17 Ottobre 2017

Antonio Cairoli, che pieghe con la MotoGP: “Bello superare i 300 km/h”

"Non mi ricordavo quanto andassero forte. E stata una figata pazzesca, spero di avere altre opportunità. Però qui non puoi inventarti le traiettorie..."

Guardando queste foto la curiosità monta: e se dopo aver dominato la scena del Motocross per una decina d’anni, conquistando nove Mondiali, scoprissimo che Antonio Cairoli va forte anche in pista?

La leggenda della MXGP ha girato a Valencia sulla KTM RC16 insieme a Mika Kallio, collaudatore che sulla stessa pista correrà l’ultimo GP della stagione come wild car. E’ stato un test che lo sponsor comune ha regalato a TC222 non solo per la conquista del nono titolo iridato, ma anche per le recenti nozze con la bionda Jill Cox. Un fiume in piena Tony Cairoli appena sceso dalla MotoGP austriaca. Ecco le sue prime parole.

“Intanto grazie a KTM, mi hanno fatto un regalo bellissimo. Mi sono appena sposato ma visto che non capita tutti i giorni di guidare una MotoGP, mi sono precipitato a Valencia. Sono ancora emozionato…”

Come va questa belva?

“Guidare la MotoGP è un piacere incredibile. La frenata è pazzesca, ma è tutto super: potenza, accelerazione, maneggevolezza. Difficile trovare il limite, la moto è perfetta e c’è tanto grip in curva.”

Nel 2007 avevi provato la Yamaha M1. Differenze?

“In dieci anni grandissimi passi in avanti. Ho fatto pochi giri ma mi sono divertito moltissimo, andavo forte. Sono contento che abbiamo avuto questa opportunità.”

La cosa più difficile cui abituarsi qual è?

“Il cambio è al contrario rispetto alla mia KTM MXGP. E’ molto difficile prendere l’automatismo, però ho sbagliato solo un paio di volte la staccata. Direi che ho preso subito la mano…”

Sei andato in pista con Mika Kallio, cosa ti ha detto?

“Kallio è uno forte, ha tanta esperienza, mi ha dato qualche consiglio, soprattutto suggerimenti sulle linee.”

Ti verrebbe la voglia di fare sul serio?

Quello che mi manca sono i giri in pista, migliorerei se avessi tempo… “

L’emozione più forte?

Sul rettilineo ho superato di poco i 300 km/h, per me che sono abituato a ben altre velocità questa è una cosa molto adrenalinica”.

Alla MotoGP cosa manca rispetto al motocross?

“L’inventiva, direi. Con la MXGP puoi cambiare traiettoria spesso, inventarti delle linee un pò pazze, se serve. Qui la traiettoria è obbligata, non puoi inventarti niente, bisogna passare sempre dallo stesso identico posto, al millimetro. Però mi piace, eccome. Spero di avere in futuro qualche altra possibilità.”

Foto Credit: Stefano Taglioni/TC222 Media

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