2 Aprile 2009

American Superbike Road Atlanta: tutti alla caccia di Mat Mladin

Chi fermerà l'australiano autore di tre successi consecutivi?

La speranza a Daytona c’era: Hodgson a 1″ dalla vittoria, la Ducati di Pegram a sfiorare un piazzamento sul podio. Complice il nuovo regolamento e conseguente rivoluzione nel panorama motociclistico americano, si credeva veramente nella possibilità di veder (finalmente) fermato il dominio Suzuki nell’American Superbike. Cambiano i regolamenti, le moto si rinnovano, passano anche diversi piloti (vedi un certo Ben Spies), ma la casa di Hamamatsu sembra imbattibile negli States. Tre gare, tre vittorie Suzuki. Tre vittorie soprattutto di Mat Mladin, che nonostante non si ritrovi più nel mezzo quel veloce giovanotto che oggi fa il mattatore nel mondiale, mantiene immutate le proprie motivazioni, cercando quest’anno di portarsi a casa il settimo titolo nella categoria.

L’australiano per qualcuno risulterà così, in questa stagione, imbattibile. Oggettivamente, nonostante i successi chiari e limpidi tra Daytona e Fontana (raggiungendo l’incredibile bottino di 75 vittorie in carriera), Mladin ha dovuto faticare più del previsto in queste prime gare. Hodgson nella gara di apertura e Tommy Hayden nel weekend in California sono stati una spina nel fianco del tre volte vincitore della Daytona 200, lasciando così aperta una piccola speranza di veder Mladin impensierito da qualche avversario in quel di Braselton, teatro del prossimo appuntamento stagionale. Questo weekend a Road Atlanta la concorrenza cercherà di fermare l’avanzata Suzuki, che ha vinto le ultime 65 su 66 gare disputate, risultando praticamente imbattuta dal 2006 ad oggi.

Sarà difficile per la Honda, che non potrà contare nuovamente su Neil Hodgson fermo per infortunio. L’ex iridato rientrerà per il quarto round al Barber Motorsports Park, quando lui ed il team Corona Extra saranno praticamente fuori dai giochi di campionato. La sua Fireblade sarà affidata nuovamente a Road Atlanta a Jake Holden, mentre non cambierà nulla per le altre case costruttrici. La Ducati punterà su Larry Pegram, velocissimo a Daytona con la 1098R tanto da lottare per un posto sul podio, mentre la Yamaha cercherà di risalire la classifica dopo i primi due deludenti round.

La Yamaha YZF R1 in configurazione American Superbike (più “Stock” che “Superbike”) non è riuscita finora a carburare, non consentendo a Ben Bostrom (che si è comunque portato a casa la 200 miglia di Daytona) e Josh Hayes di lottare per le posizioni che contano. A Road Atlanta sarà la volta buona?

Alessio Piana

Lascia un commento