18 Aprile 2017

24h Le Mans L’edizione dei record e di tante storie da raccontare…

Il trionfo di Yamaha GMT94 e Niccolò Canepa, S.E.R.T. senza Delhalle (e Meliand), ma anche le imprese di No Limits e lo Special Team Ducati: una 24h Le Mans da ricordare...

L’edizione dei record, ma non solo. La 24 Heures Moto Le Mans 2017 resterà negli annali del motociclismo per una serie di storie tutte da raccontare che narrano la vera essenza della specialità. In un weekend con il tricolore in festa per il successo con Yamaha GMT94 di Niccolò Canepa, per le imprese di No Limits e dello Special Team Ducati e la rimonta di Emiliano Bellucci, si è corso sul mitico tracciato Bugatti commossi per la recente (tragica) scomparsa di Anthony Delhalle, onorato al meglio con una maratona Endurance di 24 ore che resterà nella storia…

Niccolò Canepa sul podio a Le Mans: prima vittoria tricolore in 21 anni

Niccolò Canepa sul podio a Le Mans: prima vittoria tricolore in 21 anni

IL TRIONFO DI NICCOLO’ CANEPA E YAMAHA GMT94 – 21 anni di attesa, ma (finalmente…) nell’edizione del quarantennale un pilota italiano torna sul gradino più alto del podio della 24h Le Mans. Il merito è di Niccolò Canepa, approcciatosi all’Endurance lo scorso anno nel miglior modo possibile, trovando nelle corse di durata una congeniale dimensione dove dar prova del proprio valore di pilota a tutto tondo. Apprezzatissimo da Christophe Guyot, dal team GMT94 e dalla stessa Yamaha, il genovese ha coronato il sogno di vincere una 24 ore in un weekend non facile. Febbricitante, debilitato da una sindrome influenzale tanto da ritrovarsi suo malgrado costretto alla resa nella prima mattinata di domenica, nei suoi stint di gara Canepa ha gestito la situazione senza commetter la benché minima sbavatura, rispettando alla lettera la tabella di marcia definita dal box #94. Il premio-finale è il trofeo del vincitore in equipaggio con David Checa (2° successo personale) e di un fenomenale Mike Di Meglio (successo all’esordio nell’Endurance), il primo per un pilota italiano a distanza di 21 anni dall’affermazione di Piergiorgio Bontempi del 1996 con Kawasaki France. Un bel modo di iniziare il 2017 con il piglio giusto, ribadendo una media rimarchevole nel FIM EWC: nei 6 eventi a cui ha finora preso parte, Niccolò Canepa ha centrato con GMT94 ben 3 vittorie…

Il derby Yamaha tra Mike Di Meglio (GMT94) e Kohta Nozane (YART)

Il derby Yamaha tra Mike Di Meglio (GMT94) e Kohta Nozane (YART)

RECORD BATTUTI – L’esasperato livello di competitività di un Mondiale Endurance Moto che alza sempre più l’asticella, la riasfaltatura completa del Circuit Bugatti combinata alla quasi totale assenza di ingressi della Safety Car (3) sono stati gli elementi che hanno reso la 24h Le Mans 2017 a tutti gli effetti come “l’edizione dei record“. Battuto il primato sulla distanza che resisteva dal 2012 con GMT94 in grado di percorrere qualcosa come 3.599 chilometri (!) in 24 ore, ma non solo: il gap di 19″ dai secondi classificati di Yamaha YART è il distacco più contenuto di sempre e, per non farci mancare nulla, Randy De Puniet ha fatto registrare il giro record tanto in qualifica (1’35″730) quanto in gara (1’36″408). Tempi a 4” dai primati MotoGP, con moto da (minimo) 175kg, attrezzate per resistere 24 ore percorrendo non-stop la tratta da Parigi e Roma… andata e ritorno!

