3 Novembre 2013

All Japan Superbike Suzuka Gara 2: Katsuyuki Nakasuga Campione per la quarta volta

Yanagawa battuto per 1 punto

Vittoria, doppietta, titolo e scritta una nuova pagina di storia del motociclismo del Sol Levante. Gara 2 a Suzuka nell’ambito della 45esima edizione del “MFJ Grand Prix”, atto conclusivo dell’All Japan Road Race Championship articolato su due manche, ha eletto per la quarta volta in carriera Katsuyuki Nakasuga Campione dell’All Japan Superbike, sempre rigorosamente in sella ad una R1 schierata ufficialmente dal Yamaha YSP Racing Team. Conosciuto nel Vecchio Continente in qualità di tester ed occasionalmente pilota Yamaha MotoGP, “eroe” di Valencia 2012 (2° assoluto da sostituto dell’infortunato Ben Spies in Yamaha Factory Racing) nonchè poleman delle ultime due edizioni della 8 ore di Suzuka con YART ritoccando il record del tracciato (2’06″845 nel 2012, 2’06″817 lo scorso mese di luglio), “Kats” si era presentato davanti a tutti nello schieramento di partenza grazie alla pole-record di 2’06″226 (primato assoluto per una Superbike sul celebre tracciato dell’ottovolante) e con l’imperativo di vincere per recuperare i 2 punticini di svantaggio nei confronti del leggendario Akira Yanagawa. Un traguardo non facile da raggiungere per il 32enne di Fukuoka, impensierito nelle prime fasi di gara dai tre avversari nella corsa al titolo (lo stesso Yanagawa, l’ex capoclassifica Takumi Takahashi e Takuya Tsuda) e dal rientrante Kousuke Akiyoshi, ma in grado di fare la differenza alla comparsa di qualche sporadica goccia di pioggia. Tra il 6° ed il 7° giro, quando tutti gli avversari hanno doverosamente chiuso il gas viaggiando sul 2’10”, Nakasuga è letteralmente volato in testa con riferimenti cronometrici da rimarcare sul 2’08”, viatico per costruire un margine di 2″6 su Yanagawa, ulteriormente rafforzato nel finale con 4″ effettivi di gap su tutti. Così Katsuyuki Nakasuga ha portato a casa gara (quinto centro stagionale) e campionato dopo i successi conseguiti nel 2008, 2009 e 2012, diventando il primo pilota nella storia con 4 titoli all’attivo tra le Superbike pareggiando i conti con Shinichi Itoh (4 volte Campione tra 500cc nel 1990, Superbike nel 1998 e JSB1000 nel biennio 2005-2006), a -1 dal primato assoluto di Hideyuki Nakayoh, l’unico a vantare cinque titoli All Japan (tutti nella classe 125cc: 1998, 1999, 2001, 2002 e 2004) in carriera, ma che proprio oggi ha annunciato il ritiro dalle competizioni in un’emozionante celebrazione poco prima della partenza di Gara 2. Nakasuga festeggia il quarto titolo Per Nakasuga si tratta dell’ennesima perla di una carriera straordinaria per un pilota da tre lustri legato alla Yamaha tra 250cc, JSB1000 e MotoGP, sfuma a 42 anni il sogno di laurearsi per la prima volta Campione All Japan Akira Yanagawa, secondo sul traguardo con la Kawasaki Ninja ZX-10R del Team Green (emanazione diretta del Reparto Corse KHI di Akashi) ed in campionato, battuto soltanto per 1 misero punticino dopo essersi presentato al comando della classifica al termine di Gara 1. La leggendaria “bandiera” Kawasaki nel motociclismo ci riproverà l’anno prossimo in quella che potrebbe esser la sua ultima stagione di attività nelle corse, con la “Verdona” che ha portato sul podio anche il 23enne Kazuki Watanabe, Campione All Japan J-GP2 uscente e terzo sul traguardo dopo essersi persino ritrovato in testa nel “caos” generato dalle prime gocce di pioggia. Nulla ha potuto il giovane tester e pupillo HRC Takumi Takahashi, presentatosi a Suzuka da leader della JSB1000, soltanto quarto sul traguardo con la Honda Fireblade del pluri-decorato team HARC-PRO dopo una sensazionale prima fase