6 Marzo 2023

Adrian Newey non sbaglia, Red Bull vola: che rimpianto per la Ferrari

Red Bull RB19 dominante nel primo GP del 2023 in Bahrain. Newey ha azzeccato un'altra macchina. E pensare che poteva essere in Ferrari...

Adrian Newey Red Bull Ferrari F1

Il campionato di F1 2023 è iniziato con uno schiacciante dominio da parte della Red Bull, che in Bahrain ha fatto doppietta infliggendo distacchi pesanti alla concorrenza. Max Verstappen si è preso pole position e vittoria della gara, mentre Sergio Perez ha conquistato un solido secondo posto.

Già dai test pre-campionato si era capito che la RB19 fosse la macchina migliore della griglia e in gara abbiamo visto una realtà che fa sicuramente male ai team rivali, che forse si aspettavano di essere un po’ più vicini. Ferrari e Mercedes sono le grandi sconfitte del weekend a Sakhir e rischiano di continuare ad esserlo anche nei prossimi gran premi. Tra l’altro, si ritrovano pure con una Aston Martin in più da dover fronteggiare nella lotta per il podio.

Red Bull, altra macchina imbattibile di Newey?

Il genio dietro la RB19 è sempre lui, Adrian Newey. Partendo dall’ottima base della RB18, che nel 2022 ha vinto sia titolo piloti sia costruttori, ha realizzato un’altra macchina super competitiva. Non sono servite rivoluzioni, visto che il pacchetto era già vincente, ma le evoluzioni apportate hanno comunque scavato un solco profondo tra la Red Bull e la concorrenza.

Ovviamente è presto per dire che tutto il Mondiale di F1 2023 andrà come in Bahrain, però la monoposto anglo-austriaca oggi non sembra avere difetti. È super bilanciata, veloce e consuma le gomme meno delle altre, tanto da potersi permettere ben due stint di gara con gomme soft. Newey e i suoi collaboratori hanno lavorato molto bene per questa stagione, sarà davvero difficile battere la scuderia di Milton Keynes.

Charles Leclerc al termine del GP del Bahrain ha dichiarato che la Red Bull è di un’altra categoria. È convinto che abbiano trovato qualcosa di speciale per riuscire ad essere così veloci, arrivando anche a rifilare un secondo al giro in gara. Quale sarà il segreto?

Il rammarico della Ferrari

La Ferrari nella prima gara del 2023 ha incassato 48 secondi con Carlos Sainz quarto, mentre la SF-23 di Leclerc si è ritirata per un problema tecnico quando il monegasco era terzo. Ci sono tante analisi da compiere a Maranello e, ovviamente, molto lavoro da svolgere per migliorare la vettura. Il reparto tecnico ferrarista è già sotto accusa.

E pensare che Newey in passato era stato anche tentato di trasferirsi in Ferrari, poi la cosa non è andata in porto. Ha rivelato tutti i dettagli di queste trattative nella biografia “Così ho progettato il mio sogno”, uscita in Italia per CDM Edizioni. L’ingegnere inglese, progettista di diverse macchine che hanno vinto in Formula 1, sarebbe stato probabilmente l’uomo giusto a cui affidare la direzione tecnica a Maranello.

La scuderia italiana non vince un titolo piloti dal 2007 e uno costruttori dal 2008. L’ultima volta che ha battagliato fino all’ultima gara per il mondiale è stato nel 2012 con Fernando Alonso, che faceva miracoli contro la Red Bull di Sebastian Vettel progettata proprio da Newey. Visto quanto successo finora, deve essere un grosso rimpianto non aver ingaggiato il 64enne chief technical officer del team di Milton Keynes.

Foto: Red Bull

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