13 Novembre 2019

Il Bol d’Or fa scuola: rivisto il regolamento FIM EWC

Nel Mondiale Endurance FIM EWC cambierà il regolamento in caso di bandiera rossa, conseguenza di quanto vissuto al Bol d'Or.

Bol d'Or

Tra la 8 ore di Suzuka ed il Bol d’Or, diverse situazioni vissute hanno fatto… giurisprudenza nel FIM EWC. Considerando che in gare di 8 o 24 ore si possono presentare circostanze imprevedibili, il regolamento sportivo del Mondiale Endurance cambierà in base ad alcuni precedenti che hanno fatto scuola.

IL CASO SUZUKA

Come spiegato in precedenza, la rocambolesca conclusione della 8 ore di Suzuka 2019 ha lasciato strascichi. L’assegnazione della vittoria a Kawasaki ha imposto alla FIM una rivisitazione della normativa in tal senso, armonizzando i regolamenti del FIM EWC con i principali campionati internazionali. Dal Bol d’Or, per essere classificati, bisogna infatti riportare la moto ai box entro e non oltre i 5 minuti successivi l’esposizione della red flag.

NUOVO CASO AL BOL D’OR

Sempre una bandiera rossa comporterà modifiche al regolamento vigente del FIM EWC. Dopo 2 ore e 42 minuti di gara, la sospensione del Bol d’Or 2019 per la pioggia battente aveva invitato la Race Direction ad interrompere la contesa con successivo restart l’indomani alle 6:00 della mattinata. Se questo aspetto è contemplato dal regolamento, non era prevista la possibilità ai team di poter riportare le moto ai box e lavorarci nella (prolungata) sosta.

COSA DICE IL REGOLAMENTO

Nell’eventualità di una bandiera rossa, attualmente le squadre devono lasciare le moto al parc fermé senza poter intervenire per modifiche e riparazioni. Considerata la situazione anomala vissuta, al Bol d’Or il direttore di gara aveva eccezionalmente lasciato la possibilità ai team di poter lavorare sulle moto. Un precedente che diventerà… legge nei prossimi mesi. Nella riunione della Commissione Road Racing della FIM in corso di svolgimento a Valencia, si sta proprio discutendo su come rivedere questa regola. Con ogni probabilità, non vi sarà più l’imposizione originaria di non lavorare sulle moto, seppur con alcuni “paletti” regolamentari in fase di definizione.

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