11 Gennaio 2012

Daytona 200: pit stop “obbligatori” per l’edizione 2012

Le squadre pronte a sostituire in corsa gli pneumatici

A seguito dei problemi in materia di pneumatici incontrati lo scorso anno, l’AMA Pro Road Racing in un comunicato (Competitor Bulletin #2012-02) ha imposto alle squadre diversi accorgimenti per l’edizione 2012 della Daytona 200, in programma il 17 marzo al Daytona International Speedway e riservata alla classe SportBike.

A tutte le squadre iscritte è stato raccomandato di prepararsi ad eventuali pit-stop in corsa obbligatori (“mandatory”) per la sostituzione delle gomme. Chi non avrà risparmiato un set di pneumatici per un eventuale cambio-gomme non sarà ammesso alla contesa.

Questa decisione, colta con piena soddisfazione da parte degli addetti ai lavori, è stata presa a seguito dei problemi incontrati dai piloti della Daytona SportBike nell’edizione 2011 della 200 miglia.

Va ricordato che lo scorso anno la gara era stata sospesa con l’esposizione della bandiera rossa al 28° giro dopo che diversi top rider (su tutti Danny Eslick, caduto a 180 mph!) avevano riscontrato un decadimento eccessivo del pneumatico posteriore ed in certi casi addirittura un dechappamento.

Dunlop, fornitore unico per le tre classi dei campionati AMA Pro Road Racing (Superbike, SportBike e SuperSport), si giustificò successivamente con il comunicato che qui riportiamo, a firma del responsabile Mike Buckley.

“Fino ad oggi (il giorno di gara, ndr) il week-end è andato tutto liscio, con le gomme che hanno rispettato le prestazioni che ci aspettavamo. La maggior differenza odierna l’ha riservata la maggior temperatura dell’asfalto, 48°C rispetto ai 35 di sabato, e questo cambiamento è stato ciò che ha causato in misura maggiore i problemi che si sono verificati.

Come abbiamo avuto modo di constatare nel giro numero 12, Jake Holden è rientrato ai box con un pneumatico decisamente sovra-riscaldato. A quel punto il nostro staff si è riunito ed ha iniziato a comunicare l’inconveniente, e col passare dei giri e con l’inizio dei pit-stop di routine compresi tra la diciottesima e dicannovesima tornata, abbiamo visto un riscaldamento maggiore sulle Yamaha. In quel momento abbiamo deciso in maniera unanime di avvisare AMA Pro Racing sulla volontà di fermare la gara. Siamo arrivati a questo per una ovvia questione di sicurezza.

Il vero disappunto consiste nel fatto che avevamo ampia conoscenza delle tattiche di gara dei piloti, e la maggior parte di questi aveva intenzione di non effettuare alcun cambio di pneumatici per la gara. Per questo moltivo non abbiamo avuto scelta se non quella di interrompere la gara, ritirare quel tipo di gomma dalla competizione, e optare per una contromisura a livello di mescola, che avevamo tenuto in scorta nel box.

Questo tipo di pneumatico non era stato messo nella lista originale, perché la nostra intenzione era quella di fornire una soluzione unitaria sia all’anteriore che al posteriore, per entrambe SuperSport e Sportbike. Fino a quel momento non c’era stata alcun avvisaglia in grado di permetterci la previsione su ciò che è successo nella 200.”

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