26 Giugno 2012

Yamaha R6 Cup: il quarto round 2012 al Mugello

Leonardo Biliotti vince al Mugello il 4° round di Yamaha R6 Cup 2012 e si conferma davvero imprendibile tra le curve dello spettacolare tracciato toscano. Il 24enne aretino, partito in pole grazie ad un tempo monstre nelle qualifiche del sabato (1’56.671, nuovo record R6 Cup), bissa infatti il primo posto conquistato nella prova inaugurale del […]

Leonardo Biliotti vince al Mugello il 4° round di Yamaha R6 Cup 2012 e si conferma davvero imprendibile tra le curve dello spettacolare tracciato toscano. Il 24enne aretino, partito in pole grazie ad un tempo monstre nelle qualifiche del sabato (1’56.671, nuovo record R6 Cup), bissa infatti il primo posto conquistato nella prova inaugurale del 2012 e allunga in classifica portandosi a quota 87 punti. Seconda piazza a +3.147 per il grintoso parmense Andrea Manici autore di uno spettacolare duello con il giovanissimo Manuel D’Andrea che con il terzo posto di oggi conferma nuovamente le sue ampie potenzialità andando a segnare anche il nuovo record R6 Cup in gara al Mugello con 1.57.138. L’appuntamento con il quinto e penultimo round del 2012 è per il 29 di luglio presso il Misano Word Circuit Marco Simoncelli. La Gara Che il Mugello fosse la pista preferita di Leonardo Biliotti lo si era capito già all’inizio della stagione con la vittoria del primo round di fine marzo. Il 24enne di Arezzo si è ripetuto conducendo una gara perfetta e dominata in solitaria dalla prima all’ultima curva. A nulla sono serviti gli attacchi ambiziosi di Manici e D’Andrea, autori della più entusiasmante bagarre di giornata conclusasi solo al fotofinish. Ad eccezione del triestino Emili, leggermente sotto tono in questa occasione, tutti i principali protagonisti del monomarca a tre diapason erano presenti nelle prime due file della griglia di partenza del Mugello: in prima linea Biliotti, Viglieno e D’Andrea seguiti in seconda da Togni, Pellegrini e Manici. Alla green flag dei 10 giri in programma Biliotti scatta come un fulmine portandosi in testa, fin alla curva San Donato, sul coloratissimo gruppo delle R6 quest’anno in speciale livrea bianco-rosso-nera per onorare i 50 anni di Yamaha nelle corse. Dietro Biliotti si piazzano Manici e D’Andrea che insieme a Togni, Romano e Viglieno mettono in scena la prima bagarre. Alle loro spalle c’è un secondo gruppo di piloti di cui fanno parte il giovanissimo Pellegrini, vincitore della R125 Cup 2011, il colombiano Alzate, Carta, Mottola e Gambatesa. Nei due passaggi successivi Biliotti fa valere lo strepitoso ritmo dimostrato nelle qualifiche difficilmente sostenibile per tutti gli avversari, portandosi a più di 2” su Manici. Togni e Romano escono di scena rispettivamente al 3° e 4° giro consegnando di fatto a Viglieno la tranquillità della quarta posizione. D’Andrea nel frattempo firma il giro veloce di giornata che diventa anche il nuovo record del circuito per le R6 di Iwata in versione trofeo. A metà gara Biliotti aumenta ancora il proprio vantaggio portandosi a più di 3” su Manici in continua difesa della seconda piazza dagli attacchi di un instancabile D’Andrea. Col passare dei giri il duello si fa sempre più intenso mentre caldo e calo delle gomme iniziano a farsi sentire. I due si scambiano più volte la posizione offrendo al pubblico presente uno spettacolare testa-a-testa all’ultima staccata. Nel finale Biliotti mette in cassaforte la vittoria chiudendo in solitaria con un tempo totale di 19’47.646 e anticipando la volata dei due inseguitori che si chiude solo al fotofinish con il successo di Manici che conferma cosi, davanti al rivale di Aprilia, la seconda posizione anche in classifica generale. 4° posto per Viglieno che chiude davanti ad Alzate, Pellegrini (per lui al debutto 6a piazza in classifica!) ed Emili. Da applausi la gara di Pinna che ottiene la 12° posizione al traguardo dopo aver completamente distrutto nelle qualifiche del sabato e ricostruito nella notte la propria R6. Tra le ragazze buona prova di Rebecca Bianchi che riesce a concludere la propria gara a poche settimane dal brutto infortunio alla clavicola e sfortunata caduta per la polacca Jaworska a soli tre giri dal termine.

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