8 Luglio 2022

Jonathan Rea all’inseguimento a Suzuka: “Una delle più grandi sfide”

Primo ed unico test in vista della 8 ore di Suzuka per Jonathan Rea: Kawasaki KRT insegue Honda HRC, ma per la gara sono già state individuate opportune contromisure.

Jonathan Rea all'inseguimento a Suzuka: "Una delle più grandi sfide"

L’edizione 2022 rappresenterà per Jonathan Rea il personale ottavo gettone di presenza alla 8 ore di Suzuka. In alcune circostanze ha corso con il team preannunciato favorito, in altre da “underdog“, mentre questa volta si presenterà da detentore del trofeo. Con Kawasaki KRT l’obiettivo sarà quello di ripetere la rocambolesca affermazione del 2019, evitando tuttavia di incorrere nello spauracchio della ben nota scivolata sull’olio lasciato dalla Suzuki SERT nel corso dell’ultimo giro. Sulla carta non manca nulla per ripetersi, ma la sfida si prospetta più difficile del previsto.

PRIMO ED UNICO TEST PER JONATHAN REA

Martedì 5 e mercoledì 6 luglio Jonathan Rea ha preso parte all’unica sessione di prove di avvicinamento alla gara per lui prevista quest’anno. Leon Haslam si era occupato dello sviluppo della Ninja ZX-10RR il mese scorso con due sessioni di Test, stesso numero di Alex Lowes, alla prima 8 ore “in verde” dopo 3 affermazioni (2016, 2017, 2018) con Yamaha. A JR65 due giorni bastano e avanzano abbondantemente per farsi un’idea della situazione al box #10, per una spedizione sul leggendario circuito dell’ottovolante gestita da Provec in collaborazione con tecnici ed ingegneri di KMC (Kawasaki Motors Corporation). Al termine delle prove, Johnny e KRT hanno concluso al terzo posto in 2’06″925, preceduti da Honda HRC e YART Yamaha.

TANTE PROVE DI MOTORE E SIMULAZIONE DI GARA

Rea non si è fatto mancare nulla in questa due-giorni di Test. Prove comparative di set-up e, soprattutto, di due differenti configurazioni del propulsore: una versione più “spinta“, una più “conservativa” per contenere il gap in termini di gestione dei consumi di carburante rispetto alla Honda HRC. Secondo consuetudine, JR65 si è poi concesso una simulazione di gara con un long run intorno i 28 giri che ha dato i responsi sperati. In vista del weekend di gara, tuttavia, ci sarà ancora da lavorare. La CBR #33, quantomeno sulla carta, si pone come la moto di riferimento. Non un grande problema, considerando che nel 2019 Rea si rese protagonista di una delle prestazioni individuli più dominanti di sempre alla 8 ore, riconquistando in tre distinte occasioni il comando delle operazioni in una gara condivisa con Leon Haslam e con Toprak Razgatlioglu illustrissimo “panchinato“.

EQUIPAGGIO FORTISSIMO

In termini di risorse umane, KRT a Suzuka si presenterà con la medesima filosofia del 2019, con una struttura rodata sull’asse Spagna-Giappone, con uno degli equipaggi più forti di sempre dalle 8 vittorie in tre. Haslam ne ha vinte 3 (2013 e 2014 con HARC-PRO Honda, 2019 con Kawasaki), altrettante Lowes (triennio 2016-2018 con Yamaha), 2 affermazioni invece per Rea. Nel 2012 dominò con F.C.C. TSR Honda, per poi dover attendere la rocambolesca edizione 2019. Di fatto alla 8 ore Johnny ha vissuto gioie e dolori, con qualche imprevisto. Nel 2010 cadde in seguito ad una caduta per un contatto con un doppiato dopo aver scontato due Stop And Go per infrazioni altrui. Finì a terra anche nel 2018, la prima 8 ore disputata con Kawasaki, sotto regime di Safety Car con l’asfalto reso insidioso dalla pioggia, fino ad arrivare al ben noto episodio a 94 secondi dal termine dell’edizione 2019.

SFIDA GRANDISSIMA

Alla 8 ore di Suzuka si respira un’atmosfera unica nel suo genere e, senza dubbio, rappresenta per noi una delle più grandi sfide della stagione“, ha ammesso Rea al termine dei Test. “Ne sono entusiasta, anche perché le prove sono andate bene. Passo dopo passo mi sono sentito sempre meglio. Inizialmente mi sono dovuto riabituare alla pista (non ci corre per l’appunto da 3 anni, ndr) ed alla ZX-10RR in configurazione Endurance”. Per quanto la base non sia così dissimile dalla versione WSBK, ci sono svariati cambiamenti. “La moto cambia in termini di elettronica e relative mappature per la gestione del carburante, oltre che le gomme (Bridgestone in luogo di Pirelli, ndr). In ogni caso in squadra ci conosciamo tutti bene ed è bello condividere questa avventura con Alex“.

TOUR DE FORCE

Per questa avventura alla 8 ore tutto il team KRT sarà chiamato ad un vero tour de force. Martedì e mercoledì scorsi sono scesi in pista a Suzuka, per poi tornare in azione nel Mondiale Superbike a Donington settimana prossima. Nuovamente in azione nel WSBK a Most dal 29 al 31 luglio prossimi, per poi prendere il primo volo per il Giappone e scendere in pista 48 ore più tardi a Suzuka per la prima sessione di prove del weekend di gara. Un dispendio di energie che non preoccupa il 6 volte Campione del Mondo: “Un impegno extra che possiamo permetterci“. A maggior ragione nell’eventualità di una vittoria, e di rivincere la sfida in casa-Honda…

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