10 Ottobre 2021

Dopo 6 ore, 0″070 per la vittoria: questo è l’Endurance

Soltanto 70 millesimi il distacco al termine della 6 ore di Most del Mondiale Endurance tra BMW e YART Yamaha, in una giornata da sogno per l'Italia.

Endurance

Si profilava come un finale di stagione in tono minore, con l’adesione di sole 24 squadre e pochi interessi di classifica. La realtà dei fatti ci ha offerto una 6 ore di Most, atto conclusivo del Mondiale Endurance FIM EWC 2021, da ricordare. Contestualmente alla conquista del titolo iridato da parte dello squadrone Yoshimura SERT Motul ed alla gioia tricolore firmata No Limits Motor Team nella Superstock, la trasferta in Repubblica Ceca ha prodotto un epilogo da cineteca. Dopo 6 intense ore di gara, uno scarto di soli 70 millesimi ha determinato vincitori e vinti di tappa. Il distacco più contenuto di sempre in 230 gare e 41 anni di storia del Mondiale Endurance.

VOLATA FINALE

La foto d’apertura sincera cosa si è assistito in quel di Most. In un travolgente ultimo stint di gara, BMW Motorrad World Endurance ha centrato la prima vittoria di squadra nel FIM EWC, regolando di 0″070 YART Yamaha in (furiosa) rimonta. Un successo sofferto per la squadra capitanata da Werner Daemen, per quanto ritrovatasi in testa già al termine del primo turno di guida con uno scatenato Ilya Mikhalchik. Usufruendo di soli due piloti “panchinando” un Campione del Mondo del calibro di Kenny Foray, il giovane pilota ucraino e Markus Reiterberger hanno compiuto un lavoro impeccabile. In particolare Reiti nel conclusivo stint ha tenuto botta ad un Marvin Fritz (YART Yamaha) in stato di grazia. Perdendo sì tutto il vantaggio, ma senza commettere la benché minima sbavatura e rispondendo agli assalti del proprio connazionale in un tiratissimo ultimo giro di gara.

RIMONTA YART

Per il rinnovato team ufficiale dell’Elica si tratta del primo hurrà nel Mondiale Endurance, riportando BMW ad una vittoria che nella specialità mancava dalla 6 ore di Doha 2012. Con questo successo è stato inoltre centrato il secondo posto nella classifica finale di campionato, vanificando i propositi ambiziosi di YART Yamaha. La compagine di Mandy Kainz, decisamente di performance la più veloce in pista, ha perso la vittoria per una partenza al ralentì (Fritz dalla pole a 20° al termine del primo giro), una prima sosta lentissima ed un ulteriore stop imprevisto. Marvin Fritz, Karel Hanika ed il nostro Niccolò Canepa hanno fatto di tutto per recuperare questo gap, ma sono mancati per l’appunto 70, miseri millesimi di secondo…

BATTUTA PORTIMAO 2016

La 6 ore di Most entra così nella storia per il gap più contenuto di sempre tra il primo ed il secondo classificato nella storia del Mondiale Endurance. Infranto il precedente primato di Portimao 2016, con 81 millesimi a separare GMT94 Yamaha e Suzuki SERT, anche se in quella circostanza si trattava di una 12 e non 6 ore di gara. Resta questo record ed un finale meraviglioso, ribadendo due elementi caratterizzanti dell’Endurance moderno. Non si parla più soltanto di “corse di resistenza”, bensì di gare “sprint” articolate sulla distanza di 6, 8, 12 o 24 ore, dove i top team sono chiamati a dar sempre tutto. Non da meno, riservando sempre gare dall’elevato tasso di spettacolarità. Rivedere il conclusivo stint della 6 ore di Most per credere…

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