2 Gennaio 2017

Endurance FIM EWC La rivoluzione 2016/2017 che non piace…

Il "rivoluzionario" calendario invernale del FIM EWC non è stato attuato per la stagione 2016/2017: se ne riparlerà per il 2018, ma nel frattempo ci sono dubbi e perplessità da parte dei team.

Di tutte le specialità motociclistiche, l’Endurance resta la più legata alla sua storia, tradizione ed alla sua imprescindibile essenza. Per quanto “giovane” in termini di “istituzione del campionato” (primi anni ’80), le corse di durata restano concettualmente ancorate alla loro visione originaria, conservando nel contempo lo spirito di ciò che deve rappresentare (e tuttora rappresenta) la disciplina. Una specialità che ha saputo innovarsi e reinventarsi, seguendo (ove possibile) il trend dei tempi che corrono, trasformandosi soprattutto nell’ultimo lustro da competizione da giocarsi “sulla distanza” ad effettive “gare sprint”. Si corre in certi casi per 24 ore, ma ogni stint è una corsa contro il tempo, combinando il tutto con azzeccate strategie, gestione dei consumi, pneumatici, risorse umane con l’affidabilità sempre ed insindacabilmente la prerogativa del successo. L’Endurance ha saputo cambiare e migliorarsi, ma forse non è ancora pronta per una rivoluzione. Annunciata sì, per il momento sfumata.

CAMBIA LA PERCEZIONE DELL’EWC – Dal 2002 ad oggi il Mondiale Endurance, oggi riconosciuto semplicemente come FIM EWC (acronimo di Endurance World Championship), ha cambiato tre differenti promoter: da FG Sport (già Flammini Group e Octagon Motorsports) alla stessa FIM (dal 2007), fino all’avvento nel 2015 di Eurosport Events, divisione dedita all’organizzazione di manifestazioni/eventi del noto canale paneuropeo rientrante nel gruppo Discovery. Un cambiamento che ha giovato alla specialità: l’Endurance è tornato “sulla mappa” dopo anni di oscurantismo, il pubblico generalista ha potuto conoscere ed apprezzare l’EWC grazie ad un’esposizione televisiva di prim’ordine, il tutto suffragato da numeri in costante ascesa sotto tutti gli aspetti. Elemento non secondario, agli occhi dello spettatore (non necessariamente e strettamente “appassionato”) è cambiata la percezione di cosa sia l’Endurance: non più soltanto un campionato “dei pensionati”, ma un qualcosa di diverso. Non necessariamente migliore, ma semplicamente… differente rispetto ad altre realtà internazionali.

Solo l'Endurance può offrire simili immagini...

Solo l’Endurance può offrire simili immagini…

TROPPO PRESTO? – Coadiuvati da questa crescita dell’EWC, in Eurosport Events si è deciso di precorrere i tempi. Nel tentativo di ritagliarsi uno spazio in un’agenda sempre più fitta del Motorsport internazionale, nel luglio scorso è stata annunciata l’istituzione del “Calendario invernale”: la stagione 2016/2017 partirà a settembre con il Bol d’Or per concludersi il luglio prossimo con il “main event” rappresentato dalla 40esima edizione della 8 ore di Suzuka, calendarizzando diverse tappe nei mesi di completa inattività per quanto concerne MotoGP e World Superbike. Bene, benissimo, ma tra il dire ed il fare…

TUTTO RINVIATO – … C’è di mezzo la realtà dei fatti. Problemi di natura organizzativa hanno fatto slittare questo piano di 1 anno (stagione 2017/2018), definendo un calendario 2017… anomalo. Controproducente. Partenza sì nel settembre (2016…) con il Bol d’Or, ma per il secondo round bisognerà attendere il mese di aprile (!) con la 24 ore di Le Mans. A seguire, di fatto a ruota, le 8 ore di Oschersleben (20 maggio), la novità Slovakia Ring (24 giugno), con il gran finale il 30 luglio quando si correrà a Suzuka con punteggio doppio da nuovo regolamento sportivo, intrapreso per render sempre più importante la maratona Endurance del Sol Levante. Uno stravolgimento dei piani iniziali che lascia sostanzialmente 7 mesi (!) di totale inattività, depauperando il lavoro finora compiuto nella promozione dell’EWC e la “presa” sul pubblico. Questo tralasciando (ed in una serie come l’Endurance non lo si può mai e poi mai fare…) gli interessi degli attori principali: le squadre hanno dovuto rivedere programmi, budget e contratti, tanto che diversi costruttori (Kawasaki, BMW…) prenderanno parte soltanto agli appuntamenti francesi del calendario. Non propriamente il massimo.

Il Bol d'Or primo round del FIM EWC 2016/2017

Il Bol d’Or primo round del FIM EWC 2016/2017

RIVOLUZIONE POSTICIPATA AL 2018 – La buona notizia è che il tanto atteso e pubblicizzato calendario invernale sarà adottato, senza ulteriori rinvii, per la stagione 2017/2018. Eurosport Events ha infatti garantito l’apporto di un’inedita tappa asiatica nel mese di febbraio per uno schedule di 6-7 appuntamenti, chiaramente comprensivo delle grandi classiche come Bol d’Or, Le Mans e Suzuka. D’altronde, come diceva Nelson Mandela, “Cominciare una rivoluzione è facile, è il portarla avanti che è molto difficile”…

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