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Jorge Lorenzo e Marc Marquez>

12 Agosto - Paolo Gozzi

MotoGP, Austria: Ducati, questa è una vittoria agrodolce

Chissà se la Ducati convocherà una conferenza per fare mea culpa: “Scusate tifosi, con Jorge Lorenzo dovevano essere più pazienti e provare a confermarlo”. Scherzi a parte, fra i boschi della Stiria la Rossa ha firmato il terzo trionfo in tre anni, con tre piloti diversi: Iannone, Dovizioso e Lorenzo, Una dimostrazione di superiorità tecnica impressionante. Ma la vittoria è agrodolce, perchè contro questo Marc Marquez inaffondabile, pensare di ribaltare le sorti di questo Mondiale è un’utopia. E nel 2019, con Lorenzo che andrà a fargli compagnia in Honda HRC, sarà anche peggio…

MARQUEZ RISCHIO CALCOLATO“Questa è una pista Ducati, lo sanno tutti, per cui non farò pazzie, perdere cinque e nove punti nel Mondiale è meglio che venticinque” aveva filosoffeggiato Marc prima del via. Gli è andata meglio del previsto, perchè pur perdendo il fantastico confronto ravvicinato con Jorge Lorenzo, il leader del Mondiale ha incrementato di altri dieci punti il vantaggio: Valentino Rossi, sesto dopo una forsennata rimonta dalla quinta fila, è sempre secondo nel Mondiale ma ora i  punti di distacco sono 59. Lorenzo sale in terza posizione, ma è distante 71 punti. Restano otto GP, significa che MM93 potrebbe saltarne due e ritrovarsi ancora saldamente in vetta. Certo, è ancora lunghissima ma il settimo Mondiale (a soli 25 anni!) prende forma ogni domenica di più.

ORIZZONTE 2019 – Marquez osa non solo in pista, ma anche in prospettiva. Aprire le porte della Honda HRC a Jorge Lorenzo è stato un calcolo geniale: l’anno prossimo sfiderà a parità di moto l’avversario più pericoloso (forse l’unico?) e indebolirà la corazzata Ducati.  Alla terza stagione con una Desmosedici dal potenziale tecnico così debordante,  il maiorchino sarebbe potuto diventare temibilissimo. Il gioco delle coppie 2019 fa quasi tenerezza: Honda HRC avrà un binomio da 12 titoli Mondiali, Ducati risponderà con Andrea Dovizioso e la scommessa Danilo Petrucci, che pur guidando da due anni la stessa moto di Lorenzo non ancora vinto un GP. Le grandi dittature sportive si costruiscono sul talento e la furbizia. Ma anche approfittando dei passi falsi degli avversari…