28 Febbraio 2019

BSB: Shane Byrne “Voglio tornare a correre, ma…”

In una lunga intervista rilasciata a MCN, Shane Byrne non nasconde il desiderio di tornare, prima o poi, in pista: non correrà nel 2019, ma...

Shane Byrne

Tutti gli appassionati, doverosamente, si interrogano da diversi mesi a questa parte: quando tornerà in pista Shane Byrne? Quale sarà il suo futuro? Ci sono possibilità di vederlo in azione quest’anno nel BSB? Domande inevitabili, accomunate da un affetto collettivo mostrato nei confronti di Shakey. Con 85 vittorie e 6 titoli affermatosi quale “Re” del British Superbike, quest’anno Byrne sarà costretto alla resa. Il brutto infortunio accusato nel maggio 2018, conseguenza di una caduta in occasione dei Test ufficiali tenutisi a Snetterton, sfortunatamente non lasciano alternative in questo periodo al pilota che ha scritto memorabili pagine di storia della serie.

L’INFERNO

Shakey, la sua famiglia e le persone a lui più care, quel 17 maggio a Snetterton avevano vissuto un vero e proprio incubo. Al terzo giro di pista, all’altezza della curva 3 si era reso sfortunato protagonista di una caduta all’apparenza non così particolarmente paurosa, ma grave per le conseguenze. Trasportato d’urgenza al Norfolk & Norwich University Hospital, quattro giorni più tardi Shakey si era sottoposto ad un delicato intervento per stabilizzare le fratture vertebrali e scongiurare il rischio di paralisi. Un’operazione fortunatamente riuscita che gli ha permesso in data 5 giugno, trascorsi 31 giorni dallo schianto di Snetterton, di tornare a casa.

L’INFORTUNIO

Non è stata una riabilitazione semplice per Shane Byrne. Il 42enne originario di Lambeth ha dovuto fare i conti con 2 fratture al collo, di tutte le costole, 4 vertebre rotte, ma anche una frattura alla schiena, alla clavicola e dello sterno. Un infortunio delicato, tanto da dover tenere per 3 mesi un “Halo” al collo e, soprattutto, monitorare costantemente il midollo spinale. Per questo genere di fratture, nulla può essere trascurato.

L’AFFETTO DI TUTTI

Tre giorni dopo l’intervento, una volta acceso il suo smartphone, Shakey ha potuto sincerare l’affetto di tutte le persone a lui più care: 107 SMS ricevuti, 23 telefonate, 1488 mail. Soprattutto, la presenza costante di addetti ai lavori sempre al suo seguito in questi anni e, chiaramente, della sua splendida famiglia a cominciare da Petra, sua moglie rimastagli sempre accanto insieme ai suoi figli, Zach e Lilly.

RITORNO IN PISTA?

L’assenza di Byrne #67 in pista si è sentita eccome. Dai suoi tifosi e appassionati in primis. Sul finale della stagione 2018 a lungo si è parlato di un suo ritorno in sella. Lui stesso, impossibilitato a proseguire con Be Wiser PBM Ducati (Paul Bird in tal senso non ha potuto far altrimenti che ingaggiare Brookes e Redding), si era persino proposto “via social” al team Moto Rapido. Un’idea. Bellissima, ma in questo momento irrealizzabile. Lo stesso Shane, in una lunga intervista esclusiva rilasciata a MCN, ha chiarito quale sia la sua attuale situazione. “Il pilota che è in me adesso sta ancora pensando a come segnare il giro più veloce, conquistare la prossima vittoria o titolo. Voglio tornare, voglio salire in sella ad una moto e vedere come mi sento. In tutta la mia vita quello che ho sempre desiderato è stato correre ed essere un pilota di successo. Tutto questo mi è mancato molto negli ultimi 9 mesi“, l’ammissione del recordman di successi del BSB.

LA SPERANZA

In tal senso Shane Byrne si aspettava una ripresa dall’infortunio più facile. “In tutta onestà, speravo di ricevere qualche notizia migliore lo scorso mese di novembre“, spiega il Campione 2003, 2008, 2012, 2014, 2016 e 2017 del BSB. “Il problema è che sono lesioni da compressione, non semplici fratture. Non ci vuole un genio per capire che quando c’è un interessamento del tuo midollo spinale non si può prendere nulla alla leggera. A novembre il dottore mi ha detto che il collo era abbastanza stabile per poter tornare un po’ alla normalità. Posso girare la testa e persino fare un po’ di esercizio, ma senza esagerare. Non è un infortunio che ho avuto prima, stiamo parlando di una frattura al collo ed una lesione del midollo spinale, pertanto ci vuole del tempo e non posso rischiare. Per fortuna il tempo è di grande aiuto“. Parlando di un suo possibile ritorno in azione, “Non ha senso per me adesso prendere una decisione avventata. Preferisco aspettare e farlo con le giuste tempistiche. Nel caso tra agosto e settembre la situazione dovesse migliorare ed il mio pensiero sarà quello di tornare a correre, non credo per me sarebbe troppo difficile trovare una moto.

2019

Non lo vedremo in pista, ma sarà sempre parte integrante del paddock del BSB. “Nella mia vita non ho fatto altro che correre in moto“, ricorda Byrne. “Per quanto riguarda quest’anno, probabilmente proseguirò come talent di Eurosport UK, un ruolo che mi piace e mi consentirà di restare nell’ambiente senza accelerare i tempi. In ogni caso, non essere in griglia è una pillola amara da ingoiare. Scott Redding a parte, tutti i piloti al via del BSB 2019 li ho battuti in passato: non ho dubbi sarei lì a giocarmela anche quest’anno. Ad ogni modo, presto mmi sottoporrò ad una nuova visita in ospedale, spero a quel punto di saperne di più. L’unica cosa che posso dire è che non mi piace stare fermo e, al momento, l’unica cosa che posso fare è aspettare“. Non solo Shakey, ma anche tutti gli appassionati. Speranzosi, in un prossimo futuro, di rivederlo in pista.

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