17 Aprile 2016

CEV Moto2 Valencia Gara 1: dominio Granado, Cretaro tra le STK600

Eric Granado domina Gara 1 del CEV Moto2 a Valencia, sul podio Odendaal e Techer, 4° Fuligni con Cavalieri 6°, Jacopo Cretaro vince la Superstock 600!

La settima stagione di attività del CEV Moto2 si apre al Circuit de la Comunitat Valenciana Ricardo Tormo nel segno di Eric Granado. Alla sua seconda stagione consecutiva nella categoria dopo un biennio (e mezzo) di militanza nel Motomondiale tra Moto2 e Moto3, il pilota carioca ha ribadito il potenziale velocistico espresso nelle prove aggiudicandosi la personale prima affermazione in carriera nell’ormai ex-Campeonato de España de Velocidad, la prima per un pilota brasiliano nella storia del CEV dal 1998 (!) ad oggi. Confermatissimo ai comandi di una KALEX del Promoracing diretto dall’ex pilota Raul Jara, Granado ha faticato più del previsto nelle prime fasi di gara, salvo porre rimedio con un travolgente ritmo insostenibile per chiunque. Allo spegnimento del semaforo l’ex alfiere dei team JiR, Aspar e LaGlisse si è visto sorprendere in un sol colpo da Steven Odendaal (autore dell’hole-shot alla staccata della prima curva) e Tetsuta Nagashima (caduto da lì a poco in uscita dalla curva 5 e travolto dall’incolpevole Xavier Pinsach), riuscendo tuttavia da lì a poco a riproporsi al comando delle operazioni.

Al terzo dei 19 giri previsti l’alfiere Promoracing ha rotto gli indugi sopravanzando alla curva 4 il figlio d’arte Remy Gardner (caduto da lì a poco) per la seconda posizione, una tornata più tardi ha sferrato l’attacco sul capoclassifica Steven Odendaal alla ‘Adrian Campos‘ che immette sul rettifilo dei box guadagnandosi in un lampo il comando delle operazioni. Da lì in avanti Granado, con un passo-gara insostenibile per chiunque, ha costruito e sapientemente amministrato un consistente vantaggio superiore ai 5″ che gli ha permesso di guadagnare i 25 punti della vittoria e salire, per la prima volta in carriera, sul gradino più alto del podio nel CEV. Un successo storico per tutto il motociclismo brasiliano in una top-3 “internazionale” impreziosita dal secondo posto del sudafricano Steven Odendaal (KALEX dell’Argiñano & Ginés Racing Team) e dal terzo del giovane francese Alan Techer, reduce da una strepitosa performance alla 24 Heures Moto Le Mans del Mondiale Endurance con la Fireblade di F.C.C. TSR Honda (3° al debutto), nuovamente sul più basso gradino del podio questa volta con l’inedita NTS T Pro già intravista nel Mondiale di categoria ed ora gestita da Bruno Performance.

In una gara che ha visto uscite di scena eccellenti come Tetsuta Nagashima (highside al primo giro alla curva 5 dopo un brillante avvio, travolto dall’incolpevole Tetsuta Nagashima), Dimas Ekky Pratama (era 6° con la KALEX vestita con i colori Astra Honda della filiale indonesiana) e di Remy Gardner (KO al sesto giro con il podio ampiamente alla portata al debutto nella serie), i nostri portabandiera si sono distinti in positivo. Federico Fuligni, rimasto nel CEV Moto2 dopo il naufragio del progetto AGP Racing per il Mondiale 2016, passando da Suter a KALEX ha condotto il Team Ciatti in quarta posizione assoluta con obiettivo podio per Gara 2 (partenza alle 14:00). Non da meno Samuele Cavalieri, all’esordio con la KALEX del Team Stylobike (struttura che aveva lanciato Florian Alt e Hafizh Syahrin) pregevole 6° riuscendo a fronteggiare l’avanzata di Louis Rossi, con l’originale TransFIORmers parzialmente in grado di riscattare la disfatta alla 24 ore di Le Mans (3 cadute in 15 ore di gara) di domenica scorsa.

Jacopo Cretaro trionfa nella classe Superstock 600

Jacopo Cretaro trionfa nella classe Superstock 600

Proseguendo la carrellata dei nostri portabandiera, in rimonta Gabriele Ruju alla prima con la Tech 3 Mistral 610 del TargoBank CNS Motorsport ereditata dal vice-Campione 2015 Xavi Vierge ha concluso 12°, Alex Bernardi (Suter gestita dalla compagine di Oliviero Cruciani) 22° dopo un problema in avvio, ma le luci dei riflettori sono tutte per Jacopo Cretaro vittorioso nella classe Superstock 600. Schierato dal Team Champi-Middem del leggendario Manuel ‘Champi’ Herreros, il giovanissimo pilota italiano nonostante un ride through ha condotto la propria Yamaha YZF R6 in trionfo distanziando un centauro dai trascorsi internazionali come Alexei Ivanov. Debutto nel CEV Moto2 tutto da dimenticare invece per Ana Carrasco che ne ha combinate di tutti i colori: partenza dalla pit lane, ride through per un’irregolarità sportiva in tal senso, successiva bandiera nera per l’inosservanza di questa penalizzazione comminatagli dalla direzione gara…

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