23 Maggio 2012

Trofeo Italia Interforze: i risultati del secondo round al Mugello

Dopo tanti anni di corse ci si illude di averle viste più o meno tutte ma quando meno te lo aspetti ecco che il “fato” ti sorprende e ti fa capire che per quanto si voglia pianificare una gara alla fine c’è sempre quella variabile incognita che non riesci a prevedere che ti sconvolge tutti […]

Dopo tanti anni di corse ci si illude di averle viste più o meno tutte ma quando meno te lo aspetti ecco che il “fato” ti sorprende e ti fa capire che per quanto si voglia pianificare una gara alla fine c’è sempre quella variabile incognita che non riesci a prevedere che ti sconvolge tutti i piani. Nel mondo dei motori le strategie hanno sempre condizionato i risultati di una gara basti pensare alla F1 dove le gare si vincono ai pit-stop o quando entra la safety car o azzardando un treno di gomme da asciutto quanto tutti montano rain o viceversa e tanto altro. Fortunatamente nel motociclismo queste strategie si ridimensionano fortemente e ai livelli non titolati il pilota ha un margine di pianificazione maggiore. L’unica vera incognita di una gara di questo livello è il tempo ed è su questa variabile che si impostano le strategie.

Pioverà o non pioverà durante la gara? E se la gara parte senza pioggia e poi inizia a piovere? Se l’asfalto è umido che faccio….azzardo e monto le slick sperando che non piova e si asciughi o monto le rain così se inizia a piovere li “frego tutti”? Ma se non piove le gomme si surriscalderanno e gli altri con le slick mi passeranno, che faccio? Un vero rompicapo! Questo è quello che è accaduto al Mugello durante la seconda prova del Trofeo Italia Interforze. Doveva essere una di quelle gare di cui vantarsi con gli amici, aver girato per la prima volta nello stesso autodromo dove gira Valentino e company ed invece per la metà dei partecipanti è stata un “dura” ma veramente “dura” lezione.

Entrati in pista in 39, il quarantesimo Giampieri Andrea del Sisma Racing non si è schierato per i postumi della caduta di Magione, i piloti hanno completato il giro di ricognizione e si sono schierati in griglia, iniziata la procedura di partenza tre minuti prima del via del giro di riscaldamento ecco che scendono le prime gocce. La gara era già stata dichiarata “bagnata” dalla direzione all’apertura della corsia box. Che fare? E’ questo il momento critico di cui parlavamo sopra il momento in cui capisci se la strategia che hai scelto è giusta o sbagliata. Comunque tutti i piloti con le slick decidono di rimanere in pista eccetto Gianluca Romano e Tiziano Properzi che appena dopo l’esposizione del cartello dei 3 minuti decidono di abbandonare la griglia per la corsia box ove sostituiscono le slick con le rain.

Partiti per il giro di riscaldamento, dopo un minuto ecco arrivare il diluvio! Usciti dalla “Bucine” il settanta percento dei piloti decide di entrare ai box per il cambio gomme. La procedura di partenza in tanto fà il suo corso e la gara parte. Da quì in poi è iniziato il valzer delle gomme con piloti e meccanici intenti in frenetici cambi lungo la corsia box e nel paddock. Morale:dei 39 schierati tagliano il traguardo in 21. Una decimazione! Inutile invocare la clemenza della Direzione gara dell’università del motociclismo.

Vincono i Vigili del Fuoco Gianluca Romano (176) e Paolo Salvati (70) il primo di Genova si è imposto nella classe 600open e il secondo di Perugia nella classe 600 stock. Nella classe 1000 open ha vinto Stefano Marcaccioli (29) mentre Tiziano Properzi (23) si è portato a casa il primo posto della classe 1000 stock. Ogni pilota ha vissuto questa prova cercando di superare mille problemi. Ne sà qualcosa Stefano Renzi (73) Team Delta Racing agente della Polizia di Stato che oltre a curare la sua moto ha dovuto sviscerare le problematiche dei suoi piloti chiudendo la gara al secondo posto della cat. 600 open. Terzo Fabrizio Guercini (117) che dopo la spaventosa caduta rimediata a seguito di un contatto con Tiziano Properzi, durante il primo turno di crono, è riuscito a ricostruire la moto e a recuperare una gara iniziata nel peggiore dei modi. Chiude la 600 open Andrea Rossi (137).

Nella classe 600 stock dietro Salvati troviamo Andrea Montagnana (12), secondo, a seguire L. Benvenuti (366) terzo e P. Vieri (80) quarto.

Delle due classi 1000 la stock è stata quella che ha visto al traguardo il maggior numero di piloti con Carlo Villano (16) che finisce secondo, C. Sofia (76) terzo, G. Serao (49) quarto, M. Spagnolo (21) quinto e R. Filippi (77) sesto.

Nella 1000 open Edoardo Focardi (17) sale sul secondo gradino del podio, dietro di lui troviamo il carabiniere di Ferrara Massimo Scalaberni (159) terzo e il maresciallo dei cc in congedo Sergio Rocca (46) che pensate ha concluso la gara al quarto posto con le slick.

In conclusione possiamo di certo considerare la prova del Mugello come una di quelle gare che vuoi o non vuoi lasciano di sicuro il segno e impartiscono delle dure lezioni dure come l’asfalto.

Prossimo appuntamento il 15 luglio a Vallelunga per il 3° round.

Ufficio Stampa MC Racing Terni (Foto: www.photoproduction.it)

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