di gara con sorpassi da rimarcare nei confronti degli altri pretendenti al titolo. Il due volte vincitore della 8 ore di Suzuka (2010 e 2013) scala così al terzo posto nella generale davanti a Takuya Tsuda, soltanto settimo con la Yoshimura Suzuki e preceduto da altri due Campione All Japan quali Kousuke Akiyoshi (5° al rientro con F.C.C. TSR Honda) e Tatsuya Yamaguchi (6° con la Fireblade del TOHO Racing with Moriwaki), costretto alla resa per un problema tecnico Yukio Kagayama così come Yoshiyuki Sugai, al via della JSB1000 con una Ducati 1199 Panigale S. Cronaca di Gara Non prende il via il veterano Osamu Deguchi, incappato in una rovinosa caduta al penultimo giro di Gara 1 (con conseguente infortunio alla gamba sinistra) comportando l’esposizione della bandiera rossa, ha qualche problema ad avviarsi il rientrante Yukio Kagayama, scivolato nella prima manche quando navigava ai margini della top-10. Sono regolarmente schierati nelle prime due file i quattro pretendenti al titolo racchiusi in soli 11 punti ai vertici della classifica: dalla pole il vincitore di Gara 1 Katsuyuki Nakasuga (a -2) affiancato dall’ex leader Takumi Takahashi (ora a -5) e da Takuya Tsuda (11 lunghezze da recuperare), dalla sesta casella si schiera il leggendario Akira Yanagawa, grazie al secondo posto conseguito nella mattinata ora leader della graduatoria. Alle 15:32 locali in punto scatta la gara decisiva della stagione 2013, ha un grandioso spunto allo spegnimento del semaforo Nakasuga, leader alla staccata della prima curva su Akiyoshi, anche se all’ingresso della celebre sequenza delle “S Curve” riuscirà a guadagnare il primato con Takahashi terzo già braccato dalle Kawasaki ufficiali di Yanagawa e Watanabe con Tsuda scivolato in sesta posizione. Il portacolori HARC-PRO sa che deve vincere per conquistare il titolo JSB1000, per questo già nel corso del 1° giro forza l’attacco su Nakasuga alla “Spoon”, ma finisce per perdere in un sol colpo dalla seconda alla quinta posizione a vantaggio di Akiyoshi, leader sul Nakasuga, Yanagawa, Watanabe e, per l’appunto, Takahashi. La partenza di Gara 2 Il terzetto di testa prova a scappar via nel corso del secondo giro, comprende il momento Takumi che sfila Watanabe alla prima di “Degner” ponendo le basi per il riaggancio in questa prima fase della contesa. Nulla da fare invece per Yukio Kagayama che alla conclusione della seconda delle 15 tornate previste rientra mestamente ai box, archiviando così una stagione che lo ha visto salire sul podio alla 8 ore di Suzuka in equipaggio con Kevin Schwantz e l’amico Noriyuki Haga. La corsa prosegue ed il grande protagonista, secondo copione, non poteva che esser Takumi Takahashi: al tezo giro è già sotto al trio in fuga, forza il sorpasso su Yanagawa alla “Spoon”, ma ci riuscirà soltanto alla “Casio Triangle Chicane”. Il pupillo e tester HRC è scatenato tanto da portarsi in seconda piazza all’Hairpin su Nakasuga, ma questi riuscirà a riconquistare la posizione sfruttando le oti velocistiche della propria R1 nel rettilineo verso la 130R. La gara è viva, accesissima, emozionante come non mai: Akiyoshi, Nakasuga, Takahashi e Yanagawa sono racchiusi in un fazzoletto nella corsa per il primato (ed il titolo), ma devono evitare di ostacolarsi considerato che Tsuda nel secondo “gruppo” insieme a Watanabe e Yamaguchi si rifà sotto. La ragione? Pioggia! I commissari segnalano la comparsa delle prime goccioline dal cielo, questo genera una vera e propria confusione in pista con il plotoncino di piloti in fuga che si ricompatta, addirittura 5 piloti (!) sono appaiati nel rettilineo successivo alla “Spoon” dove Kazuki Watanabe non chiude il gas e guadagna in