15 Marzo 2014

AMA Superbike Daytona Gara 1: Hayes in volata per 0″025

Batte Roger Hayden al fotofinish, terzo Beaubier

Al Daytona International Speedway nell’ambito della tradizionale “Daytona Bike Week” ha preso il via la stagione 2014 dell’AMA Superbike con un’avvincente Gara 1 che ha visto la 42esima affermazione in carriera di Josh Hayes, in volata per soli 25/1000 di vantaggio all’esposizione della bandiera a scacchi nei confronti di Roger Hayden. In un anno di transizione per la top class del motociclismo americano aspettando la rivoluzione regolamentare del 2015 (prevista l’adozione del regolamento “EVO” del Mondiale) e, con ogni probabilità, con un cambio di promoter dopo la fallimentare gestione del Daytona Motorsports Group, l’AMA Superbike ha offerto una Gara 1 a Daytona per palati fini del motociclismo. Josh Hayes, Campione nel triennio 2010-2012 e battuto lo scorso anno soltanto all’ultima gara di Laguna Seca dal compagno di squadra Josh Herrin (“promosso” al Mondiale Moto2 con Caterham), ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per battere un determinatissimo Roger Hayden, secondo all’esordio da “Factory Rider” Yoshimura Suzuki, ed il giovane team-mate Cameron Beaubier, terzo dopo aver impressionato al debutto assoluto in Superbike. Con l’uscita di scena del colombiano Martin Cardenas, scivolato al quarto giro e successivamente ripartito per chiudere soltanto in 12° posizione, la prima manche dell’AMA Superbike al DIS ha proposto un confronto-a-tre per la vittoria. Naufragato un tentativo di fuga in solitaria (ben 1″8 alla conclusione del secondo giro), il “Mississippi Madman” ben presto ha dovuto fare i conti con un Roger Hayden “attendista” in previsione del “rush finale”, ma soprattutto con un Cameron Beaubier già in forma-campionato. All’esordio in Superbike dopo aver dominato, sempre con Graves Yamaha, la scena lo scorso anno nella Daytona SportBike con 12 vittorie ed 1 secondo posto in 13 gare (successo alla 200 miglia di Daytona compresa), “Cam” ha guidato a meraviglia la propria Yamaha R1 facendo registrare a più riprese il giro più veloce (spaziale 1’37″425 in rimonta dopo un errore al 5° giro), correndo senza timori reverenziali nei confronti dei più quotati rivali Hayes e Roger Hayden. La partenza Proprio sul più bello Beaubier, conosciuto in Europa per aver affiancato al team ufficiale KTM del Mondiale 125cc Marc Marquez nella stagione 2009 con il supporto di Casey Stoner (all’epoca mostrando il #27 sulla tuta), al 13° dei 15 giri previsti ha nuovamente esagerato in staccata della curva 1, vanificando così il sogno di dar vita ad una sensazionale vittoria all’esordio nella top class del motociclismo americano. Con il talentuoso pilota californiano costretto ad accontentarsi del terzo posto, gli ultimi giri hanno lasciato i (pochi) spettatori presenti senza fiato: risparmiando gli pneumatici, gestendo al meglio la propria Suzuki GSX-R 1000, Roger Hayden all’ingresso dell’East Banking nel corso dell’ultimo passaggio ha tentato di sfruttare la scia della Yamaha R1 #4, ma Hayes di esperienza e determinazione ha trovato lo spunto giusto per transitare in trionfo sul traguardo. Per l’originario di Gulfport si tratta della 42esima vittoria in carriera nell’AMA Superbike (secondo soltanto a Mat Mladin fermo a quota 82 successi), la 62esima nei campionati AMA Pro Road Racing (4° di sempre preceduto da Miguel Duhamel, Mat Mladin e Rich Oliver), iniziando la stagione 2014 con 30 preziosi punti per la classifica di campionato. Sfumata la vittoria, Roger Hayden alla “prima” da portacolori Yoshimura Suzuki Factory Racing è secondo seguito dal già menzionato Cameron Beaubier