S.E.R.T. riceve, in lacrime, l'Anthony Delhalle Spirit Trophy

S.E.R.T. riceve, in lacrime, l’Anthony Delhalle Spirit Trophy

S.E.R.T. SFIORA IL PODIO NEL RICORDO DI DELHALLE – Non hanno centrato la top-3, ma sul podio sono saliti nel post-gara per una commemorazione speciale. La S.E.R.T., acronimo del Suzuki Endurance Racing Team “Re” della specialità (15 titoli iridati, 9 affermazioni a Le Mans), ha vissuto una 24 ore di Le Mans funestata dalla recente, tragica scomparsa di Anthony Delhalle. Una perdita incolmabile per tutta la squadra, che per la prima volta in assoluto da 37 anni a questa parte ha vissuto un weekend senza il suo “condottiero” Dominique Meliand, 70 anni compiuti il 2 aprile scorso ed in infermeria per un delicato intervento cardio-vascolare. Il quarto posto finale vale la conferma al comando della classifica di campionato del FIM EWC 2016/2017 con l’organizzatore che ha assegnato proprio al Team #1 il primo “Anthony Delhalle Spirit Trophy”: Vincent Philippe, Etienne Masson e Alex Cudlin hanno ricevuto questo riconoscimento salendo sul podio… in lacrime. Loro, come tutto il paddock del Mondiale Endurance.

No Limits Motor Team realizza un'impresa con la nuova Suzuki GSX-R 1000

No Limits Motor Team realizza un’impresa con la nuova Suzuki GSX-R 1000

NO LIMITS: NUOVA GSX-R 1000 PREPARATA IN TEMPI RECORD – Se la S.E.R.T. ha preferito correre con il “vecchio” modello, l’italianissimo No Limits Motor Team ha realizzato una vera e propria impresa: ricevute le due nuove Suzuki GSX-R 1000 a fine marzo, in sostanzialmente 10 giorni la compagine capitanata da Moreno Codeluppi è riuscita a prepararle per la maratona Endurance della Sarthé. Uno sforzo senza precedenti premiato con il 18° posto finale, l’8° di classe Superstock ed in qualità di 1° team della categoria con la nuova Gixxer sul traguardo. Una prestazione da standing ovation per tutta la squadra che da tre lustri difende il tricolore nel Mondiale Endurance, così come per i piloti: da un Kevin Manfredi velocissimo (tempi sull’1’40” di media) all’esordio nella specialità, passando per il coriaceo Andrea Boscoscuro ed il validissimo Niccolò Rosso, senza scordarci dell’apporto di Federico Natali in qualità di riserva e collaudatore proprio della nuova GSX-R alla vigilia della trasferta d’Oltralpe.

Lo Special Team Ducati sul podio: da sinistra Jacopo Zizza, Thomas Guilbot, Margaux Wanham, Roberto Gelosa e Daniele Barbero

Lo Special Team Ducati sul podio: da sinistra Jacopo Zizza, Thomas Guilbot, Margaux Wanham, Roberto Gelosa e Daniele Barbero

SPECIAL TEAM DUCATI: UNA VITTORIA… SPECIALE – A suggellare un weekend memorabile per il motociclismo italiano lo Special Team Ducati, progetto ideato da Jacopo Zizza (dal 2006 pilota di Endurance ed apprezzato telecronista per Eurosport), ha concretizzato una pietra miliare nella storia di questo sport. Nelle prove facendo scendere in pista Daniele Barbero, primo pilota disabile ufficialmente iscritto ad una gara valevole per il Mondiale Endurance, mentre in gara è arrivata la storica affermazione nella classe Supertwin con una Ducati 1299 Panigale affidata a Thomas Guilbot, Roberto Gelosa e Margaux Wanham, prima motociclista nella storia ad aggiudicarsi una vittoria di categoria alla 24 Heures Moto Le Mans. Un successo conseguito superando diverse avversità, lo scetticismo di molti, veicolando un messaggio positivo frutto del sacrificio di uno staff pienamente votato alla causa, in puro stile Endurance…

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