poche curve 3″6 di margine su Nakasuga, Takahashi, Yamaguchi, Akiyoshi e Watanabe. Cambia tutto in un battito di ciglia ad esattamente 1/3 di gara, il 23enne Watanabe a sorpresa si invola al comando, ma in due giri Nakasuga si rifà sotto distanziando Takahashi e compagnia: per l’attacco basterà attendere soltanto il 7° giro all’ingresso della “S”, d’altronde il Campione in carica viaggia sul 2’08” quando tutti gli altri piloti non vanno oltre il 2’10” (!). In soltanto 1 giro Nakasuga riesce a costruire un vantaggio di 2″2 su Watanabe, ora raggiunto da Takahashi e Yanagawa il quale si è sbarazzato di Yamaguchi e Akiyoshi, entrambi apparentemente in difficoltà alla vista delle prime gocce di pioggia. Lo è lo stesso Campione All Japan J-GP2 uscente che si vede costretto a dar strada a Takahashi ed il proprio compagno di squadra Yanagawa, quest’ultimo all’ottavo giro forza l’attacco per la seconda posizione, ma non basta: per laurearsi Campione deve star davanti a Nakasuga che vola ora con 2″8 di margine. Yanagawa e Takahashi ingaggiano un fantastico duello, ma non possono nulla contro un Nakasuga che porta fino a 4″ il margine quando mancano più soltanto 5 tornate del Suzuka Circuit da completare. Proprio in questo momento Akira Yanagawa riesce a liberarsi definitivamente di Takumi Takahashi (successivamente costretto anche a ceder la posizione a Kazuki Watanabe) nella bagarre per il secondo posto, ma il cronometro non lascia speranze: 4″467 da recuperare in 4 giri, troppi specie considerando che la minaccia-pioggia sembra definitivamente scongiurata. Quarto titolo JSB1000 in carriera Mentre Yoshiyuki Sugai, al via dell’All Japan Superbike con una Ducati 1199 Panigale S, è costretto a rientrare ai box per un problema tecnico, la gara ed il campionato volge al termine senza più alcuna sorpresa: Katsuyuki Nakasuga vince ed è Campione JSB1000 per la quarta volta in carriera, per soltanto 1 punto sfuma il sogno del leggendario Akira Yanagawa, secondo in gara ed in campionato, a seguire sul traguardo Kazuki Watanabe precede Takumi Takahashi con Kousuke Akiyoshi quinto, a seguire Tatsuya Yamaguchi e Takuya Tsuda con la BMW S1000RR di Daisaku Sakai ottava all’esposizione della bandiera a scacchi. All Japan Road Race Championship 2013 45th MFJ Grand Prix – Superbike Race in Suzuka, Classifica Gara 2 (Top 15) 01- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha YSP Racing Team – Yamaha YZF R1 – 15 giri in 32’10.576 02- Akira Yanagawa – Team Green – Kawasaki ZX-10R – + 3.922 03- Kazuki Watanabe – Team Green – Kawasaki ZX-10R – + 6.162 04- Takumi Takahashi – MuSASHi RT HARC-PRO Honda – Honda CBR 1000RR – + 9.854 05- Kousuke Akiyoshi – F.C.C. TSR Honda – Honda CBR 1000RR – + 13.184 06- Tatsuya Yamaguchi – TOHO Racing with Moriwaki – Honda CBR 1000RR – + 19.211 07- Takuya Tsuda – Yoshimura Suzuki Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – + 21.937 08- Daisaku Sakai – Team Motorrad 39 – BMW S1000RR – + 35.250 09- Yoshihiro Konno – MotoMap Supply – Suzuki GSX-R 1000 – + 44.674 10- Takuya Fujita – Dog Fight Racing Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 44.833 11- Koji Teramoto – MotoMap Supply – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’08.260 12- Kouji Kitaguchi – Honda Suzuka Racing Team – Honda CBR 1000RR – + 1’10.485 13- Tsuna Nishinaka – Honda Dream RT Wakayama – Honda CBR 1000RR – + 1’13.708 14- Mitsuhiro Yoshida – Honda Kunamoto Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’18.708 15- Masao Kuboyama – Honda Hamayukai Hamamatsu Escargot – Honda CBR 1000RR – + 1’25.811 Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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