e, staccatissimo, dall’altra Yoshimura Suzuki di Chris Clark, quarto a precedere l’australiano David Anthony (primo tra i piloti “privati” con la Suzuki GSX-R 1000 dell’ADR Motorsports), la KTM RC8R ufficiale del KTM/HMC Racing di Chris Fillmore e l’argentino Diego Pierluigi, settimo vincendo la volata su Taylor Knapp (Suzuki TOBC Racing), Cory West (EBR 1190RS ufficiale) e Stefano Mesa (Kawasaki DMS Racing). Sfortunato Larry Pegram, tradito da problemi tecnici della propria EBR 1190RS. Sabato 15 marzo alle 11:00 il via di Gara 2. Beaubier davanti ad Hayden e Cardenas Cronaca di Gara All’esordio da pilota ufficiale Yoshimura Suzuki, Roger Hayden grazie al riferimento cronometrico di 1’37″674 scatta dalla pole, soltanto la seconda assoluta in carriera dopo l’exploit del 2012 a Homestead-Miami con Jordan Suzuki. L’originario di Owensboro si ritrova davanti a tutti a comandare una prima fila formata anche dalle due Graves Yamaha di Cameron Beaubier (secondo all’esordio in Superbike) e Josh Hayes, quarto il compagno di squadra in Yoshimura Suzuki Martin Cardenas, problemi rallentano invece Larry Pegram, al debutto con la EBR 1190RS qualificatosi 13°, ma non schierato in griglia. Allo spegnimento del semaforo alle 16:05 locali è tuttavia il tri-Campione AMA Superbike Hayes ad avere lo spunto migliore, leader alla staccata della curva 1 su Hayden, Beaubier, Cardenas e la KTM di Fillmore, dando vita subito ad un tentativo di fuga testimoniato dal vantaggio di 1″3 alla chiusura del primo dei 15 giri previsti sul terzetto formato da Roger Hayden, Beaubier e Cardenas in bagarre tra loro per la seconda piazza. Questa lotta permette prontamente al “Mississippi Madman” di vantare addirittura 1″8 di margine al secondo giro, l’altro alfiere Graves Yamaha Cameron Beaubier comprende pertanto il momento e decide dopo un ottimo secondo passaggio in 1’38″036 si rompere gli indugi su Roger Hayden con un sensazionale sorpasso all’esterno della curva 1, il tutto mentre Cardenas sfruttando la loro doppia-scia fa registrare una top speed di 205 mph pari a 328 km/h. La gara entra nel vivo e proprio Martin Cardenas, nel tentativo di tenere il passo di Beaubier e del proprio team-mate Hayden, sbaglia-e-paga alla curva 4 ritrovandosi a terra nel corso del quarto giro: ripartirà, ma soltanto per chiudere in dodicesima posizione. Tutte le attenzioni sono così riservate per la rimonta di “Cam” con la R1 #2, al quarto giro primo ed unico a scendere sotto il muro dell’1’38” viaggiando in 1’37″934 e tirandosi in scia la Yoshimura Suzuki #95 di Hayden. Josh Hayes verso la vittoria Al quinto giro il Campione Daytona SportBike in carica ferma i cronometri sull’1’37″762 e, di fatto, la rimonta è completata: in pieno “banking” ha ripreso Hayes, ma l’effetto “draft” comporta più problemi del previsto alla staccata della curva 1 dove esagera, finisce nelle vie di fuga ed è costretto a ricominciare tutto da zero ritrovandosi 3° a 1″6 dalla coppia Hayes-Hayden di testa. Beaubier ha decisamente un altro passo rispetto ai suoi due più quotati avversari, lo testimonia una prodigiosa (seconda) rimonta completata in giusto due tornate del Daytona International Speedway: 1’37″425 al 7° giro, 1″ più veloci di tutti, riaggancio completato. Si arriva così al giro di boa della contesa con Hayes, Roger Hayden e Beaubier in fuga ed in piena lotta per la vittoria, quarto è Chris Clark (Yoshimura Suzuki) a precedere David Anthony, la KTM RC8R di Chris Fillmore e la rimontante EBR 1190RS di Cory West in settima posizione. La bagarre per il primato si accende al nono dei 15 giri in programma con il vincitore della 200 miglia di Daytona 2013 Beaubier che si re-inventa un