20 Maggio 2011

125cc: chi è Maverick Vinales, la grande sorpresa di Le Mans

Il talento che ha messo tutti in riga al GP di Francia

In molti lo hanno “scoperto” soltanto domenica in gara, ma in realtà Maverick Vinales da diversi anni è nel “taccuino” di talent scout e addetti ai lavori del Motomondiale. Non è un caso che dal 2009 è sotto contratto con il By Queroseno Racing (BQR), l’attuale Blusens by Paris Hilton Racing, squadra capeggiata da Raul Romero che gli ha dato la grande possibilità di maturare nel campionato spagnolo e, compiuti i 16 anni di età, debuttare nel Motomondiale. Maverick, “Mack” per gli amici, si era già messo in mostra nei test pre-campionato a Valencia, spiccando il 2° tempo assoluto alle spalle soltanto di Nico Terol. Dopo un esordio “così così” a Losail, a Jerez sotto la pioggia aveva messo nel mirino il podio prima di una scivolata: obiettivo avvicinato anche a Estoril, battuto al fotofinish per 2 miseri millesimi da Johann Zarco. Prima dell’affermazione di Le Mans, Vinales aveva già vinto tutto quello che c’era da vincere nei trofei promozional-propedeutici della penisola iberica. Già a 7 anni correva (e vinceva!) nella Copa RACC 50cc e Copa Metrakit Open 50cc, trofei che non si è lasciato scappare prima di passare nel 2002 al campionato catalano 50cc (2°) e, nella stagione successiva, alla Metrakit MiniGP, conquistando la vittoria di campionato subito, al debutto. Inarrestabile la sua ascesa, si mette in mostra tra le 70cc (campione del Trofeo Race 70cc, del campionato di Madrid e della finale mondiale Metrakit MiniGP) passando alle 125cc PreGP dove si laurea, nel biennio 2007-2008, campione della Catalunya (2 volte) e del Trofeo Mediterraneo. Il 2009 è l’anno della firma con il team BQR e dell’esordio tra le 125 da Gran Premio nel CEV: alla seconda gara è già sul gradino più alto del podio a Jerez de la Frontera, l’unica vittoria in una stagione dove ha mancato il titolo per soli 4 punti a vantaggio di Alberto Moncayo. Anzi, è stato ritenuto il “campione morale”: all’ultima prova di Valencia Folger e Zarco, direttamente al mondiale, presero parte al week-end come wild card, togliendo quei punticini utili per la corsa al titolo di Maverick. Nella stagione successiva il BQR Team lascia il CEV, ma “presta” Vinales all’Hune Racing Team. Mack non sbaglia nulla, conquista il titolo spagnolo e la finale in prova del campionato europeo ad Albacete battendo l’ex compagno di squadra e “rivale di sempre” Miguel Oliveira. Il resto è storia ben nota: quattro gare ed il nuovo fenomeno del motociclismo è già sul gradino più alto del podio del mondiale. Come si suol dire in questi casi, è nata una nuova stella. Alessio Piana

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