25 Marzo 2019

Matteo Baiocco: “Le Mans con Paton? Che sfida!”

Matteo Baiocco sarà uno dei piloti SC-Project Paton Reparto Corse alla 24 ore di Le Mans del FIM EWC: l'inizio di un sodalizio destinato a durare nel tempo?

Matteo Baiocco

Il progetto SC-Project Paton per la 24 Heures Moto Le Mans del Mondiale Endurance si fa sempre più interessante. Accanto a Nico Terol e Simone Saltarelli, per questo debutto nel FIM EWC il glorioso marchio italiano ha deciso di puntare su Matteo Baiocco, punta di diamante dell’equipaggio che si alternerà in sella alla Honda Fireblade #57 iscritta alla classe Superstock. Un accordo trovato proprio in queste ultime settimane, reso possibile dalla ferma volontà del pluri-Campione CIV Superbike di correre nell’Endurance, fortemente convinto dalla validità del progetto.

Stavo rientrando dal Qatar dove ero impegnato con Aprilia MotoGP“, ricorda il nativo di Osimo. “Jacopo (Zizza, ndr) mi ha chiamato, illustrandomi il progetto. Per quanto mi riguarda, non era qualcosa di nuovo. Nelle settimane precedenti, leggendo su internet, ero rimasto colpito dalla partecipazione Paton alla 24 ore di Le Mans. Da piccolo, guardando le gare della 500cc, nutrivo una simpatia nei confronti di Paton. Una volta rientrato da Losail ho valutato approfonditamente con SC-Project il progetto e abbiamo trovato subito l’intesa.

Di correre nell’Endurance ci stavi già pensando…

Sì, anche se è effettivamente il primo anno in cui ho preso in considerazione l’idea di correre in questa specialità. L’Endurance mi affascina, vedo che c’è sempre più interesse nei confronti dell’EWC anche grazie all’interesse dei media. Mi reputo un pilota abbastanza in linea con i “top” della categoria. L’esperienza vissuta in questi anni da collaudatore Ducati e Aprilia mi sarà d’aiuto, soprattutto nell’approccio alle gare. Nell’Endurance non si corre solo d’istinto, ci sono vari aspetti da considerare come la gestione della moto, pneumatici, risorse, strategie, anche se sono convinto che in bagarre nessuno si tirerà indietro!

Cosa ti incuriosisce della specialità?

Correre di notte sicuramente sarà qualcosa da scoprire e, ne sono convinto, di unico. Non da meno il condividere la moto con altri due piloti, che hanno esigenze e caratteristiche diverse dalle tue. Prima di effettuare con Paton il primo test non avevo valutato questo aspetto, ma devo dire che è molto interessante lavorare di squadra per trovare un giusto compromesso di set-up che possa andare bene a tutti.

Con la Honda del team SC-Project Paton hai già effettuato un primo test a Cremona, com’è andata?

Meglio di quanto ci aspettassimo! La moto è ancora in fase di sviluppo, ma in sella è molto piacevole. Io ho una guida molto più soft, mentre qui le specifiche sono verso un set-up più duro in termini di ciclistica. Nell’Endurance il modo di correre è un po’ differente rispetto a ciò che più si è abituati, ma con la squadra sono riuscito ad adattarmi in fretta. Alla fine, con gomme anche da 70 e più giri, i tempi erano competitivi.

Con una Fireblade hai già corso occasionalmente nell’IDM, come ti è parsa dopo il primo test?

Sì, avevo disputato solo una gara nell’IDM. La CBR che abbiamo provato noi è una Stock vicina alla serie, molto facile nella guida e come posizione in sella. Il suo carattere si avverte subito, ha tanto grip e come base di partenza non è male.

I tuoi compagni di equipaggio, Nico Terol e Simone Saltarelli, li conosci molto bene…

Certamente! Ad un mese dalla gara, sono felice di poter condividere questa esperienza con loro. Nico è stato mio compagno di squadra nel 2015 con il team Althea nel Mondiale Superbike. Veniva dalla Moto2, da Campione del Mondo 125, ma è sempre rimasto umile. Un pilota con grandi capacità che si allena molto. Io per primo ho fatto il suo nome alla squadra ed è piaciuto molto. Con Simone ci conosciamo da diversi anni, pertanto siamo un equipaggio che possa lavorare bene insieme e vivere questa 24 ore di Le Mans piacevolmente, con lo spirito giusto.

Al momento è prevista la sola partecipazione del Team SC-Project Paton alla 24 ore di Le Mans, ma ti piacerebbe che questo progetto possa continuare anche in futuro?

Perché no! In questo momento mi affido a cosa dicono i responsabili di SC-Project e della squadra corse Paton. Per loro la priorità è Le Mans ed il Tourist Trophy, ma spero sia l’inizio di qualcosa destinato a durare nel tempo. Siamo tutti pienamente consapevoli che non sarà facile. Rispetto ad altre squadre, la sfida è 3 volte più grande, considerando che siamo al debutto assoluto. La nostra forza, ed è l’aspetto che più mi ha convinto, è l’approccio di tutta la squadra a questa sfida: dal primo nostro contatto mi hanno fatto un’ottima impressione.

La domanda è inevitabile: qual è il vostro obiettivo?

Il podio mi piacerebbe… Ma come detto, non sarà facile. Non siamo mai andati a Le Mans, non abbiamo l’esperienza di altre squadre, oltretutto la 24 ore è un evento particolare. Cercheremo di metterci tutta la buona volontà e di usare la testa. Portare a termine la corsa sarebbe già un capolavoro: il podio, per tutti noi, un sogno…

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