sublime sorpasso all’esterno in staccata della curva 1 su Hayes conquistando il comando delle operazioni. I due non si risparmiano, più volte in pieno “banking” del DIS si scambiano con i giochi delle scie la prima piazza, riesce nell’intento di riappropriarsi la leadership Hayes all’inizio dell’11° giro proprio nella staccata della curva 1. Qui può decidersi la gara, qui Beaubier a tre tornate dal termine commette lo stesso errore dell’avvio: azzarda troppo in staccata, sbaglia ad interpretare le misure e finisce nuovamente nelle vie di fuga asfaltate della curva che immette nel celebre “Infield” lasciando per strada 3″ e tutte le speranze di aggiudicarsi la vittoria all’esordio nell’AMA Superbike. David Anthony miglior pilota privato Senza più Beaubier di fatto si profila un duello per i primi 30 punti-campionato tra Josh Hayes e Roger Hayden in fila indiana quando ormai inizia l’ultimo e decisivo giro della corsa. L’alfiere Graves Yamaha è visivamente in crisi di gomme, senza aver conservato qualcosa in più RLH: l’ex Campione AMA SuperSport dai trascorsi in MotoGP, Moto2 e World Superbike aspetta l’ingresso dell’East Banking, prende la scia della R1 #4 del rivale, ma Josh Hayes si difende egregiamente e per l’inezia di 25 millesimi conquista la personale 42° vittoria nell’AMA Superbike. Grande successo per il “Mississippi Madman”, Roger Hayden amareggiato chiude secondo a precedere Beaubier con Clark 4° e, a seguire, l’australiano David Anthony (primo tra i piloti “privati” con la Suzuki GSX-R 1000 dell’ADR Motorsports), la KTM RC8R di Chris Fillmore e l’argentino Diego Pierluigi, settimo vincendo la volata su Taylor Knapp (Suzuki TOBC Racing), Cory West (EBR 1190RS ufficiale) e Stefano Mesa (Kawasaki DMS Racing). AMA Pro SuperBike 2014 Daytona International Speedway, Classifica Gara 1 01- Josh Hayes – Monster Energy Graves Yamaha – Yamaha YZF R1 – 15 giri in 24’39.362 02- Roger Hayden – Yoshimura Suzuki Factory Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.025 03- Cameron Beaubier – Monster Energy Graves Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 4.724 04- Chris Clark – Yoshimura Suzuki Factory Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 21.648 05- David Anthony – ADR Motorsports Motul Fly Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 21.735 06- Chris Fillmore – KTM/HMC Racing – KTM RC8R – + 26.331 07- Diego Pierluigi – Cusanelli Motorsports Argentina – Suzuki GSX-R 1000 – + 44.933 08- Taylor Knapp – TOBC Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 45.030 09- Cory West – Team AMSOIL EBR – EBR 1190RS – + 45.113 10- Stefano Mesa – DMS Racing – Kawasaki ZX-10R – + 46.198 11- Bernat Martinez – Proto Tech Spain – Yamaha YZF R1 – + 46.265 12- Martin Cardenas – Yoshimura Suzuki Factory Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 52.562 13- Chris Ulrich – M4 Motorcycle Road Racing – Honda CBR 1000RR – + 53.565 14- Huntley Nash – Neyra Racing – Kawasaki ZX-10R – + 54.176 15- Reese Wacker – Pilot Travel Centers Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’10.181 16- Trent Gibson – Seven Sports – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’12.746 17- Sean Dwyer – Vicious Cycle Racing – Kawasaki ZX-10R – + 1’29.474 18- Jacquel Gonzales – 123 Motorsports Mindeporte Venezuela – Kawasaki ZX-10R – + 1’29.737 19- Johnny Rock Page – ADR Motorsports – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’37.745 20- Barrett Long – Longevity Racing – Ducati 1199 Panigale S – + 1’38.085 21- Mathew Orange – Orange Construction Racing – BMW S1000RR – a 3 giri Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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