16 Marzo 2012

American Superbike Daytona Qualifiche 1: Hayes si conferma

Vola il campione in carica, top speed da 330 orari

Dieci piloti (chi più, chi meno) a 330 orari, alla faccia di un regolamento tecnico meno permissivo rispetto al mondiale. L’American Superbike inaugura la 37esima stagione della propria storia infrangendo ogni record di velocità massima al Daytona International Speedway nel corso del primo turno di qualifich eufficiali. La sopraelevata del celebre catino della Florida (seppur con il “West Banking” di meno rispetto al layout che ospita la 200 miglia della SportBike) e qualche scia gagliarda hanno consentito ai “big” della categoria di abbattere senza particolar impegno il muro delle 200 mph, in tre casi addirittura superare i 330 km/h al rilevamento del transponder: Roger Hayden con la Jordan Suzuki a 206.40 mph (332.17 km/h), Josh Hayes su Graves Yamaha a 205.42 mph (330.59 km/h), Geoff May con la 1190RS ufficiale dell’Erik Buell Racing a 205.32 mph (330.43 km/h). Velocità folli a Daytona con vecchie volpi e giovani leoni nelle posizioni di testa all’esposizione della bandiera a scacchi con il bi-campione in carica Josh Hayes, alla quarta stagione consecutiva su Graves Yamaha (Factory Team Yamaha Motor Corp. USA nei campionati AMA Pro Road Racing), autore della pole position provvisoria in 1’38″385 ai comandi della Yamaha YZF R1 #1 vestita dei colori Monster Energy. Il nativo del Mississipi, conosciuto in Europa per i trascorsi in Supersport (sostituto del compianto Craig Jones con Parkalgar Honda nel 2008) e MotoGP (5° assoluto lo scorso novembre a Valencia con Tech 3 Yamaha), ha ribadito i valori espressi nelle libere della mattinata lasciando a 194/1000 il rivale della stagione 2011 Blake Young, pupillo di Kevin Schwantz e vice-campione in carica, 2° con la nuova Suzuki GSX-R 1000 L2 preparata da Yoshimura. Nella giornata dei record, resiste al momento il primato della pista del 2006 detenuto da Mat Mladin (un impressionante 1’37″075, all’epoca senza il monogomma Dunlop e differente regolamentazione tecnica), anche se Hayes pare subito in grande condizione per cogliere la prima personale affermazione a Daytona tra le Superbike, riscattando in parte l’amarezza del 2008 dovuta alla squalifica per irregolarità tecnica dopo aver varcato trionfante la “Victory Lane” della 200 miglia. Josh, che non vince in Florida dal 2003 (AMA Superstock, Attack Kawasaki), oltre al solito Young ritrova come valido avversario Roger Hayden, 3° assoluto a mezzo secondo dalla vetta con la Suzuki “camo” National Guard della leggenda NBA Michael Jordan, come detto autore della top-speed di sempre a Daytona a 206.40 mph, pari nel sistema metrico a 332.17 km/h. Viaggia bene la nuova Suzuki GSX-R 1000 L2, altrettanto un “rookie” di lusso come Josh Herrin, quarto all’esordio nell’AMA Superbike dopo vittorie (Daytona 200 nel 2010 su tutte) conseguite in questi anni nella Daytona SportBike sempre con Graves Yamaha. Alle spalle del talento emergente del motociclismo americano mantiene a 9/10 il distacco dalla vetta Ben Bostrom, 5° con la seconda Jordan Suzuki, in cerca di riscatto dopo un anonimo 2011 con un solo podio all’attivo con la stessa moto e team. Per “BB”, pur sempre vincitore a Daytona della 200 miglia nel 2009, un buon inizio staccando il secondo pilota Yoshimura Suzuki Chris Clark (abile a sottrarre, per ragioni di bilancio, questa ambita sella a Tommy Hayden) e di un altro pilota elencato nell’albo d’oro della Daytona 200 come Steve Rapp, settimo assoluto con la Kawasaki del pluri-decorato Attack Performance, schierato all’ultimo momento utile grazie all’apporto di sponsor locali e non (Leo Vince su tutti). Con quasi 2″ di svantaggio figurano invece le due BMW S1000RR del sempreverde Larry Pegram (Foremost Insurance Pegram Racing) e dell’esperto Jake Holden (Evan Steel