5 Gennaio 2019

Dakar: Matthias Walkner “Sara’ una sfida rischiosa”

Mentre Sunderland e Price, per motivi diversi, preferiscono il low-profile, Walkner esce allo scoperto nell’immediata vigilia della Dakar 2019

ITra i 138 corridori attesi all’inizio a Lima, gli ultimi tre vincitori della Dakar, Toby Price, Sam Sunderland e Matthias Walkner, sono i piloti di punta dello squadrone KTM.

Toby Price, alle prese col recupero dall’infortunio al polso di metà dicembre, ha postato un video sulle sue pagine social, relativo allo shakedown di ieri. Sarà al via nonostante un po’ di dolore al polso, vedremo se riuscirà a gestire la situazione a partire da martedì quando le distanze si faranno più dure.

Sam Sunderland, un po’ scaramanticamente, ha rilasciato dichiarazioni di rito improntate molto al profilo basso: sa di avere una bella occasione per vincere ma conosce bene le insidie della gara.

Matthias Walkner, 32enne di Salisburgo e campione in carica, ha dichiarato al canale sportivo austriaco Laola.tv “sono rilassato, ho già vinto una volta e nessuno può togliermi il trofeo che ho a casa. Ci sono dieci piloti che possono vincere, ci vuole molta fortuna. Sarà una Dakar eccitante, estremamente estenuante ed anche pericolosa”.

PREPARAZIONE – Walkner, che lamenta il fatto di non potersi allenare di frequente sulla sabbia, ha aggiunto: “nei test a Dubai il road book piu’ lungo era 220 km, pari a 5 ore di continuo su e giù, ci vuole massima concentrazione. Sulla sabbia, la propensione al rischio deve essere grande per stare davanti, ed è sicuramente una Dakar estremamente dura e folle”.

Matthias ha lavorato sull’assetto della sua KTM 450 Rally per adattarlo alla sabbia peruviana, spostando il baricentro verso il posteriore. Lui stesso ha perso peso ed è sotto un regime dietetico per prevenire le malattie. “Ma ho ancora abbastanza riserve per le fasi estenuanti”.

STRATEGIA – “Certo che sto mirando a finire tra i primi tre, ma non sono sotto pressione, le componenti devono andare bene tutte insieme per un buon risultato”. L’austriaco è convinto che la gara sarà anche tattica : “Nella sabbia puoi vedere le piste relativamente bene e quando il primo si muove gli altri seguono il sentiero. La ricetta sarà quindi quella di guidare veloce, ma fare ancora affidamento sulla propria navigazione”. L’anno scorso, le sue abilità nell’interpretazione del road book sono state determinanti ai fini della vittoria: “Penso che sarà una Dakar davvero strana”, afferma Walkner che, sebbene rilassato, porta sempre il peso del numero 1 sulla carena.

Dakar 2019, finalmente ci siamo: domani passarella per Lima e lunedì si comincia a fare sul serio con la prima tappa, destinazione Pisco, dopo 247 km di trasferimento e 84 km di prova speciale.  Seguite su corsedimoto.com i resoconti giornalieri di tappa, cliccate qui per una visione d’insieme del percorso.

Foto: Ktm

 

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