18 Gennaio 2019

MES 2019: Opportunità per i giovani grazie ad Alex Caffi

La scuderia Angelo Caffi, gestita da Alex Caffi e dal figlio Michele, sbarca nel Motoestate con l'intenzione di dare un'occasione ad un giovane motociclista.

Ci sarà un po’ di Formula 1 nel Motoestate 2019, grazie ad Alex Caffi ed alla sua famiglia, che iscriveranno una moto al via del Challenge Ninjia 400.

L’ex pilota del circus iridato sarà supervisor di questa attività, che sarà orchestrata dalla scuderia Angelo Caffi, presieduta dal figlio Michele. Alex, che proseguirà nel ruolo di team manager del proprio team impegnato nel campionato Europeo Nascar, non farà certo mancare la sua presenza nel paddock e nel box, con l’intenzione di mettere la sua esperienza a disposizione del pilota che verrà selezionato per affrontare la stagione. Pilota a quale la scuderia Angelo Caffi metterà a disposizione una borsa di studio da 3000 euro per calmierare ulteriormente il costo della stagione, alla quale andranno aggiunti altri benefici legati ai risultati.

“Quando abbiamo visto il Challenge Kawasaki abbiamo capito che questo era il progetto giusto per far crescere un giovane” spiegano Michele ed il padre. “Un progetto dove tutti partono ad armi pari e dove si crea una vera e propria opportunità per chi sarà più meritevole. Con la scuderia Angelo Caffi abbiamo già un programma simile che serva a far crescere un giovane nelle 4 ruote, ora abbiamo deciso di farlo anche nelle due, il primo amore di mio padre Alex.”

Un impegno tangibile che renderà ancor più fruibile ad un pilota questo campionato promozionale nel quale il prezzo è già calmierato. “Cercheremo di metterci un po’ del nostro” spiega Michele, “mettendo a disposizione una moto, una borsa di studio per aiutare a coprire i costi vivi della stagione e delle gratifiche legate ai risultati. Siamo alla ricerca di un pilota giovane e ambizioso, che voglia crescere insieme a noi, lo selezioneremo tra coloro che si andranno a candidare e tra i piloti che ci verranno segnalati entro i prossimi 30 giorni.”

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