23 Settembre 2012

Trofeo del Mediterraneo: le gare del 4° round a Racalmuto

Antonino Mancuso (Yamaha) nella 600, Alfio Tricomi (Aprilia) nella Open e Danilo Toschi (Ducati) nelle Moto d’epoca Gruppo 5 sono in vincitori del 4° round del Trofeo del Mediterraneo di motovelocità disputato in una giornata estiva e davanti ad un folto pubblico all’Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto (AG). Per il Trofeo del Mediterraneo sono […]

Antonino Mancuso (Yamaha) nella 600, Alfio Tricomi (Aprilia) nella Open e Danilo Toschi (Ducati) nelle Moto d’epoca Gruppo 5 sono in vincitori del 4° round del Trofeo del Mediterraneo di motovelocità disputato in una giornata estiva e davanti ad un folto pubblico all’Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto (AG). Per il Trofeo del Mediterraneo sono scese in pista anche le moto d’epoca gruppo 4 il cui articolato esito è descritto in cronaca. La manifestazione, promossa da Federmoto nell’ambito del progetto di consolidamento della velocità al sud e in Sicilia ed organizzata dal Moto Club Sicilyonbike, ha richiamato complessivamente oltre 80 piloti; nel programma del week end anche le classi 600 e 1000 del Trofeo del Mediterraneo Junior insieme al Campionato regionale siciliano, alla Promo Race Cup ed ai trofei Twins Red Cup e BM Racing.

La gara – clou del week end, quella del Trofeo del Mediterraneo classe 600, valida anche come seconda manche della Promo Race Cup, ha ampiamente mantenuto le promesse della vigilia, almeno per quanto riguarda l’identità dei protagonisti assoluti, il palermitano Nino Mancuso (Yamaha), vicino ai 40 anni, ed il trentunenne siracusano Alfio Tricomi (Yamaha), terminati nell’ordine. L’andamento del confronto non ha invece riservato le emozioni e lo spettacolo che tutti si attendevano visto che Mancuso in un paio di giri si è liberato della scomoda pressione del rivale ed ha condotto la prova in costante progresso. Il derby tra i due maggiori interpreti del tracciato Valle dei Templi, fin dal 2007 autori di confronti memorabili, si è risolto questa volta a favore del pilota meno giovane e decisamente più coriaceo; da parte sua Tricomi, reduce dalla faticosa gara della Open, ha cercato di colmare il gap di prestazioni emerso in gara tra le due R6 (separate in prova da un pugno di millesimi) con una prestazione tutto-cuore; ma quando si è reso conto che per tentare di mantenersi attaccato a Mancuso avrebbe dovuto correre troppi rischi inutili, ha dovuto rallentare l’andatura.
Il vincitore palermitano ha dunque ribadito la sua supremazia a Racalmuto, a tre mesi dall’ultima gara e ad oltre un anno dalla penultima, con una preparazione pressoché nulla all’attivo. “Ho cercato di allungare subito per evitare sorprese – ha dichiarato un raggiante Mancuso ai piedi del podio, festeggiato da tanti amici e aficionados – la moto, che ho preparato personalmente insieme al tecnico Fucile – è stata perfetta, fantastica, tanto che, paradossalmente, meriterebbe di essere messa in vendita!”.

Alle spalle dei primi due è svettato, come nelle previsioni, il trentasettenne palermitano Valerio Campione (Yamaha) che, risolti i problemi alla cervicale che lo hanno afflitto durante le prove, ha disputato una prova positiva nonostante il propulsore da allenamento. “Peccato per i primi giri, in cui sono stato tappato da un altro pilota più lento: avrei voluto almeno provare ad aggregarmi ai primi due, comunque il mio bilancio è positivo” ha dichiarato l’ex-campione del Mediterraneo. Grande spettacolo ha offerto anche il poker degli inseguitori: dopo un’iniziale supremazia di Giuseppe Smedile (Yamaha) è stato Emanuele Marcantonio (Yamaha) a guidare con autorevolezza il drappello fino alla bandiera a scacchi. Poi Federico Barone ha regolato Smedile ed il rimontante Francesco Riccobene (Yamaha). Con questa vittoria Mancuso balza al comando della classifica generale del trofeo.

