1 Febbraio 2023

F1 2023: l’interasse delle wing car per recuperare downforce

F1/Wing car: Il ruolo chiave di interasse e fondo nelle vetture 2023 per recuperare il carico aerodinamico perduto

F1 wing car 2023

Ci siamo quasi. Il mondiale di F1 è oramai pronto a svelare le vesti delle wing car 2023. La continuità regolamentare dovrebbe garantire un livello di competitività già in parte delineato. Tuttavia gli equilibri nella massima categoria del motorsport risultano sempre molto critici. Un piccolo dettaglio, a volte, è capace di cambiare le cose in maniera drastica. I cambi relativi all’altezza del fondo rispetto al piano di riferimento (asfalto), infatti, potrebbero creare una sorta di “confusione tecnica” in grado di mischiare le carte in tavola.

Le misure deliberate dalla Federazione Internazionale per mitigare il tedioso effetto porpoising impongono una chiara metrica di oscillazione per la prossima stagione. L’obbiettivo è quello di mitigare il saltellamento aerodinamico attraverso la riduzione della spinta verticale generata dal fondo. Si prevede che tale operazione potrebbe rallentare la vetture addirittura di mezzo secondo. Ipotesi che, realisticamente, non dovrebbe essere confermata dalla pista.

F1 wing car 2023
Zona del floor soggetta all’innalzamento di 15 mm

Il duro lavoro messo in atto dagli ingegneri delle scuderie, consci delle risultanze relative alla modifica sul corpo normativo, con ogni probabilità andrà a sopperire alla suddetta mancanza di carico. Tale scenario si ottiene andando a ottimizzare la spinta verticale incanalando i flussi diretti al di sotto della monoposto.


F1 wing car 2023: recuperare la downforce perduta

L’aerodinamica si attesta come caratteristica principale da saper gestire al meglio nelle auto a ruote scoperte. La sfida è ardua, soprattutto quando il regolamento tecnico “cerca” di mettere in difficoltà i progettisti attraverso l’eliminazione di vari deviatori di flusso. Sotto questo aspetto, però, esiste un escamotage tecnico che, a livello teorico, potrebbe favorire non poco.

Per approfondire la tematica visitare la web Formula uno Analisi Tecnica che, attraverso un articolo dedicato fruibile a questo link, ha messo sotto la lente di ingrandimento l’assai interessante questione.


Autore e illustrazioneAlessandro Arcari – @berrageiz

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