F1/Pluridisciplinarità: modello lavorativo a matrice per tutelare il personale

La pluridisciplinarità attecchisce nel mondo elitario della F1. A seguito dell’introduzione del budget cap si è creato un ridimensionamento all’interno della massima categoria del motorsport. Le restrizioni economiche volute dalla FIA hanno uno scopo ben preciso: chiudere il gap prestazionale tra le scuderie (clicca qui per l’approfondimento)

Esiste un registro specifico dove necessariamente le scuderie devono riportare le spese. L’obbiettivo consiste nell’informare la FIA sui costi a partire dalla fase di disegno della monoposto sino al termine del mondiale. Tale scenario ha di fatto limitato il personale all’interno delle scuderie mettendo a rischio molti posti di lavoro.

La professionalità tecnica e ingegneristica, pertanto, ha subito una chiara mutazione. Invasiva, l’operazione di ridimensionamento ha però utilizzato una pratica utile contro la restrizione del personale. Il principio di multidisciplinarietà ha messo piede all’interno del Circus, attraverso le conoscenze trasversali stanziate per svolgere un programma di lavoro atto alla reazlizzazione di una vettura di Formula Uno.

F1: La pluridisciplinarità cambia i metodi di lavoro

Lo schema organizzativo comprende una assetto dove le persone deputate al lavoro sono referenti a più direttrici, dovendo quindi far capo a diversi responsabili di settore. Per continuare la lettura accedere al sito Formula Uno Analisi Tecnica, attraverso lo scritto dedicato fruibile a questo link.

Autore:  Alessandro Arcari –@berrageiz