Primo Alfio Tricomi (Aprilia), secondo Cosimo Diviccaro (BMW), terzo Claudio Diprima (Kawasaki): letta così la classifica della classe Open del Trofeo del Mediterraneo (valida anche come Gara 2 della Promo Race Cup) potrebbe dare l’impressione di una gara scontata, che ha replicato fedelmente l’esito delle qualificazioni. E invece per i primi tre, complice anche il caldo – particolarmente intenso alle 14.00, quando è scattata la corsa – si è trattato di una prova difficile, sofferta e per niente “scritta” fino al quindicesimo ed ultimo giro. Il trentunenne siracusano Tricomi, in sella all’Aprilia preparata dal tecnico catanese Nicolò Battiato e messa a disposizione dal Team Franco Racing di Reggio Calabria (una moto imbattuta da sette gare con Pipitone, Filippo Marino e lo stesso Tricomi ma talmente di serie da essere ancora equipaggiata con il clacson), ha avuto un ottimo avvio e ha immediatamente guadagnato un buon margine sull’altro grande favorito, Diviccaro, che invece allo start non è stato prontissimo. Poi Alfy ha dovuto fare i conti con il freno anteriore, che ha cominciato a funzionare a singhiozzo, ed ha quindi dovuto sopperire con la tecnica e la buona preparazione fisica al serio inconveniente.

Comunque, al secondo giro, il campione uscente del Mediterraneo ha stampato la tornata più veloce migliorando anche la sua pole position ma è poi incappato in due dritti – frutto dell’avaria al freno – che hanno permesso a Diviccaro di portarsi a meno di un secondo dal battistrada. Il trentaseienne barlettano, assente da Racalmuto da cinque anni e giunto in Sicilia senza tecnici di supporto, con la moto in configurazione-Vallelunga, ha tentato il ricongiungimento poi ha accusato un netto calo di rendimento dei pneumatici ed è stato costretto a desistere; comunque ha migliorato di ben sette decimi il suo tempo delle qualifiche. Anche Diprima, reduce da una notte insonne che lo costretto a schierarsi in condizioni non ottimali, ha dovuto stringere i denti per difendersi dagli attacchi di Lorenzo Lo Magno. Dopo aver sbagliato la partenza, il trentanovenne palermitano ha cominciato a marciare con il suo passo non rendendosi conto che il trentaduenne ragusano Lo Magno (Honda) gli era ormai in scia. I due si sono confrontati in un duello ad alta tensione, molto spettacolare ma parimenti corretto e alla fine Diprima, che ha saputo cambiare in extremis strategia, adottando traiettorie più strette, è riuscito a contenere l’arrembaggio dell’inseguitore, salendo sul terzo gradino del podio.
Il successo consente a Tricomi di assumere, in solitario, il comando della classifica Open del Mediterraneo

Le Moto d’Epoca hanno disputato una doppia manche, valida sia per il Trofeo del Mediterraneo sia per il Trofeo FMI di categoria. Nel Gruppo 4, 1.a manche, i più regolari sono risultati Ercole Facchini (Honda, Post Classic), Viliam Sidoli (Ducati, Vintage Classic) e Alessio Ascari (Motobi, Vintage 250). Risultato in fotocopia nella 2.a manche fatta eccezione per la Post Classic; alle doppiette di Sidoli e Ascari si aggiunge infatti l’affermazione di Franco Laghi (Suzuki). Nel Gruppo 5, 1.a manche, affermazione assoluta per Danilo Toschi (Ducati) che ha prevalso anche nella TT1; nelle altre categorie hanno primeggiato Calenzo (Yamaha, TT Classic); Cuttitta (Honda, Vintage 79) e Villa (Yamaha, Epoca 250). Identico il responso della seconda manche e dunque i quattro piloti hanno potuto festeggiare il week end incasellando il punteggio pieno.

Dopo aver ottenuto la pole position, il quattordicenne Alex Sgroi (Honda) si è confermato al vertice del Trofeo del Mediterraneo Junior 600. Il figlio d’arte catanese ha condotto la prova dal primo all’ultimo giro, guadagnando subito un discreto vantaggio sugli inseguitori e gestendolo con apprezzabile maturità fino alla bandiera a scacchi. Sul podio di una gara interrotta subito con bandiera rossa per una caduta alla prima staccata e poi ripresa con identica procedura di partenza sono saliti Vincenzo Giorgianni (Kawasaki), costantemente alle spalle del battistrada, e Francesco Coco (Kawasaki) che dal terzo giro ha avuto la meglio su Giulio Gennaro (Yamaha).

