1 Aprile 2010

All Japan Superbike: via alla stagione 2010, caccia a Nakasuga

A Tsukuba la prima prova

A Tsukuba questo fine settimana scatta la stagione 2010 dell’All Japan Superbike, la prima del “dopo crisi” per il motociclismo giapponese. Nel 2009 il ritiro di Honda ed il ridimensionamento dei programmi di Yamaha, Suzuki e Kawasaki hanno definito un nuovo assetto della classe JSB1000 offrendo una bella lotta per il campionato, risolta soltanto all’ultima prova stagionale di Suzuka. Ad avere la meglio per il secondo anno consecutivo Katsuyuki Nakasuga, miglior rappresentante della categoria con aspirazioni in un futuro non troppo lontano di competere nel mondiale di categoria. Guida spettacolare, tenacia e determinazione lo hanno portato a riconfermarsi il #1 in madrepatria a seguito di una stagione particolarmente difficile: problematiche di sviluppo e affiatamento con la nuova Yamaha R1, infortunio nei test a Suzuka, rimonta finale che ha dimostrato tutto il suo valore. Nakasuga punta al tris, riconfermato quale unico pilota ufficiale Yamaha al YSP Racing Team con una piccola… sfida interna. In caso di un nuovo successo Nakasuga raggiungerebbe il suo team manager Tadahiko Taira a quota tre titoli in carriera, anche se nessuno è finora riuscito a vincere per tre anni consecutivi nella JSB1000. Rispetto al 2009, tuttavia, a contrastare il #1 ci sono più piloti e squadre tra i pretendenti al titolo. Il principale avversario sulla carta è Kosuke Akiyoshi, pilota ufficiale (e tester MotoGP) HRC “prestato” al team F.C.C. TSR. Lo scorso anno disputò solo 3 gare vincendone 2, ed inevitabilmente per il suo potenziale ed esperienza è accreditato quale principale rivale di Nakasuga. Il team TSR Honda, oltre alla CBR di Akiyoshi con i colori F.C.C., affiderà una Fireblade gommata Bridgestone per il terzo anno consecutivo a Shinichi Itoh, che a sorpresa ha deciso di terminare la propria carriera al termine della stagione. Per lui una lunga militanza nel Motomondiale ed una bacheca ricca di trofei con 3 vittorie alla 8 ore di Suzuka, 3 titoli All Japan Superbike (1998, 2005 e 2006) e 1 nel campionato nazionale giapponese 500cc (1990). Naturalmente il pensiero di Itoh è di chiudere in bellezza… Sempre in casa Honda, riconfermato l’apporto al team Sakurai con Chojun Kameya, cugino del compianto Daijiro Kato, sfortunatissimo nel 2009 quando in lizza per il titolo è stato protagonista di problemi tecnici e di una discussa squalifica per irregolarità tecnica a Motegi, quando la sua Fireblade ha superato il limite dei decibel previsti dal regolamento (mossa che ha spiazzato diverse squadre che hanno deciso di guardare altrove, vedi Yoshimura Suzuki). Kameya sarà sicuramente tra i piloti in lotta per il campionato, mentre è da verificare il rendimento di Takumi Takahashi, nuovo acquisto del team HARC-PRO dopo l’ottimo 2009 con il privatissimo team Burning Blood. Tra gli altri marchi il ritiro di Yoshimura Suzuki si fa sentire, con la casa di Hamamatsu rappresentata solo da squadre private (tra questi il Plot Faro Panthera con Deguchi) senza alcun apporto del reparto corse. Ben diverso il discorso per la Kawasaki, con il Team Green onnipresente seguendo il leggendario Akira Yanagawa, capace di giocarsi il titolo lo scorso anno facendo sognare mezza Akashi. Da seguire due progetti “italiani” nella JSB1000. Yoshiyuki Sugai ha riconfermato l’impegno di Ducati Japan con una 1098R che lo scorso anno per tre volte è entrata in zona punti: l’obiettivo per il 2010 è la top ten. Debutta invece l’Aprilia con il D.D. Boys Racing ed una RSV4 ex-ufficiale Superstock affidata a Kazuma Tsuda: un tocco di tricolore che non guasta mai.

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