19 Settembre 2011

Trofeo Italiano Amatori: i campioni 2011 eletti a Misano Adriatico

Giovanni Andriulli (Yamaha) nella 1000 Base, Daniel Bongi (Kawasaki) nella 600 Avanzata, Massimiliano Storai (Honda) nella 1000 Avanzata. Insieme ad Enrico Bottani (Yamaha), che aveva già acquisito la matematica certezza del titolo nella 600 Base, sono questi i vincitori del Trofeo Italiano Amatori 2011. Come era nelle previsioni, il 5° ed ultimo round di Misano […]

Giovanni Andriulli (Yamaha) nella 1000 Base, Daniel Bongi (Kawasaki) nella 600 Avanzata, Massimiliano Storai (Honda) nella 1000 Avanzata. Insieme ad Enrico Bottani (Yamaha), che aveva già acquisito la matematica certezza del titolo nella 600 Base, sono questi i vincitori del Trofeo Italiano Amatori 2011. Come era nelle previsioni, il 5° ed ultimo round di Misano Adriatico ha riservato emozioni forti e anche qualche clamoroso colpo di scena. Le griglie di partenza al completo ed il grande agonismo hanno esaltato lo spettacolo mentre, nonostante il caldo opprimente che nella prima parte della giornata ha surriscaldato il clima, la monogomma Metzeler Racetec Interact ha offerto come sempre elevate prestazioni e totale affidabilità. Metzeler sarà il fornitore dei pneumatici anche dell’edizione 2012 del trofeo. Il programma si è aperto con la 600 Base, categoria in cui l’unica incertezza avrebbe potuto riguardare le posizioni alle spalle di Bottani. Ancora una volta il ventiseienne ingegnere ticinese ha fatto il “cannibale” e, dopo la pole position, ha conquistato anche la vittoria, legittimando la sua stagione trionfale. Nonostante un motore di scorta, con cui Osvi Racing ha sostituito quello originale, danneggiato nelle prove, Bottani non si è risparmiato; prima ha contrastato il leader Fabio Buttafarro (Honda), partito benissimo dalla prima fila; poi ha inseguito Giuseppe Vernetti (Kawasaki) che, approfittando di un calo di Buttafarro, era riuscito ad andare al comando, e infine ha preso la testa a tre giri dalla bandiera a scacchi ed ha così firmato il terzo successo stagionale. Sul podio due reggiani, lo stesso Vernetti e l’esordiente assoluto Damiano Donelli (Kawasaki), incredulo per l’impresa realizzata alla prima gara della sua vita e coronata dal giro record. Con il quarto posto Buttafarro ha conquistato la seconda posizione assoluta, scavalcando lo sfortunato Alberto Adani (Yamaha), partito male e poi costretto al ritiro; il modenese è stato addirittura sopravanzato anche da Vernetti ed esce così dal terzetto di testa. La 1000 Base è sicuramente la categoria che ha offerto le maggiori emozioni e non tanto per il duello in pista, che pure ha visto impegnati, ai ferri corti, David Zucconi (BMW), Tiberio Garattini (Yamaha), Daris Mancastroppa (Honda) e, nelle battute finali, anche Gianluca Brambilla (Suzuki, autore della tornata record), che hanno concluso in quest’ordine, ma per il colpo di scena che ha deciso la classifica di campionato. Proprio nell’ultima tornata, alla curva del Carro 2, Garattini, fino a quel momento vincitore virtuale del trofeo, si è lasciato passare all’interno, apparentemente senza opporre resistenza, da Zucconi, che lo aveva inseguito a partire dal terzo giro. Il marchigiano ha così vinto la gara mentre Garattini, che ha ammesso di non essersi reso conto della presenza dell’avversario, ha gettato alle ortiche l’irripetibile occasione. Il decimo posto (settimo ai fini della generale, in virtù della presenza delle wild card) ha così permesso al fiorentino Giovanni Andriulli (Yamaha) di imporsi nel trofeo proprio quando forse temeva di dovergli dare addio. Il trentatreenne portacolori del Davi Racing ha dovuto fare i conti con un motore fiacco e con la mancanza di allenamento (nonché, sicuramente, con la forte tensione) ma la sua costanza è stata premiata. Garattini non si è giovato dell’esperienza, considerata la sua dote più spiccata, mentre il poleman Mancastroppa, dopo un buon avvio, ha commesso un paio di errori che, nonostante i coriacei tentativi di rimonta, lo hanno costretto al terzo posto. Conclude la stagione al terzo posto, nonostante una scivolata, Graziano Falco (Suzuki). Come già aveva fatto in prova, Daniel Bongi non ha voluto correre rischi e, dopo la pole position, ha conquistato anche una netta vittoria nella 600 Avanzata che ha dissipato ogni dubbio sull’identità del campione 2011. Il ventiseienne toscano, perfettamente assecondato dalla Kawasaki – DF Racing, è scattato al comando fin dal via, è andato subito in fuga e non ha mai smesso di “martellare” come dimostra la tornata record, firmata al 6° giro, quando aveva già un margine di 3” sul più immediato inseguitore. Alle spalle dell’implacabile artigiano marmista di Massa Carrara, 3° assoluto lo scorso anno, al debutto, nella 600 Base, si sono messi in luce Bottani (Yamaha, ancora lui!), che per festeggiare il finale di stagione, ha disputato entrambe le gare della 600), Daniele Gilardi (Yamaha) e soprattutto il reggiano Yuri Vacondio (Yamaha) che, con un finale travolgente, al termine di una rimonta dalla 9.a posizione iniziale, ha conquistato un incredibile secondo posto. Nelle generale il trentatreenne comasco Gilardi è vice-campione davanti a Vacondio. Forte di un vantaggio di ben 208 punti su Fabrizio Biasion, unico inseguitore in grado di insidiare la sua leadership, il trentottenne pratese Massimiliano Storai (Honda) si sarebbe potuto gustare la gara della 1000 Avanzata quasi da spettatore (sia pure attivo). Ma anche stavolta la caratteristica grinta del simpatico portacolori del 113 Racing Team ha preso il sopravvento e Storai, dopo aver disputato una gara perfetta all’inseguimento dell’amico – rivale Rino Pignotti, lo ha impietosamente infilato all’ultimo giro, regalandosi un’incredibile vittoria, frutto di grande astuzia. A sua volta il marchigiano ha sfoderato la migliore prestazione dell’anno, è partito bene dalla pole position e ha impiegato a fondo la cavalleria della sua BMW, senza accusare quei cali di prestazione che lo avevano un po’ afflitto in precedenza. Storai, affacciandosi all’interno dell’ultimo tornantino, lo ha indotto ad un piccolo errore che si è rivelato decisivo. Terza posizione per il bergamasco Pierluigi Domenighini (BMW), che ha condotto per i primi 2 giri ed ha poi firmato il giro record. Il quinto posto di Biasion (BMW) consente comunque al padovano di chiudere la stagione al secondo posto, nonostante una gara in meno mentre Pignotti acciuffa il terzo gradino del podio in campionato. Ufficio Stampa Trofeo Italiano Amatori

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