18 Maggio 2016

Intervista a Niccolò Canepa ”Riparto dall’Endurance, ma la SBK…”

Niccolò Canepa a tutto tondo ci racconta il suo triplo impegno tra FIM EWC, CIV Superbike e Superstock 1000 FIM Cup, degli accordi saltati nel 2015 e dell’evoluzione del suo 2016.

Superbike, MotoGP, Superstock, adesso anche Endurance. Bisogna dire che Niccolò Canepa non si è fatto mancare nulla nella sua lunga carriera, pronto adesso ad offrire la sua grande esperienza ad una casa come la Yamaha in un triplice impegno tra Mondiale Endurance (con GMT94), Superstock 1000 FIM Cup e CIV Superbike (con Pata Yamaha MotoXRacing).

Parliamo del Mondiale Endurance. Non è stata una 24h di Le Mans fortunata, da quel poco che hai visto come ti trovi nell’Endurance?

Sicuramente poteva andare meglio ma comunque l’atmosfera mi è piaciuta tantissimo. Il livello è molto alto, buona parte dei team hanno comodamente il budget per fare il mondiale Superbike ad un livello top quindi tutte le squadre hanno meccanici e tecnologia al top. Oltre al pubblico, che in questa specialità ha una passione incredibile, mi è piaciuto tanto anche l’approccio alle gare, il modo di condividere la moto con altri due piloti sia nel bene che, come ho potuto vedere sulla mia pelle, nel male. Questo ti porta a lottare insieme e a condividere cose che nella velocità sarebbero impensabili, come setup e posizione di guida. È veramente fantastico“.

Qual è la differenza tra un classico pilota di velocità e un pilota Endurance?

Una volta questa differenza era più marcata, adesso il livello si è alzato talmente tanto che i 30/35 giri che facciamo sono delle vere e proprie mini gare della SBK. Il problema più grande è rimanere sempre concentrato anche se qualche volta sono la foga dell’inizio o la stanchezza della fine a fregarti. Qua però il momento concitato della gara è molto più dilazionato quindi riesci a tenerti sempre un po’ di margine in più, anche considerando il problema del doppiaggio dei piloti più lenti che non è una cosa facilissima, ma ormai il passo di ogni stint è quasi allo stesso livello di una manche di velocità. Questo ovviamente è valido solamente se si corre per il top ma esistono anche team che corrono solamente per arrivare e tirano i remi in barca. Ovviamente non è il nostro caso“.

Niccolò Canepa ha corso ad Imola con Pata Yamaha MotoXRacing nella STK1000

Niccolò Canepa ha corso ad Imola con Pata Yamaha MotoXRacing nella STK1000

Parliamo del campionato Superstock. Come è capitata questa occasione? Pensi di continuare oppure farai solo da rimpiazzo?

Per rispondere devo fare un passo indietro. L’anno scorso ero molto vicino a chiudere il contratto con la Honda per la Superbike, poi hanno optato per Nicky Hayden quindi non se ne è più fatto nulla. Ho avuto anche offerte per la Supersport ma ho preferito concentrarmi direttamente su un campionato solo, optando quindi per l’EWC. Volevo orbitare all’interno di una casa ufficiale e Yamaha mi ha dato questa opportunità, quindi ho preferito focalizzarmi solamente sul endurance. Oltretutto, oggettivamente non è affatto semplice cambiare moto e campionati ogni fine settimana, cambio spesso gomme e tipologia di moto e questo non aiuta ad ottenere il feeling giusto. Quindi no, ho intenzione di proseguire solamente il campionato Endurance e il CIV. Poi vedremo“.

Il nuovo regolamento della Superstock ha tolto buona parte delle prove libere alla categoria. Non pensi sia pericoloso?

Assolutamente, io penso che sia una mossa sbagliata. Oltretutto io non penso che manchi il tempo, l’ho sperimentato ad Imola ed effettivamente di tempo per le prove ce n’è. Aumenta anche lo spettacolo per il pubblico, e non è che tagli sui costi per un pieno di benzina o un treno di gomme. Con questo sistema oltretutto favorisci i team che hanno più budget è che sono riusciti a fare più test invernali, mentre magari il giovane ha bisogno di qualche minuto in più sulla moto per arrivare al livello degli esperti. In questo il Campionato Italiano Velocità è meglio, perché ti permette di girare anche il giovedì e chiaramente tu sei già in autodromo per il weekend di gara quindi non ti vanno ad aumentare i costi e aumenta la confidenza con il circuito“.

Niccolò Canepa in posa con la R1 di GMT94 del FIM EWC

Niccolò Canepa in posa con la R1 di GMT94 del FIM EWC

Vista l’assenza di Guintoli in Superbike, perché hai preferito la Superstock?

“In realtà è stata una contingenza. Gli accordi parlavano di una sostituzione in Superbike, ma gli incidenti di Russo e di Marino sono accaduti prima ed è per questo che sono finito nella Superstock. Cambiare in corso d’opera non era comunque una grande idea, avrei lasciato un team per la terza volta senza un pilota e non mi è sembrata una cosa costruttiva. Col senno di poi va anche bene così, ho trovato un bel team e lo sviluppo parte appunto dalle moto della Superstock, quindi mi piace il lavoro che sto svolgendo adesso”.

Quindi il tuo è anche un ruolo di sviluppatore?

Beh, io sono chiaramente fuori dai giochi del campionato quindi ovviamente il mio ruolo è molto più incentrato sullo sviluppo della moto. Durante il week end di Vallelunga Ingegneri della Yamaha sono venuti con un nuovo software sul quale stiamo lavorando. Oltretutto mi aiuto anche per il compito nell’EWC, visto che la centralina è la stessa. Diciamo che sto unendo l’utile al dilettevole“.

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