8 Marzo 2010

American Superbike: il ritorno al successo di Jake Zemke

Il resoconto delle due gare della Superbike a Daytona

L’American Superbike del dopo Mat Mladin premia a Daytona il pilota meno atteso, un’altra vecchia volpe del motociclismo americano, Jake Zemke. Al debutto con il team Jordan Suzuki, ritornato nella classe Superbike, il pilota californiano ha vinto tutto quello che c’era da vincere: pole position, primo posto in Gara 1 e 2, primi risultati prestigiosi in questa categoria per la squadra di Michael Jordan, regolarmente presente ai box di Daytona. Zemke, alla prima gara con Suzuki dopo esser stato “bandiera” Honda, ha battuto nelle due manche per un distacco complessivo di 3/10 Tommy Hayden, ancora a secco di successi in Superbike. Il pilota ufficiale Rockstar Makita Suzuki ha tentato la fuga in Gara 2, ma Zemke ha saputo recuperare dopo una partenza difficile chiudendo con un margine misero di 9/1000 a proprio favore, con Ben Bostrom terzo anche lui a meno di un decimo (81 millesimi). Jake Zemke precede Tommy Hayden nella volata di Gara 2 Le gare sono risultate combattute e, come si può realizzare dai risultati, dall’epilogo sorprendente. Difficile pronosticare Jake Zemke vittorioso, altrettanto impensabile vedere Josh Hayes, per molti il grande favorito, indietro. Con la Yamaha del team Graves il vice-campione in carica ha concluso 13° nella prima manche per problemi alla propria R1 rimediando un 6° posto nella seconda contesa. Il bilancio Yamaha è stato così salvato da Ben Bostrom, subito velocissimo con la nera R1 del debuttante Pat Clark Motorsports, tanto da lasciar giù dal podio Larry Pegram, al top nelle prove, 3° soltanto in Gara 1 con la propria Ducati 1098R. Il team Rockstar Makita Suzuki ancora a secco di successi Non è stato un ritorno fortunato in America per John Hopkins, fermato dai problemi di assetto della Suzuki GSX-R 1000 del team M4. Caduto nelle prove, la squadra di John Ulrich ha riparati in tempi record la “Gixxer” #21, ma sin dai primi giri Hopkins ha accusato un calo di rendimento che l’ha costretto al ritiro. “Hopper” conta su un netto miglioramento prestazionale per il secondo appuntamento stagionale di Fontana, dove ha già avuto modo di provare nel corso dell’inverno trovando buoni riferimenti cronometrici. In quell’occasione i piloti più veloci sono stati proprio Aaron Yates e Jake Zemke: un altro “canestro” dei suoi per Michael Jordan?

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