30 Dicembre 2018

Dakar 2019: Il percorso e le novità della gara, 100% in Perù

Chi sarà “La volpe del deserto” della Dakar 2019, l’edizione piu’ sabbiosa di sempre del rally raid?

La Dakar 2019, il rally raid piu’ famoso al mondo, si snoderà sulla pianura costiera del Peru’, in particolare nella zona arida e sabbiosa tra la costa e la cordigliera delle Ande.

La A.S.O. organizzatore del rally ha individuato tre  zone del territorio peruviano, con partenza e ritorno da Lima, ma con fulcro nelle aree di Pisco, San Juan de Marcona ed Arequipa, dove tra l’altro ci sarà la giornata di riposo a metà gara. Le tappe saranno dieci in totale: 2889 km di prove speciali su un totale di 5541 km col 70% di fondo sabbioso.

LE NOVITA’ – La   principale, riservata alle auto e ai camion, è che in caso di ritiro nelle prime tappe sarà possibile rientrare in gara dopo il giorno di riposo, partecipando ad una classifica a parte rispetto alla generale. Per aumentare lo spettacolo si è deciso di far partire prima le auto in tappa 2 (Pisco-San Juan de Marcona, 553 km totali ) che apriranno la strada ai concorrenti, creando ai motociclisti complicazioni di visibilità per la sabbia sollevata e scavando solchi nel terreno desertico. Sono previste due partenze “mass start”, simili ad un gran premio, molto spettacolari: in tappa 5 prima delle dune di Ilo (Moquegua-Arequipa , 776 km totali) e tappa 9 (Pisco-Pisco, 409 km totali). La tappa 8 (San Juan de Marcona-Pisco, 575 km totali) avrà un ordine di partenza misto: partiranno prima i top 10 moto, poi i top 10 auto e in seguito i top 5 camion. E’ prevedibile che i piloti spingeranno sin da subito per evitare problemi di visibilità o navigazione, prendendosi rischi maggiori. Le tappe marathon , quelle senza assistenza dei meccanici, sono due: la 4 (Arequipa-Moguegua, 511 km totali) la 5 (Moguegua-Arequipa, 776 km totali)

LE STRATEGIE – E’ prevedibile che la gara abbia inizialmente un ritmo leggermente inferiore, prima della giornata di riposo del 12 gennaio, rispetto alla seconda parte. Il numero di tappe (poche, 10 anziché 12 o piu’ delle passate edizioni) fanno presagire l’impossibilità di recuperi rispetto a guasti o cadute ed il chilometraggio delle prove speciali (mai oltre ai 360 km) va a vantaggio dei piu’ veloci e abili nella navigazione. Per i team ufficiali sarà importante avere tutti i piloti vicini in classifica alla partenza delle tappe marathon, in modo da poter affrontare eventuali problematiche con una certa tranquillità. Per gli outsider invece, sarà flat-out sin dal principio proprio per “spezzare” il gruppo e a spingere all’errore gli avversari. Chi sarà la moderna “volpe del deserto”? quale pilota abbinerà velocità, strategia e tecnica che la gara 100% Perù richiede? Non vediamo l’ora di scoprirlo…..

tabella tappe Dakar 2019

Foto: Aso

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