vantaggio su Yoshimura Suzuki che rimanda in pista Yukio Kagayama. Soste velocissime ai box (13″0 per Yoshimura, 13″2 per F.C.C. TSR), nessun stravolgimento in classifica: Kiyo porta a 16″ il margine su Kagayama, Tamada è 3° con la Honda HARC-PRO a 40″. Insomma, le squadre calano gli assi per tentare l’ultimo assalto alla vittoria, ma non cambia nulla: vittoria per F.C.C. TSR Honda davanti a Yoshimura Suzuki e HARC-PRO Honda, con il quarto posto BMW Motorrad France 99 comanda la classifica di campionato EWC. Per il Mondiale Endurance il prossimo appuntamento è ora in agenda per il 24 settembre con la 24 Heures Moto di Le Mans, per la 8 ore di Suzuka si tornerà in pista il 29 luglio 2012. Coca Cola Zero Suzuka 8 hours 2011 Classifica Finale 01- F.C.C. TSR Honda – Honda CBR 1000RR – Akiyoshi/Itoh/Kiyonari – 217 giri 02- Yoshimura Suzuki Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Kagayama/Waters/Aoki – 217 giri 03- MuSASHi RT HARC-PRO Honda – Honda CBR 1000RR – Takahashi/Tamada/Okada – 217 giri 04- BMW Motorrad France 99 – BMW S1000RR – Gimbert/Nigon/Cudlin – a 5 giri 05- EVA Test Type-01 Trick Star – Kawasaki ZX-10R – Deguchi/Serizawa/Takeishi – a 6 giri 06- Crown Keibihosyou Racing – Honda CBR 1000RR – Hamaguchi/Kitaguchi – a 7 giri 07- Yamaha Racing France GMT94 – Yamaha YZF R1 – Checa/Foray/Lagrive – a 7 giri 08- Teleru HoneyBee Racing – Honda CBR 1000RR – Noda/Sekiguchi/Iwata – a 7 giri 09- Suzuki Endurance Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Philippe/Delhalle/Sakai – a 9 giri 10- Toho Racing Hiroshima Desmo – Ducati 1098R – Yamaguchi/Kunikawa/Eguchi – a 11 giri 11- Honda Escargot & PGR & Sayama – Honda CBR 1000RR – Kuboyama/Nakatsuhara – a 12 giri 12- Ridez & Panolin – Honda CBR 1000RR – Sato/Igarashi/Shimuzu – a 12 giri 13- Honda Suzuka Racing Team – Honda CBR 1000RR – Yasuda/Tokudome – a 12 giri 14- Team Shinsuke – Honda CBR 1000RR – Nakaki/Tsuda/Suzuki – a 13 giri 15- Team Tras – BMW S1000RR – Takada/Teramoto/Katahira – a 13 giri 16- Honda Ryokuyokai Kunamoto – Honda CBR 1000RR – Yoshida/Iida/Kitaori – a 13 giri 17- Team Sugai Racing Japan – Aprilia RSV4 Factory – Sugai/Ogata – a 14 giri 18- Suzuka Community Racing Team – Honda CBR 1000RR – Shimoji/Matsui – a 14 giri 19- Honda QCT Meiwa Racing – Honda CBR 1000RR – Ando/Yamanaka – a 14 giri 20- GreenTec Toukai Yamasina – Kawasaki ZX-10R – Mizusawa/Yamasaki/Noda – a 14 giri 21- Confia H.M.F. – Aprilia RSV4 Factory – Suma/Takamiya/Takahashi – a 15 giri 22- Team Frontier CWR – Yamaha YZF R1 – Kishida/Fukami/Shinjo – a 15 giri 23- Honda Dream RT Wakayama – Honda CBR 1000RR – Nishinaka/Miki/Gonzui – a 15 giri 24- Team 38 PS-K – Kawasaki ZX-10R – Karita/Yamashita/Keyes – a 16 giri 25- Winner Z-Tech – Suzuki GSX-R 1000 – Okuda/Kunimatsu/Okuda – a 17 giri 26- BullDocker Tagos Halumoto – Aprilia RSV4 Factory – Mogi/Kato/Okajima – a 17 giri 27- Dog House Drag with Kota – Suzuki GSX-R 1000 – Higuchi/Iwatani/Hisazumi – a 17 giri 28- Honda EG Racing – Honda CBR 1000RR – Kuribayashi/Honda/Hondo – a 18 giri 29- All Honda Joint Team of Company – Honda CBR 1000RR – Noyori/Oyama – a 19 giri 30- Team Hashimotogumi – Suzuki GSX-R 1000 – Soma/Tani – a 19 giri 31- Arrow Tree Pleasing & O-Tec – Honda CBR 1000RR – Ouchida/Yagi/Watanabe – a 20 giri 32- Banner Racing – Ducati 1098R – Kaneda/Dan/Inagaki – a 21 giri 33- Honda Blue Helmets MSC – Honda CBR 1000RR – Otsuka/Kurita – a 21 giri 34- Team Etching Factory 16 – Yamaha YZF R1 – Nakaoka/Tanaka/Nakai – a 22 giri 35- Plus One MCRT – Kawasaki X-10R – Imazu/Nishikawa – a 22 giri 36- Club Next & Nakamura – Honda CBR 1000RR – Yoshihiro/Kitada/Shimizu – a 23 giri 37- Motokids Nergal YSP Mitaka – Yamaha YZF R1 – Wakamatsu/Nakao/Takano – a 24 giri 38- Bolliger Team Switzerland – Kawasaki ZX-10R – Higashimura/Saiger/Stamm – a 24 giri 39- Team Okayama Trouble Tribe – Honda CBR 1000RR – Hanafusa/Sato/Tamura – a 25 giri 40- Motokids CSS Kawauso RT – Yamaha YZF R1 – Kojima/Higuchi/Yoshida – a 26 giri 41- Hokkaido Sabeder – Yamaha YZF R1 – Nanba/Abiko/Kitajima – a 27 giri 42- Honda Dream Sakurai Honda – Honda CBR 1000RR – Stauffer/Maxwell – a 35 giri 43- La Bellezza Speed & Wild7 – Ducati 1098R – Takasugi/Kawahara/Hori – a 36 giri 44- MotoMap Supply – Suzuki GSX-R 1000 – Konno/Teshima – a 39 giri 45- Team Etching Factory 15 – Yamaha YZF R1 – Usami/Bito/Takemi – a 44 giri 46- Team M II R Z-Tech – Suzuki GSX-R 1000 – Inagaki/Yoshida/Namekata – a 51 giri 47- Team Honda Technical College – Honda CBR 1000RR – Furusawa/Hamaguchi – a 65 giri 48- B-Square Racing & Osaka – Kawasaki ZX-10R – Tanaka/Ota/Sato – a 69 giri 49- Kouyoukai Dream Racing – Honda CBR 1000RR – Ebinuma/Nakamura/Kurayama – a 99 giri 50- Monster Yamaha YART – Yamaha YZF R1 – Nakasuga/Giabbani/Jerman – a 162 giri 51- Honda TT Legends – Honda CBR 1000RR – McGuinness/Amor/Donald – a 164 giri 52- Woodstock BEET Racing Team – Kawasaki ZX-10R – Osaki/Nishijima – a 188 giri Alessio Piana

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