19 Luglio 2018

BSB Brands Hatch: 5 ragioni per non perdere lo show del British Superbike

Domenica le due gare del BSB British Superbike: a Brands Hatch spettacolo garantito e pronostico incerto, ecco perché...

Uno dei circuiti più adrenalinici del pianeta, pubblico delle grandi occasioni, Superbike da oltre 220 cavalli domate senza aiuti elettronici. Bastano questi elementi per rendere decisamente imperdibile il sesto round del BSB British Superbike in programma questo fine settimana sul tracciato “Grand Prix” di Brands Hatch. Non siete ancora convinti? Ecco cinque ragioni per non perdere la diretta TV (in esclusiva per l’Italia) delle due gare domenica alle 14:30 e 17:30 su AutomotoTV (canale 228 di Sky), successivamente disponibili integralmente e “on demand” su Corsedimoto.com, detentore fino al 2020 compreso dei diritti TV del Bennetts BSB.

1- SI CORRE A BRANDS HATCH – C’è poco da dire: Brands Hatch è sempre Brands Hatch, 3.916 metri di pura libidine e adrenalina, teatro di sfide rimaste nella storia del Motorsport. Perso il Mondiale Superbike in seguito alla tragica scomparsa di Craig Jones nel 2008, il tracciato londinese gestito dal promoter MSVR è diventato a tutti gli effetti la “casa” del BSB: in 11 distinte occasioni è stato assegnato proprio qui il titolo a cominciare dal memorabile duello tra Tommy Hill e John Hopkins del 2011, vinto dal primo per soli 6 millesimi sul traguardo di Gara 3 e per 2 punticini in campionato.

2- LEON HASLAM IN FUGA, MA… – Sul piano sportivo regna l’incertezza nel BSB. Vero: Leon Haslam è letteralmente in fuga al comando della classifica di campionato con un bottino di 6 vittorie in 10 gare, ma a Brands Hatch i suoi trascorsi non sono particolarmente favorevoli. Tre vittorie qui nel triennio 2004-2006, per il resto tante delusioni cocenti: l’ultima in ordine di tempo lo scorso mese di ottobre quando, con 32 e 33 punti di vantaggio rispettivamente su Brookes e Byrne, perse il titolo nella finalissima…

3- VECCHIE VOLPI VS GIOVANI LEONI – Mai come nell’ultimo biennio il BSB sta vivendo un effettivo ricambio generazionale con il confronto tra le “vecchie volpi” con i “giovani leoni” del motociclismo britannico. Dei 26 piloti al via, ben 12 sono nati negli anni ’90, con l’età media dei partenti registratasi nell’ultimo round di Knockhill in linea con quella del Mondiale Superbike (28 anni). Inoltre nel British Superbike, serie che pur sempre ha lanciato piloti come Jonathan Rea, Tom Sykes o Alex Lowes, i “young lyons” sono già vincenti, vedi Bradley Ray (21 anni) o Jake Dixon (22 anni).

4- SHOW NELLO SHOW – L’appuntamento estivo del British Superbike a Brands Hatch è uno dei più attesi di tutta la stagione. Ribattezzato “Big Brands Bash“, l’evento non soltanto presenta tematiche d’interesse in ottica campionato, ma si è sempre rivelato uno show-nello-show: la partecipazione di wild card d’eccezione dal Mondiale Superbike (vedi Tom Sykes, mattatore nel 2010, ancor prima nel 2009 Broc Parkes e Joan Lascorz), parata di stelle con moto storiche del calibro Giacomo Agostini o, nel 2016, l’omaggio al compianto Barry Sheene. Sarà così anche quest’anno con il weekend che sarà dedicato al 20esimo anniversario della Yamaha R1. La casa dei Tre Diapason, insieme a Monster Energy, figura tra i title sponsor del sesto round 2018, con una serie di iniziative volte ad impreziosire un fine settimana imperdibile: il team McAMS Yamaha con Josh Brookes e Tarran Mackenzie correrà con una speciale livrea ispirata alla prima R1 del 1998, confermata inoltre la presenza di Tommy Hill con la R1 vestita con i colori Swan Yamaha in trionfo nel 2011.

5- PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI: È IL BSB – 58.000 presenze nella sola giornata di domenica lo scorso 15 ottobre. A Brands Hatch il British Superbike può sempre annoverare un pubblico delle grandi occasioni, mai inferiore ai 30.000 spettatori (veri). Scorgere le tribune piene è pur sempre un bel vedere…

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