3 Aprile 2009

All Japan Superbike: come le case hanno ridimensionato i programmi

Meno soldi, meno moto

La crisi economica si fa sentire, eccome. Specie in Giappone, dove si registra una recessione a dir poco impressionante, quanto basta per aver mobilitato molte aziende a prendere drastiche contromisure. Anche il settore delle Moto non ha fatto eccezioni: si taglia il più possibile. Tradotto, si taglia il non strettamente indispensabile, ovvero le competizioni sportive. Le “quattro sorelle” giapponesi (Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki) hanno tutte ridimensionato (chi più, chi meno) i propri programmi agonistici per il 2009. La Kawasaki ha lasciato la MotoGP, Suzuki e Honda hanno ridotto il budget di almeno il 30 %: questo è quanto abbiamo appreso noi nel Vecchio Continente, ma c’è dell’altro. Questi “tagli” hanno avuto ripercussioni specialmente nelle gare nazionali, ovvero nei campionati targati MFJ, la Federazione Motociclistica del Sol Levante. Vediamo, costruttore per costruttore, cosa ha comportato la crisi economica ed i conseguenti “tagli”.

Honda: nessuna partecipazione ufficiale

La Honda è, probabilmente, la casa che ha ridotto maggiormente il proprio impegno nelle competizioni motociclistiche nazionali. Non ci sarà una presenza “diretta” nel Japan Superbike, nè tantomeno negli altri campionati (Motocross, Trial…) o alla 8 ore di Suzuka, dove comunque quest’anno non ci sarebbe stata la possibilità di ingaggiare piloti dei mondiali GP e Superbike per via delle concomitanze di calendario. La Honda ha ridotto le spese decidendo soltanto di appoggiare alcune squadre satellite come Sakurai, HARC-PRO e TSR, fornendo supporto tecnico ed un discreto appoggio economico in vista, soprattutto, della 8 ore. Restano comunque nell’orbita della HRC piloti come Chojun Kameya e Kousuke Akiyoshi, quest’ultimo proprio sotto contratto Honda dopo il divorzio con Suzuki dello scorso anno.

Suzuki: una sola moto nel Japan Superbike

La Suzuki per il 2009 ha deciso di restare comunque nel campionato Superbike giapponese, pur dimezzando l’impegno, riducendo da due a solo una moto schierata dal team ufficiale Yoshimura. Perso Kousuke Akiyoshi, la fiducia è stata rinnovata a Daisaku Sakai, che per la 8 ore di Suzuka sarà affiancato da Kazuki Tokudome, scaricato dalla Honda. Non ci sono stati “tagli” sensibili nelle altre competizioni.

Kawasaki: programmi fortemente a rischio fino ad un mese fa

Quando i vertici Kawasaki avevano deliberato il ritiro ufficiale dalla MotoGP, negli stessi giorni (per non dire nelle stesse ore) stava avendo un analogo destino il programma nei campionati MFJ. La presenza ufficiale nel Motocross è saltata, dimezzata quella nella ST600 (la Supersport), salvata quasi per “miracolo” la partecipazione alla JSB1000. Il “Team Green” sarà così regolarmente al via della top class con Akira Yanagawa, e pare che sia stata proprio la presenza del leggendario pilota della casa di Akashi a propendere per un ripensamento: sarebbe stato troppo, un’ingiustiza nei confronti di un pilota che per la Kawasaki ha dato tutto, non spesso vedendosi contraccambiare della stessa moneta in termini di risultato. Va detto che l’indecisione sul da farsi ha comunque provocato alcuni ritardi nella pianificazione dei programmi 2009, tanto che Yanagawa ha provato soltanto durante l’inverno un giorno ad Autopolis e nei test collettivi di Tsukuba, dove è stato affiancato dal rientrante Hitoyasu Izutsu, schierato con una Kawasaki privata dal Trick Star Racing.

Alessio Piana

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