7 Novembre 2023

Charles Leclerc: La sfortuna che non aiuta a crescere

Charles Leclerc è diventato il simbolo della sfortuna, ma lui sa che né può uscire, perché nel suo profondo conosce tutte le sue doti.

La carriera di Charles Leclerc è stata segnata da ottime prestazioni che lo hanno reso uno dei migliori del momento, ma c’è anche il suo lato legato alla sfortuna. Il monegasco sembra vittima di un sortilegio, sembra che delle volte debba andare storto per forza. Il Brasile né stata la riprova, come sé già non bastasse essere capitato in un momento magro per la Ferrari. Il campione però non può mollare, anzi deve rialzarsi e provare a continuare la sua rincorsa a ciò che più aspira, più di qualsiasi altra cosa. Perdere la fiducia, significa perdere sé stessi e quindi il raggiungimento dell’obiettivo.

Un Leclerc così sconsolato non si era mai visto

Il giro di allineamento ad Interlagos prima della gara era pieno di fiducia, fiducia scaturita da quella seconda posizione conquistata il venerdì in qualifica. Leclerc credeva che almeno per un po’, magari con una buona partenza potesse stare davanti a Max Verstappen. L’obiettivo non era sicuramente quello di vincere certo, ma era quello di salire almeno sul podio, magari secondo alle spalle del campione. Le premesse c’erano tutte, come detto, il problema è che il diretto interessato non ha fatto i conti con la sua caratteristica principale. Charles non è nemmeno scattato al via, che la sua gara era già finita.

Un problema idraulico alla sua SF-23 gli ha fatto spegnere la vettura, che è finita in testacoda contro il muro di protezione mentre vedeva tutte le altre vetture che si andavano a schierare sulla griglia. Peggio di così non poteva andare, per un ragazzo, che era pronto a giocarsi tutte le sue carte. Il team radio appena è capitato l’incidente è quasi di resa:” Perché sono così sfortunato?”. Questa è la prima volta che il monegasco si rivolge così dopo un problema accadutogli senza che lui ne abbia colpe. Un messaggio che appare pieno di tristezza, quasi come a dire: “Capitano tutte a me, come faccio a sognare in grande?”.    

Quel momento di solitudine nel quale ci chiudiamo tutti

L’immagine di Charles Leclerc seduto e sconsolato, ha fatto il giro del mondo con una velocità record, che verrebbe da paragonare alla velocità di una RB19. Lui è lì perso nella solitudine in cui ci troviamo tutti quando le cose non vanno. Quelli sono i momenti più brutti, perché sei solo e non hai nulla che ti possa tirare su. Immagino già, che il suo pensiero si mescola alla frustrazione e all’incapacità di guardare avanti. Il nulla ti appare davanti e trovi solo gli aspetti negativi della vicenda. Questo perché tra errori di rottura e quelli avuti per errori strategici dal muretto, Leclerc ha perso tanto, anzi troppo.   

Certo, lo sa anche lui che sé non è campione del mondo non è solo per colpa di tali errori, ma anche di un mezzo che non gli ha mai permesso di lottare per una stagione intera e delle volte anche lui commette degli errori. Gli manca una stagione nella quale puoi dire:” Ho dato tutto, ma il mio rivale è stato più bravo di me”. Chiaro che Verstappen non vince solo per la macchina, ma come capita spesso in Formula 1, la vettura migliore aiuta il fenomeno creando un binomio perfetto. Il silenzio dentro al casco mentre era seduto a bordo pista, deve servire a Leclerc per continuare la sua missione, per dimostrare al mondo, che lui può davvero riuscire nell’impresa.

La missione di Charles Leclerc è ancora possibile, ma c’è un però

Il suo sogno di diventare campione del mondo della Formula 1 è a tutti gli effetti ancora possibile, vista la sua giovane età. Lui sogna di farlo in sella ad una rossa, ovvero, per quella scuderia che è celebre in tutto il mondo. Charles Leclerc ci può ancora riuscire, ma deve capire che lui è più forte di tutte le sciagure di questo mondo. Il monegasco non deve perdere la fiducia, perché sé ciò avverrà, allora sarà la fine per i suoi sogni di gloria. Chiudersi a riccio non è la risposta, la risposta è il lavoro insieme al suo team, per provare già dal 2024 ad essere meno sfortunati e poi provare nel raggiungere il sogno iridato insieme a tutta Maranello.

FOTO: social Formula 1

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