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22 Gennaio - Luigi Ciamburro

MotoGP, Davide Tardozzi: “Lorenzo mi ha insegnato a non mollare mai”

Dopo aver concluso la carriera di pilota Davide Tardozzi ha legato la sua vita a Ducati, tranne una breve parentesi annuale nel 2010 con BMW. Dal 2014 veste la carica di team manager per la casa di Borgo Panigale e, nonostante diverse offerte nella scorsa stagione, ha preferito non cambiare livrea, senza neppure conoscere l’offerta economica: “Per me è molto difficile fare questo lavoro altrove perché la Ducati mi ha dato molto. E io sono una persona leale“.

IL CARATTERE DI LORENZO – La stagione 2018 ha avuto il difficile compito di gestire un box altamente competitivo, ma con due piloti che hanno costruito un’atmosfera ad alta tensione. Si aggiungano gli errori di Andrea Dovizioso ad inizio campionato, gli infortuni di Jorge Lorenzo da Aragon in poi… Ma Davide Tardozzi non si scompone: “Non abbiamo avuto alcun tipo di problema all’interno del team – ha detto in un’intervista a Manuel Pecino su Motorlunews -. Quindi, per quanto mi riguarda, la risposta è no, non ci sono stati problemi e non è stato difficile“. Il team di Borgo Panigale non ha mai fatto differenze tra i due piloti e anche dalle situazioni più difficili c’è sempre da imparare: “Non c’è frustrazione perché conosciamo la nostra forza. Quando ci sono problemi cerchiamo di risolvere al turno successivo… Ho trovato la stessa determinazione in Jorge Lorenzo. Dopo la prima stagione sarebbe potuto crollare mentalmente. Invece ha sempre trovato la forza per continuare a lottare e nella seconda stagione ha fatto grandi gare… Da lui ho imparato a non mollare mai“.

GLI ERRORI DI DOVIZIOSO – Nel 2017 Ducati ha lottato per il titolo iridato fino all’ultima gara, l’anno dopo Marc Marquez si è riconfermato campione a Motegi, con largo anticipo. Davide Tardozzi non la ritiene una decelerazione, un passo indietro: “Dovi ha vinto meno gare perché ha vinto anche Jorge. Ma se ricordo bene, è arrivato secondo nel campionato, giusto…? Ha vinto meno gare semplicemente perché ha commesso errori all’inizio della stagione. Quello che è successo nelle prime gare è stato decisivo per il campionato. Se non avessimo perso così tanti punti in Argentina e Austin…“. L’incidente di Jerez e l’errore di Le Mans hanno infine condizionato l’intero Mondiale, contro Marc Marquez un errore può costare caro, figurarsi un paio. Ma il team Ducati non ha mai smesso di crederci: “Portiamo rispetto a Marc e alla Honda, ma non ci diamo mai per vinti“.

SCOMMESSA PETRUCCI – Si riparte da Dovizioso e Petrucci, con il pilota ternano che cambia ambiente di lavoro, ma troverà un trattamento tecnico molto simile. Già nel 2018 ha beneficiato di una Desmosedici ufficiale, cambieranno invece gli ingegneri e il numero di persone con cui rapportarsi: “Non puoi immaginare quanto sia semplice a volte prendere un pilota che non sta facendo molto bene e portarlo davanti“.  Ci sarà massima collaborazione con il Dovi, si respira già un’atmosfera diversa ai box, per abbattere la muraglia cinese e il suo “costruttore” Marquez serve dedizione h24. E Davide Tardozzi è già in prima linea.

 

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