Nel Trofeo del Mediterraneo Junior 1000, limitato alle tappe siciliane del campionato, a cui sono ammessi solo i neo-licenziati con sbarramento in base ai tempi sul giro, si è invece imposto il poleman Steve Sarullo (Yamaha), che ha detenuto costantemente la prima posizione. Alle sue spalle ci sono state inizialmente scintille tra Massimo Mastrosimone (Honda) e Santo Isgrò (Suzuki) poi il primo ha mollato lasciando via libera all’avversario e a Dario Adorno (Yamaha) che, dopo una apparizione nei quartieri alti anche di Salvatore Fallica (Honda), ha completato il podio.

Il catanese Emanuele Marcantonio (Yamaha) ha vinto Gara 1 della Promo Race Cup 600 al termine di un bel confronto con il concittadino Federico Barone (Yamaha). In sella alla R6 preparata dal tecnico di Acireale Marco Minin (ma nel week end di Racalmuto curata personalmente), il ventiquattrenne studente di ingegneria – partito dalla pole position con il proprio primato personale – ha prima inseguito l’amico-rivale Barone, poi ha approfittato di un errore del battistrada (arrivato lungo alla prima staccata a causa del mancato inserimento di una marcia) per compiere il sorpasso ed ha infine controllato, nonostante uno sbacchettamento, il tentativo di recupero di Barone. Terzo gradino del podio per Marco Gueli (Yamaha) che ha saputo contenere il ritorno di Francesco Coco (Kawasaki) a sua volta uscito vittorioso dalla bagarre che ha coinvolto anche Gennaro, Stabile, Bonomo e Insalaco, poi giunti nell’ordine.

Ci sono volute due manche, la prima di tre giri la seconda di sette, ad Alessandro Mugnas (Honda) per imporsi in Gara 1 della Promo Race Cup 1000. La prova è stata interrotta alla quarta tornata per due cadute che hanno coinvolto proprio il battistrada, scivolato alla curva 3 per l’improvvisa chiusura dell’anteriore, e Raffaele Padellaro (Honda). La seconda frazione è stata guidata sempre dal trentottenne agrigentino Steve Sarullo (Yamaha), partito con il miglior tempo, costantemente insidiato da Mugnas; il duello tra i due ha raggiunto punte di alta spettacolarità, Sarullo ha anche provato ad allungare il passo ma Mugnas non si è fatto sorprendere, conservando il margine accumulato nella prima parte. Per il ventisettenne pilota di Vittoria una bella soddisfazione resa possibile dal grande lavoro svolto dalla Tecnobike di Palermo che, dopo la scivolata, ha lavorato freneticamente per consentirgli di schierarsi nuovamente in griglia; a suo ulteriore merito va la mancanza del freno posteriore, irrimediabilmente danneggiato. Bilancio positivo anche per il debuttante Sarullo, nella vita meccanico di moto e dunque preparatore della sua quattro cilindri che, pensando alla classifica di campionato, ha preferito non prendere rischi inutili. Ottima terza posizione assoluta per il calabrese Paolo Guzzo (Ducati) che, dopo la bandiera rossa, è riuscito a ribaltare a suo favore, con la sua guida sempre spettacolare, la situazione che lo vedeva inseguire Salvatore Migliazzo (Yamaha).

Nella 4.a e penultima prova della Twins Red Cup, riservata ai bicilindrici di qualsiasi marca, si è imposto il poleman Adriano Arcuri (Ducati) che ha inflitto sensibili distacchi a Forgianni (Aprilia) e Comune (Ducati); quest’ultimo rimane al comando della classifica generale anche se vede leggermente assottigliarsi il suo vantaggio su Forgianni e Arcuri.

Prossimo appuntamento con il Trofeo del Mediterraneo il 20 e 21 ottobre all’Autodromo del Levante di Binetto mentre la 3.a prova, annullata il 21 e 22 luglio, il sarà recuperata il 3 e 4 novembre ancora a Racalmuto e chiuderà il campionato.

Ufficio Stampa Trofeo del Mediterraneo

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