11 Agosto 2016

BSB: Ducati vs Kawasaki, si infiamma la polemica

Il BSB vive un'estate "calda": GBmoto Kawasaki "accusa" PBM per il supporto ufficiale Ducati Corse, ma in realtà...

Dalla pista alle chiacchiere il passo è breve. Mentre il British Superbike osserva tre settimane di sosta che porterà i piloti verso il celebre salto del ‘Mountain‘ di Cadwell Park, nel paddock si accende la polemica. Mark Smith-Halvorsen, titolare del team GBmoto Racing (JG Speedfit Kawasaki), senza mezzi termini ‘accusa’ Ducati per il trattamento riservato al Paul Bird Motorsport con la disponibilità di moto ‘Full Factory Spec.‘ e personale sotto le dirette dipendenze Ducati Corse al seguito di Shane Byrne & co.

L’ACCUSA DEL TEAM GBMOTO – Archiviato il fine settimana di Brands Hatch con Shane Byrne mattatore assicurandosi la prima doppietta stagionale, ai microfoni di MCN Mark Smith-Halvorsen, proprietario del team JG Speedfit Kawasaki che fa correre Leon Haslam, James Ellison e Peter Hickman, ha lanciato il sasso senza nascondere la mano. “Non so cosa possiamo fare per contrastare le Ducati che hanno dimostrato un chiaro vantaggio negli ultimi 2-3 giri di gara“, le parole del team owner GBmoto Racing. “Sono stati autorizzati a rilevare una moto Full Factory uscita direttamente dal Reparto Corse di Bologna. Inoltre possono contare sul supporto diretto della casa madre in termini di aggiornamenti e disponibilità del personale. Se guardiamo alla filosofia del BSB e a come viene promosso, ci dovrebbero essere pari condizioni tra le squadre e case impegnate. Non voglio toglier nulla a Shakey (Byrne), ma in questo momento stanno correndo con il pieno supporto della casa madre al contrario di tutte le altre squadre“.

DUCATI FACTORY SI’, MA ANCHE KAWASAKI… – Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, se vogliamo suffragate dai fatti. Effettivamente sì: quest’anno Ducati Corse è tornata ad impegnarsi nel BSB supportando il Paul Bird Motorsport (contratto siglato per il prossimo triennio), offrendo costanti aggiornamenti (a Snetterton è stato introdotto il nuovo terminale di scarico Termignoni già intravisto con il VFT Racing nel WSBK) e la disponibilità di un capotecnico di alto profilo come Giovanni Crupi al seguito di Shane Byrne. Inoltre, come espresso in questo articolo, il Project Leader Ducati Superbike Ernesto Marinelli ha fatto capolino a Knockhill e persino Paolo Ciabatti nei giorni scorsi ha pubblicamente ringraziato tutto il team Be Wiser Ducati per la recente doppietta conseguita a Brands Hatch. Nulla di nuovo sotto il sole pertanto, ma ai più queste dichiarazioni da parte del #1 di GBmoto Kawasaki sono parse un controsenso.

GBmoto Racing è la squadra di riferimento Kawasaki nel British Superbike, schiera Leon Haslam, James Ellison e Peter Hickman

GBmoto Racing è la squadra di riferimento Kawasaki nel British Superbike, schiera Leon Haslam, James Ellison e Peter Hickman

Vero: le Ninja ZX-10R a disposizione di Haslam, Ellison e Hickman non possono ritenersi “100 % Full Factory“, ma il supporto Kawasaki nei confronti della squadra non è mai mancato. Anzi, sono stati loro stessi a comunicarlo pubblicamente in data 26 ottobre 2015: come si può scorgere su questo link, nel comunicato stampa in merito all’accordo siglato tra GBmoto e Kawasaki viene espressamente riportato come “la squadra è lieta di annunciare un nuovo accordo triennale con Kawasaki che permetterà di rafforzare il legame con la casa madre, consolidare la filosofia del Team Green e lavorare direttamente con la squadra ufficiale Kawasaki del Mondiale Superbike“. E ancora: “Questo accordo non soltanto consentirà a GBmoto di diventare l’indiscusso team ufficiale Kawasaki nel Regno Unito, ma potrà contare sul supporto Factory della casa, approvato dal Giappone attraverso Kawasaki Europe“. Dunque in molti si sono chiesti del perchè di questa uscita del team owner JG Speedfit Kawasaki, a maggior ragione pensando che un loro pilota (Leon Haslam) ha recentemente corso con la Ninja ZX-10R alla 8 ore di Suzuka e, non più tardi dello scorso ottobre, al box GBmoto si è visto Ichiro Yoda, #1 delle attività sportive Kawasaki. Di fatto non il medesimo trattamento che può vantare un team come Quattro Plant Bournemouth, in evidenza in questo primo scorcio di campionato con il giovane Luke Mossey…

‘FACTORY’ NON SOLO DUCATI – Di fatto un po’ tutti i team protagonisti della serie possono contare, in forma ufficiale o semi-ufficiale, del supporto delle case. Il BSB non solo è l’indiscusso campionato nazionale Superbike più competitivo del pianeta, ma è strategico ai fini marketing e promozionali. Se di Ducati e Kawasaki la situazione è stata sviscerata ampiamente, non sono da meno gli altri team di riferimento dei costruttori: lo scorso anno al box Milwaukee Yamaha (oggi con BMW nel WSBK) si sono visti 3 tecnici di Yamaha Europe, per non parlare del team Tyco BMW by TAS che ha un rapporto diretto con Monaco tanto da disporre, con largo anticipo, del forcellone Suter (Assen 2015). Non sarà la disponibilità di una moto ‘Full Factory’ uscita direttamente dai reparti corse, ma se stiamo a vedere non si è poi così lontani…

Foto britishsuperbike.com

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