Aprilia-Ioda quasi fatta, sarà una SBK da sballo
A breve incontro decisivo Ioda-Aprilia, accordo ad un passo. Intanto a Jerez in pista tutti i big del Mondiale, atmosfera elettrizzante. Sarà un Mondiale da sballo
L’operazione Aprilia-Team Ioda è ormai ad un passo dal traguardo. Giampiero Sacchi, colonna del Motomondiale e proprietario della formazione con base a Terni, ha già deciso di spostarsi nel Mondiale Superbike. Adesso ci sono da sistemare i conti con l’Aprilia, non solo economici (Dorna darà una bella mano…) ma soprattutto tecnici. A Noale avevano previsto di concentrare tutte le risorse sulla MotoGP e il ritorno di fiamma SBK adesso è problema da risolvere. Sacchi incontrerà questo pomeriggio Romano Albesiano, numero uno delle corse Aprilia, per trovare la soluzione auspicata da tutti: promoter, media, tifosi. In ogni caso sarà un Mondiale da sballo. Ecco perchè.
CONTRORDINE COMPAGNI – Spostare il team Ioda in Superbike è un’idea di Carmelo Ezpeleta, cui servono posti liberi per la MotoGP 2017. Ma l’Aprilia è stata colta in contropiede. Albesiano ha ripetuto tutto l’inverno che “la Superbike non ci interessa più, siamo concentrati al 100% sulla MotoGP” e adesso è costretto a fare marcia indietro. Maggiore cautela non avrebbe guastato, anche perchè Aprilia non ha mai smesso di cercare un cliente cui vendere le RSV RF. Ioda non è una squadra “normale”, è una corazzata che verrà in SBK per essere protagonista, non per fare numero. Per cui Aprilia, volente o nolente, ci dovrà mettere la faccia, cioè fornire moto all’altezza del blasone di marca e team. Significa assicurare (almeno) la revisione dei motori e lo sviluppo necessario per tenere testa ad avversarie quanto mai agguerrite. A Noale hanno chiuso il test team SBK e riorganizzare tutto non sarà uno scherzo, per altro nei giorni di fuoco che preludono al battesimo della nuova MotoGP, dato per imminente.
PILOTI – Strappato il sospirato “si” Aprilia, Sacchi dovrà sistemare il capitolo piloti. Alex De Angelis fin da settimana scorsa non si è mostrato particolarmente attratto dall’idea di spostarsi in SBK, e lo capiamo. Non ha ancora recuperato dall’incidente di Motegi (ottobre scorso) ma correre a mezzo servizio in MotoGP sarebbe il problema minore, peggio che ultimo con la vetusta RS-GP non potrà fare. In SBK invece avrebbe l’obbligo far bella figura, cioè stare nei dieci. E con un braccio che non ha ancora riacquistato piena funzionalità assomiglia ad un miracolo. Lorenzo Savadori, 22, invece scalpita. Lui sarebbe al debutto nel Mondiale e il piazzamento non è una priorità: basta esserci. Senza contare che, volendo lavorare di fantasia, Sacchi potrebbe pure tentare la carta Marco Melandri. Se si è offerto gratis alla MV Agusta, figuriamoci se non andrebbe di corsa con Ioda per riprendere in mano la RSV RF con cui ha vinto sei GP nel 2014. Intanto a Jerez sono in azione quasi tutti i top team e si respira un’aria elettrizzante: sarà un Mondiale fantastico. Con l’Aprilia ancora di più.
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