23 Marzo 2016

CIV Michel Fabrizio, una piccola Academy alle porte di Roma

L'ex Superbike sta bruciando le tappe come talent scout Moto3. E se si libera una BMW Althea...

Ve lo ricordate quando correva in Ducati e Suzuki e  salutava Ben Spies sul rettilineo di Monza? Michel Fabrizio resta nel cuore degli appassionati  per le grandi rimonte e per il fatto che, forse, ha vinto meno di quanto meritava. Oggi ha allargato  l’orizzonte  togliendosi la tuta da pilota e mettendosi la camicia da team manager e talent scount.  Sta allevando tre pilotini che promettono di portare scompiglio nella Moto3 del CIV. Il team si chiama MF84 Plus Ton e i test sono stati assai promettenti.

Michel, com’è andata a Misano?

“I test sono andati molto, molto bene. Tutti e tre i piloti hanno girato forte, Nicholas Spinelli è stato uno dei migliori con un 1’45″3, Salvatore Vargas e Emanuele Tonassi erano subito dietro. Il lavoro si è basato soprattutto sulla messa a punto delle moto e sul far conoscere le KTM ai ragazzi. Vargas ha già fatto la Moto3 l’anno scorso, mentre Spinelli e Tonassi  vengono dalla Premoto3 quindi conoscono la categoria ma non il mezzo specifico. Diciamo che sono debuttanti con esperienza.”

Hai tre piloti giovanissimi, quali sono i loro obiettivi per il 2016?

“Partiamo da Tonassi. È il più giovane del team e il suo obiettivo primario è la crescita, da metà campionato si punta alla parte alta della classifica ma vista la sua capacità di evoluzione non mi stupirei se fosse li davanti da subito. Spinelli e Vargas invece puntano subito al top.”

Perchè hai scelto  la KTM?

“Perché è un ottima moto, e nel Campionato Italiano Velocità non si erano mai viste. Oltretutto abbiamo dato il via perché appena passato il  nostro annuncio sono spuntati altri oquattro o cinque team che la volevano. Meglio, la moto ha grandi potenzialità e speriamo di fare bene.”

Come nasce la collaborazione con Genesio Beviliacqua e Althea?

“Con Genesio il  discorso è partito da Agosto 2015. Ho parlato molto con lui e lui ha parlato molto con me, ci siamo messi a tavolino e abbiamo tirato fuori un bel progetto. Visto che abbiamo la Superbike e la Stock abbiamo pensato ‘ Perché non fare un accademy per la Stock?’. Non ci poniamo limiti, abbiamo anche pensato alla possibilità di balzare nel Mondiale Moto3, ma è tutto da vedere. ”

Ma tu, un giro sulla Moto3 te lo sei fatto?

“No, sinceramente no. Non mi prende, 58 cavalli per i miei gusti  sono un po’ pochi (Ride, ndr). Sono moto da 210 km/h al Mugello, io sono abituato ai 330!”

Sei parte della famiglia Althea, ti vedremo qualche volta in SBK su una BMW?

“E chi lo sa, abbiamo tanti progetti. Intanto da Aragon seguirò il progetto come coach dei piloti, sia Reiterberger che Torres ma soprattutto di De Rosa (che punta al titolo Superstock, ndr). Abbiamo fatto girare anche lui nei test e il suo 1’36″4 fatto con moto e gomme stock ci ha lasciati molto contenti, a Raffaele serve vincere il campionato  per fare quel salto in avanti e arrivare ai livelli più alti.”

Passiamo al tecnico. Quanta differenza c’è tra Althea BMW e team come l’Aruba Ducati o il Kawasaki KRT?

“Non tantissimo secondo me. A parere mio già da Aragon vedremo ridursi il gap, Markus non aveva mai visto Phillip Island e Buriram e Jordi era caduto a Phillip Island, quindi quando è arrivato a Buriram non era completamente a posto. In più ha avuto anche problemi di freni, il che non aiuta. Comunque la top5 la abbiamo già agguantata, il team in questi mesi ha lavorato tanto e bene e la moto è pronta per stare là davanti. Il team Milwaukee è più indietro, si vede che il nostro lavoro è stato più incisivo. Lo dice la classifica.”

Chiudiamo con una curiosità. Cosa ne pensi della gara della MotoGP in Qatar?

“Sinceramente? Con il fatto che eravamo a Misano non l’ho ancora vista! Ma è la prima cosa che faccio appena ho un attimo. Voglio vedere anche la Moto3, sono molto contento per Antonelli perché dei ragazzi italiani è quello di più con i piedi per terra. È in gamba e adesso inizia a lavorare bene sulle gare, la Moto3 non è una categoria semplice e il risultato che ha ottenuto è stato davvero impressionante.”

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