21 Gennaio 2019

FSBK: 2019, la stagione del rilancio?

Calo nel numero degli iscritti, ma il livello del FSBK Championnat de France Superbike cresce: si riuscirà a trovare un congeniale equilibrio nel corso della prossima stagione?

Un campionato dove, nell’ultimo lustro, si è innalzata l’asticella. Nel FSBK Championnat de France Superbike, anche soltanto scorgendo l’albo d’oro, si notano nomi altisonanti del motociclismo d’Oltralpe ed internazionale del calibro di Julien Da Costa, Sebastien Gimbert, Gregory Leblanc, David Checa, Kenny Foray e Jeremy Guarnoni, emblematica controprova del livello in crescendo della Superbike transalpina. Una buona notizia sotto questo punto di vista, ma non è tutto oro quel che luccica. Sebbene il FSBK amplia sempre più i propri orizzonti consolidando il tasso qualitativo dei partenti, diverse problematiche sono state registrate nell’ultimo periodo obbligando la FFM (Fédération Française de Motocyclisme) ad individuare opportune contromisure in ottica 2019.

Se da un punto di vista qualitativo dello schieramento di partenza c’è poco di cui lamentarsi, non si può dire altrimenti nel numero dei partenti. Dai quasi 40 iscritti a tutto il campionato, si è arrivati a registrare adesioni al di sotto delle 30 unità. Un calo evidente anche soltanto nel corso della stagione 2018: l’atto inaugurale di Le Mans, da sempre vetrina anche per wild card d’eccezione, aveva garantito ben 41 iscritti, depauperati pochi mesi più avanti con soltanto 24 presenze per il round conclusivo vissuto ad Albi.

Un dato che preoccupa, con diversi elementi che hanno allontanato soprattutto i piloti privati, da sempre la vera anima del motociclismo francese: dal format dei weekend di gara con la seconda manche alle 17:15 di domenica (troppo tardi: i piloti “amatori” il giorno dopo lavorano), passando per una copertura TV all’altezza che possa ripagare gli investimenti compiuti da piccoli e grandi sponsor.

Tanti punti che faranno discutere da qui alla prima tappa 2019 in programma a Le Mans nel weekend del 6-7 aprile dove non vi saranno sostanziali modifiche per quanto concerne il regolamento tecnico, sempre ispirato alle specifiche Superstock 1000 con la suddivisione in due distinte graduatorie: Superbike (assoluta) e Superbike Challenger, quest’ultima riservata esclusivamente ai piloti di età non superiore ai 28 anni.

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