18 Luglio 2022

Tenetevi il mondiale: quando Crosby preferì la 8 ore di Suzuka alla 500

Quest'anno si riproporrà la concomitanza tra la 8 ore di Suzuka e la MotoGP: Graeme Crosby nel 1980 entrò nella storia dando priorità alla gara delle gare...

Tenetevi il mondiale: quando Crosby preferì la 8 ore di Suzuka alla 500

Per gli appassionati di motociclismo il 7 agosto prossimo si riproporrà una spiacevole (ed evitabilissima) concomitanza. A Silverstone il ritorno in azione del Motomondiale dopo più di un mese di stop, in Giappone la 43^ edizione della 8 ore di Suzuka, la prima dopo due anni di cancellazioni dovute alla pandemia COVID-19. Uno scontro di date (ma non di orari, quantomeno per la MotoGP: la 8 ore terminerà alle 12:30 italiane) che si è sempre cercato di scongiurare. Ferma e comprensibile l’intenzione, da parte delle case costruttrici giapponesi, di evitare questa sgradita concomitanza. Ai tempi d’oro, cercando ove possibile di favorire la partecipazione di piloti della 500cc/MotoGP alla 8 ore. Nelle rare occasioni in cui le due realtà si ritrovarono a confronto diretto, se ne sono viste di tutti i colori. Strano da dirsi ai giorni nostri, persino casi di piloti che preferirono senza troppi indugi la “gara delle gare” al Motomondiale.

UNA SGRADITA CONCOMITANZA

Di certo questo “clash” di date non giova a nessuno. Per la 8 ore, che si ritrova (soprattutto in determinate nazioni) con meno seguito di pubblico/mediatico per lo scontro con la MotoGP. D’altro canto, per la stessa top class, destinata in un mercato fondamentale come il Giappone a passare in quel weekend in secondo piano. Oltretutto, sebbene i tempi siano cambiati, tutto sommato negli ultimi anni a Suzuka qualche pilota titolare della GP si è visto in gara: Pol Espargaro, Bradley Smith, Jack Miller e Takaaki Nakagami. Chiaro: sono lontani i tempi in cui i big del Motomondiale erano contrattualmente obbligati a disputare la 8 ore di Suzuka, ma rappresentano pur sempre partecipazioni degne di nota.

LA SCELTA 8 ORE DI SUZUKA 1980 DI CROSBY

Tuttavia, in origine, non sono mancati i casi di una preferenza riposta verso la Suzuka 8 hours da parte di alcuni comprovati protagonisti del Mondiale. Il caso più rappresentativo ci riporta al 1980 quando Graeme Crosby, senza troppi ripensamenti, preferì volare in Giappone rispetto al concomitante impegno in 500cc ad Imatra. Una preferenza dovuta a ragioni economiche, sportive, ma anche per entrare a tutti gli effetti nella storia di questo sport.

NESSUN DUBBIO PER CROZ

Nel 1980 di fatto Graeme Crosby esordì nel Mondiale 500cc con Heron Suzuki, ben figurando nel Gran Premio antecedente la 8 ore disputatosi a Spa Francorchamps (4° posto) ed ancor prima a Le Castellet (5°). Una stagione da rookie conclusasi con la perla del secondo gradino del podio al Nurburgring e l’ottavo posto in campionato, saltando tuttavia una gara. Per l’appunto, a favore della 8 ore di Suzuka. Nel weekend del 25-27 luglio, il calendario proponeva lo scontro di date tra il Gran Premio di Finlandia 500cc ad Imatra e, per l’appunto, la 8 ore dell’ottovolante. Correre da privato nel Motomondiale, o con Yoshimura alla “gara delle gare“? Nessun dubbio per ‘Croz‘, all’epoca ancora con ‘Cros‘ riportato sulla tuta.

DOUBLE STORICO: 8 ORE DI SUZUKA E SENIOR TT

Una scelta che diede ragione a Crosby. Vinse la 8 ore, entrando di fatto nella storia. Oltre all’affermazione in sé, anche per esser stato il primo e, finora unico, a centrare il “double” di vincere la 8 ore di Suzuka ed il Senior TT nello stesso anno. Nel 1978, inaugurale edizione della maratona Endurance del Sol Levante, poteva concretizzare questa impresa Mike Hailwood. Tornato eccezionalmente alle corse, vinse al TT con Ducati. Alla 8 ore era atteso al via con Moriwaki (o con la stessa Yoshimura: parliamo pur sempre due realtà con un filo comune familiare…), ma non trovò l’accordo economico proprio alla vigilia dell’evento.

EDIZIONE MEMORABILE

Graeme Crosby si rese protagonista di questo traguardo storico in una delle edizioni (la terza) e più importanti della 8 ore di Suzuka. La prima con oltre 100.000 spettatori (105.000 per l’esattezza), con un italiano al via (Virginio Ferrari in equipaggio con Freddie Spencer!), rientrante nel calendario del neonato Mondiale Endurance e con l’adesione di Yoshimura, Moriwaki, Kawasaki (schierando un giovanissimo Eddie Lawson…) e RSC Honda, antesignana della HRC.

EDIZIONE DA RICORDARE PER YOSHIMURA

Graeme Crosby, affiancato dal compianto Wes Cooley (con Mike Baldwin vincitore due anni prima nel 1978), siglò la pole position in 2’17″62, battezzando un’edizione che rappresenta una pietra miliare nella storia di Yoshimura. Per la prima volta, la GS1000R corse con il distintivo numero 12 e l’iconica colorazione rosso-nera ideata dal meccanico Kunio Asakawa. C’era poi persino Yumiko, secondogenita di Hideo ‘Pop’ Yoshimura nonché sposa di Shohei Kato (papà di Yohei, oggi Direttore Sportivo Yoshimura SERT Motul nel FIM EWC), come “ombrellina” in griglia di partenza.

CROZ SUPERSTAR ALLA 8 ORE DI SUZUKA

Croz‘ si rivelò la superstar di quell’edizione. Ben presto in gara si accese il duello tra lui e Eddie Lawson, all’epoca pilota Kawasaki nell’AMA Superbike e 250cc, con diversi imprevisti. La Suzuki Yoshimura perse 2 minuti per la sostituzione non prevista delle pastiglie dei freni, mentre ‘Steady Eddie‘ dovette rimediare ad una caduta. La 8 ore riservò un finale da cineteca, con il primo doppio-stint che si ricordi e con protagonista lo stesso Crosby. Nel turno di prove in notturna era stato decisamente più veloce di Wes Cooley, pertanto per contenere i 40 secondi di vantaggio sulla Kawasaki #11, ‘Croz‘ fu chiamato a questo sforzo che garantì a Yoshimura la vittoria. “Double” 8 ore/Senior TT ed il primo doppio-stint dell’Endurance moderno: insomma, come dar torto a Graeme Crosby ed il suo “Tenetevi il Mondiale 500cc”…

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