27 Luglio 2019

CIV Superbike Gara 1: Michele Pirro piega Lorenzo Savadori

Ducati vs Aprilia, il duello resta vivo fino all'ultimo ma il tester MotoGP ha la meglio. Terzo posto per Riccardo Russo. Domenica la rivincita?

Michele Pirro

Michele Pirro non si batte, niente da fare contro la Ducati V4R a Misano. Il tester MotoGP ha vinto gara 1 del quarto appuntamento del CIV ristabilendo le distanze da Lorenzo Savadori, pupillo Aprilia galvanizzato dalla doppietta di Imola. In virtù del quinto successo stagionale, in sette gare, Pirro torna a +47 punti di vantaggio in classifica, compiendo un altro passo verso il sesto titolo tricolore della carriera. Il podio è stato completato da Riccardo Russo, con la Ducati V4R del team Motocorsa.

APRILIA CHE PARTENZA!

Michele Pirro aveva conquistato la pole, ma Lorenzo Savadori ha ribaltato l’esito della qualifica con una partenza a razzo. L’Aprilia ha condotto la corsa per sei dei sedici giri in programma, poi il pugliese ha puntato l’intero e la sfida è finita lì. Anche se Lorenzo Savadori non ha mollato, concludendo a poco più di un secondo dal vincitore. Il confronto fra due piloti da Mondiale ha rotto l’equilibrio: Russo è finito a dieci secondi, a oltre quindici Luca Vitali quarto classificato con la BMW DMR. Il figlio d’arte ha preceduto Samuele Cavalieri (Ducati Mocorsa) e Lorenzo Zanetti, molto aggressivo con la Ducati V2 del team Broncos.

IL CALDO RALLENTA

Rispetto alla gara di marzo, Michele Pirro ha impiegato circa sei secondi in più. In quella circostanza le condizioni della pista erano assai diverse, 30°C d’asfalto contro 50°C di oggi. Ma i top rider stavolta avevano a disposizione la Pirelli SCX, la copertura ibrida qualifica-soffice da gara, che nel Mondiale assicura miglioramenti di circa mezzo secondo. Infatti Lorenzo Savadori, che a marzo era arrivato solo quarto a otto secondi da Pirro, ha migliorato il suo tempo complessivo sui sedici giri di un secondo. Gara 2 si correrà in condizioni decisamente più fresche, anche con il rischio pioggia.

Civ Superbike

Foto: Marco Lanfranchi 

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