11 Ottobre 2011

BSB: Hill Vs Hopkins, i commenti dei team manager

Shaun Muir, Jack Valentine e Paul Denning

Il duello tra Tommy Hill e John Hopkins, con quel fantastico, emozionante, irripetibile ultimo giro di Gara 3 a Brands Hatch, ha coinvolto migliaia di appassionati portando i team manager dei due team (Swan Yamaha e Crescent Racing) vicini… all’infarto! Comprensibile l’emozione di Shaun Muir, titolare di SMR Performance oggi Swan Yamaha (ex-Hydrex/Swan Honda), arrivato finalmente alla conquista del primo titolo britannico Superbike. “Ci eravamo posti come obiettivo ad inizio anno di vincere il campionato. Eravamo consapevoli del nostro potenziale, ma abbiamo dovuto sudare questa vittoria davvero fino all’ultimo metro. Tommy ha incontrato qualche problema in Gara 1, ma nelle due successive manche è stato perfetto: non ha commesso errori, ha adottato una strategia perfetta per portare a casa il risultato. Personalmente sono davvero emozionato, è il nostro primo titolo e sono grato a tutti gli sponsor e le persone che hanno contribuito a conseguire questo traguardo“. Ha visto sfumare il sogno di conquistare il terzo titolo da team manager (in precedenza ci era riuscito con i colori Rizla Suzuki e John Reynolds in sella nel biennio 2003-2004) Jack Valentine, ma da grande sportivo qual è “Big Jack” ha accettato questo risultato nonostante, in un modo o nell’altro, nell’ultimo biennio ha perso due titoli che sembravano già vinti sempre per “colpa” di Tommy Hill… “Sono in questo mondo da non so quanti anni, ma davvero è la prima volta che resto quasi senza parole. Sono ovviamente deluso per il mancato risultato, è impossibile raccontare tutte le emozioni vissute in Gara 3, ma allo stesso tempo sono orgoglioso per quello che hanno fatto John e tutti i ragazzi della squadra. Come sempre quando si arriva vicino all’obiettivo e sfuma davvero all’ultimo ripensi a cosa non è andato nel migliore dei modi: cosa sarebbe successo senza quel problema a John in Gara 2? E in Gara 3 senza l’uscita di scena di Kirkham? Peccato davvero, ma con i se e con i ma non si fanno le corse: accettiamo questo risultato e siamo davvero soddisfatti per come abbiamo lavorato e reagito in questa stagione. Per me resta un anno indimenticabile, lavorare con un pilota come John è qualcosa di fantastico: è sempre positivo, davvero un uomo-squadra che è arrivato ad un passo da una vera e propria impresa“. Infine è interessante leggere le dichiarazioni di Paul Denning, titolare di Crescent nonchè team manager Rizla Suzuki in MotoGP, che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa… “Perdere il titolo per 6 millesimi dopo 26 gare ed un’incredibile battaglia è davvero difficile da accettare: per noi, come per John, ma tutti in squadra possono camminare a testa alta, siamo stati protagonisti del campionato più competitivo di sempre. Al termine della scorsa stagione Suzuki GB ci aveva comunicato il mancato apporto per il 2011: subito avevamo preso la decisione di abbandonare il campionato, ma parlando con Hopkins abbiamo preso la decisione di proseguire con un progetto ambizioso, cercando di vincere una sfida che sembrava impossibile sulla carta. Senza dubbio quella di Brands Hatch è stata una delle gare più belle della storia del motociclismo che io ricordi. John ha dato il massimo, tutti lo hanno fatto, Hopkins è stato davvero grande in questa stagione: ha superato tutti i problemi fisici degli ultimi anni e si è dimostrato, ancora una volta, un pilota fantastico. Noi come squadra siamo stati felici di poter lavorare con lui e di contare sull’apporto del Reparto Corse Suzuki nonostante le decisione di Suzuki GB: nel 2012 ci saremo e siamo pronti a dar battaglia, come sempre“.

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