Performance), completa la top-10 la prima EBR 1190RS ufficiale condotta da Geoff May pagando 1″9 al riscontro cronometrico, ma grazie ad una favorevole situazione di “drafting” in puro stile NASCAR balzato al terzo posto nella graduatoria delle top speed a 205.32 mph (330.43 km/h), mettendo in mostra tutto il potenziale velocistico della bicilindrica progettata dal genio creativo di Erik Buell. Sempre a proposito di EBR, con i colori del colosso indiano Hero chiude soltanto in 13° posizione a 3″1 dalla vetta il bi-campione Daytona SportBike Danny Eslick, rimasto (per scelta) ben distante da situazione di “drafting” per trovare il limite della propria EBR all’esordio in Superbike. A proposito di “novità”, sofferto inizio per la KTM RC8R ufficiale dell’HMC Racing (ma con supporto di KTM North America e del reparto ricerca e sviluppo KTM Racing di Mattighofen) con Chris Fillmore alla guida: 12° crono a 2″7 dalla vetta, pagando comprensibilmente dazio sul piano velocistico con oltre 20 km/h di gap rispetto alle migliori Yamaha e Suzuki (310 contro i 330 dei primissimi). Come se non bastasse, il campione Vance & Hines XR1200 Series in carica è stato vittima di una caduta all’altezza della prima curva che immette nell’infield con un principio d’incidendio per una delle due RC8R a disposizione. Da segnalare oltre a Fillmore la scivolata senza conseguenze di Taylor Knapp (Vesrah Suzuki), 15° tra le due Suzuki preparate dal Team Hammer del venezuelano Robertino Pietri (Team Venezuela, per lui 5 gare in MotoGP da wild card quest’anno con la BQR-CRT dell’Avintia Racing) e Chris Ulrich (M4 Broaster Chicken Suzuki). Domani nella mattinata secondo turno di qualifiche ufficiali, poche ore più tardi la prima delle due gare in programma nell’ambito della Daytona Bike Week 2012. AMA Pro National Guard SuperBike 2012 Daytona International Speedway, Classifica Qualifiche 1 01- Josh Hayes – Monster Energy Graves Yamaha – Yamaha YZF R1 – 1’38.385 02- Blake Young – Yoshimura Suzuki Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.194 03- Roger Hayden – National Guard Jordan Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.563 04- Josh Herrin – Monster Energy Graves Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 0.626 05- Ben Bostrom – Jordan Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.933 06- Chris Clark – Yoshimura Suzuki Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1.658 07- Steve Rapp – Attack Performance – Kawasaki ZX-10R – + 1.663 08- Larry Pegram – Foremost Insurance Pegram Racing – BMW S1000RR – + 1.886 09- Jake Holden – Evan Steel Performance – BMW S1000RR – + 1.929 10- Geoff May – Team AMSOIL Hero – EBR 1190RS – + 1.969 11- David Anthony – Kneedraggers.com Motul FLY Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 2.091 12- Chris Fillmore – KTM/HMC Racing – KTM RC8R – + 2.704 13- Danny Eslick – Team Hero – EBR 1190RS – + 3.194 14- Robertino Pietri – Team Venezuela – Suzuki GSX-R 1000 – + 3.245 15- Taylor Knapp – Riders Discount Vesrah Suzuki Team – Suzuki GSX-R 1000 – + 3.346 16- Chris Ulrich – M4 Broaster Chicken Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 3.361 17- Jordan Burgess – Kneedraggers.com Motul FLY Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 4.480 18- Jeffrey Lampe – Kissimmee Motorsports – Kawasaki ZX-10R – + 4.930 19- Trent Gibson – Seven Sports – Suzuki GSX-R 1000 – + 5.204 20- Johnny Rock Page – Kneedraggers.com Motul FLY Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 5.744 21- Eric Pinson – Team Go41 Pin It Son Racing – BMW S1000RR – + 6.112 22- Lloyd Bayley – LB Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 6.720 23- Eric Haugo – Viking Moto – Suzuki GSX-R 1000 – + 7.020 24- Felipe Maclean – Kissimmee Motorsports – Kawasaki ZX-10R – + 10.277 Alessio Piana

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