5 Aprile 2018

Moto-E: Sebastian Porto testimonial della formula elettrica in Argentina

Moto-E in vetrina anche a Termas de Rio Hondo: la guiderà una vecchia conoscenza, Sebastian Porto

In occasione del Gran Premio d’Argentina a Termas de Río Hondo, Sebastian Porto – vicecampione del mondo 250 nel 2004 – scenderà in pista per alcuni giri dimostrativi in sella alla Moto-E. L’esibizione, che avrà luogo prima della partenza della MotoGP, costituisce un’ anticipazione di 2019. In Qatar l’esibizione è toccata all’ex Simon Crafar, oggi commentatore TV (nella foto)

VETRINA – Il prossimo anno si terrà il primo campionato delle moto elettriche, con monofornitura dell’italiana Energica; il trofeo si articolerà su cinque prove in concomitanza con i gp europei del motomondiale. Avremo 2 moto a disposizione dei team privati della Top Class e 4 fornite ad altrettante squadre di Moto2 e Moto3, per un totale di 18 partenti. L’”elettrica” italiana, stando ai dati diffusi, disporrebbe di 147 CV, con un’accelerazione da 0 a 100 in 3s, per una velocità massima di 250 km/h. Il peso? Non dichiarato, ma ci piacerebbe davvero conoscerlo. Sebas ha ammesso: «sono stato chiamato da Dorna nel mese di febbraio, prima del GP del Qatar. Mi hanno chiesto se avessi intenzione di partecipare al GP d’Argentina e, naturalmente, ho detto di sì, dato che è un modo per essere vicino ai fan argentini che mi hanno sempre incoraggiato. La dimostrazione [Moto-E] avverrà pochi minuti prima della gara della MotoGP. Venerdì, dopo l’attività quotidiana, avrò l’opportunità di salire in sella per familiarizzare.»

PARALLELO – L’ex pilota sostiene di essersi documentato sulle specifiche della moto: sa che è più pesante di ciò a cui è abituato e che dispone di un’ottima accelerazione, anche se è abbastanza strana l’assenza di rumore meccanico. «È qualcosa di nuovo» – afferma – «e devi adattarti. Quello che desideriamo noi piloti è andare più forte, e sono sicuro che ci sarà un’evoluzione, così come è avvenuto con il motore a combustione». Il rafaelino ha anche espresso le proprie opinioni in merito al neonato campionato: «la Moto-E è vista come un’altra categoria del Campionato del Mondo MotoGP. È un percorso parallelo, una nuova formula, ma in nessun caso viene a sostituire o cambiare nulla. La MotoGP è la categoria principale e Moto-E non fa altro che integrare e offrire nuove alternative. C’è molta attesa attorno a questa nuova categoria e le aspettative sono importanti, ma sappiamo che la MotoGP è stata, è e sarà sempre la regina del motociclismo mondiale». 

A-NORMAL  – Porto, in un’altra intervista rilasciata a motosan.es, ha aggiunto: «È qualcosa di molto bello, è una grande soddisfazione tornare a partecipare a un Gran Premio, questa volta un po’ più da dentro. È un mondo a cui appartengo da tanti anni e ho incontrato molte persone disponibili tra meccanici, tecnici, la gente di Dorna e della FIM. È emozionante provare la moto del futuro e ho la soddisfazione e l’orgoglio di essere il primo argentino a testare un prototipo del genere. Le sensazioni saranno un po’ strane rispetto a una moto col motore a combustione interna. Non ha ingranaggi o frizione, è un po’ diverso, non ha il suono di un motore “normale”, ma è un bello spettacolo, spingere forte, mostrare la moto e soprattutto sarà molto eccitante vedere la gente che saluta dalle tribune. Sarà emozionante – da questo punto di vista – sentirsi come un pilota in piena attività, anche se si tratta solo di un’esibizione». 

VERA GLORIA? – L’argentino ha ribadito quel che molti motociclisti pensano riguardo al futuro campionato destinato alle moto elettriche: simpatiche, ma solo come “affiancamento” e non come sostitute dei mezzi che competono nel motomondiale. Una scommessa al buio che fa storcere il naso ai puristi e che forse potrebbe avere maggiori possibilità di farsi apprezzare se rivolta a un pubblico più generalista. Il simpatico Sebas, tra i “molto bello” e l’”emozione”, in sostanza ha detto che siamo solo all’inizio, o poco più, in attesa che la tecnologia evolva. Gli appassionati vedranno qualche giro di una moto che ha una velocità massima da Moto3, dimensioni da MotoGP e di massa imprecisata, ma in ogni caso importante come confermato da Porto e da Loris Capirossi, che ha tenuto a battesimo la neonata categoria. Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.

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