21 Dicembre 2010

AMA: conclusi i test a Daytona, promosso il nuovo asfalto

Pareri positivi, Hayden e Herrin comandano in classifica

Cinque mesi di lavoro: la monumentale opera di ripavimentazione del Daytona International Speedway (50.000 tonnellate di nuovo asfalto!) è praticamente terminata, consentendo così a squadre e piloti dei campionati AMA Pro Racing di prender parte, in questi giorni, ad una sessione di test organizzata dalla Dunlop (monogomma di Superbike, SportBike e SuperSport) per acquisire i necessari riferimenti con il nuovo asfalto in vista della Daytona Bike Week di inizio marzo 2011. Rilevato il testimone dalla NASCAR Sprint Cup Series, che ha fatto girare 18 piloti sul finire della scorsa settimana, si sono presentati in Florida i team Rockstar Makita Suzuki, Graves Yamaha, Pegram Racing, Vesrah Suzuki, Project 1 Atlanta e il Fast by Ferracci/Celtic Racing, con complessivamente otto centauri in pista equamente ripartiti tra Superbike e SportBike. I piloti hanno avuto la possibilità di prender contatto con il nuovo asfalto di Daytona nella curva 1 e nel banking del triovale delle curve NASCAR 3 e 4, mentre è cambiato sostanzialmente nulla nell’infield del tracciato destinato alle gare “road racing” (campionati AMA, ma anche la 24 ore di Daytona della Grand-Am). I lavori sono iniziati nella giornata di domenica purtroppo con qualche ritardo (il sistema di cronometraggio non era disponibile) e, soprattutto, con pioggia e basse temperature, con pochi piloti in pista rimandando il tutto all’indomani. La giornata di lunedì è stata, almeno nel pomeriggio, mitigata dal sole, con il risultato di vedere tutti in pista con pareri positivi riguardanti il nuovo asfalto, molto “smooth”, regolare, privo di asperità (basta rivedere le immagini del 2010 o alle 3 bandiere rosse esposte nella 500 miglia della NASCAR…), l’ideale per prendersi anche qualche rischio in più all’ingresso della curva 1 che taglia dal rettilineo principale la corsia dei box. Seguiti dai delegati AMA Pro Racing e di Dunlop Motorcycle Tires USA, i piloti hanno promosso l’asfalto di Daytona in attesa di disporre, per le successive prove collettive sempre a Daytona del 17-18 gennaio, di pneumatici specifici realizzati dalla Dunlop con i riferimenti acquisiti in questi test. A lavorare per la classe Superbike ci sono stati i team ufficiali Yoshimura Suzuki (con Tommy Hayden e Blake Young freschi di rinnovo contrattuale), Graves Yamaha (Josh Hayes con due R1, una inedita, una condotta nel 2010 ma con il #1 sul cupolino) ed il Pegram Racing con il sempreverde Larry all’esordio “pubblico” su BMW dopo quattro stagioni di Ducati tra Formula Xtreme e Superbike. Il più veloce è stato Tommy Hayden con il tempo di 1’38″714, mezzo secondo sul compagno di squadra Young ed il campione 2010 Josh Hayes, mentre Larry Pegram con già all’attivo tre test con la BMW S1000RR è rimasto staccato di oltre 1″. Più combattuta la Daytona SportBike, dove il vincitore della 200 miglia 2010 Josh Herrin è sceso sull’1’43″047. La notizia è l’eccellente livello di competitività, al debutto, della Ducati 848 del Celtic Racing, ma preparata da Fast by Ferracci: P.J. Jacobsen, 17enne con esperienze anche in Europa nella 125cc, ha viaggiato sull’1’43” basso sul ritmo di Herrin, più veloce anche di un altro giovane talento come Benny Solis (Project 1 Atlanta Yamaha) e Cory West (Vesrah Suzuki). Nei test di gennaio sono attesi a Daytona altri top team e piloti di vertice sia in Superbike (pesante l’assenza del Michael Jordan Motorsports con Ben Bostrom e Roger Hayden) che SportBike (non c’erano i primi 2 classificati 2010 Martin Cardenas e Danny Eslick), per gli ultimi test a Daytona prima della “Bike Week” con la 200 miglia in agenda per il 12 marzo non più in notturna dopo l’esperimento del 2009 e 2010.

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