26 Luglio 2013

8h Suzuka: il ritorno di Kevin Schwantz, 49 anni e la classe di sempre

A 2" dai tempi di Kagayama e Haga

Per sua stessa ammissione, dopo la vittoria sfiorata nel 1988 insieme a Doug Polen con il team Yoshimura Suzuki, Kevin Schwantz aveva lasciato un conto in sospeso con la 8 ore di Suzuka. Per questa ragione (ma non solo) il leggendario pilota texano ha deciso di prender parte quest’anno alla 36esima edizione dell’evento accettando l’offerta del Team Kagayama diretto dall’omonimo Yukio Kagayama, concretizzando un sensazionale ritorno alle competizioni giusto a 49 anni compiuti lo scorso 19 giugno, gli ultimi 18 dei quali di fatti trascorsi senza alcuna presenza all’attivo in una gara di livello “mondiale”, eccezion fatta per la parentesi del Bol d’Or 2004 con una Suzuki GSX-R 1000 Superstock. Con due test all’attivo ai comandi della “Gixxer” #071 condivisa con lo stesso Kagayama e Noriyuki Haga, nelle prime prove il Campione del Mondo 500cc 1993 con la sua classe e “manetta” ha ribadito il significato del termine leggenda, staccando riferimenti cronometrici da rimarcare. Schwantz dopo la scivolata di ieri Se ieri nel doppio turno di prove è rimasto ben distante (un miglior giro in 2’13”) dai tempi dei suoi compagni di squadra anche a seguito di una scivolata senza conseguenze alla curva 5, oggi ha ridotto di gran lunga il gap dai migliori, avvicinando sempre più le prestazioni di Yukio e Nitronori. Nella terza sessione di prove libere disputatasi nella mattinata il buon Kevin è sceso in pista affrontando uno “stint” da sette tornate consecutive su livelli dignitosissimi: 2’14″630, 2’13″555, 2’14″167, 2’14″064, 2’13″023, gran finale in 2’11″910 tenendo la scia del pluri-Campione All Japan (e secondo assoluto alla 8 ore lo scorso anno) Tatsuya Yamaguchi che lo aveva sorpassato alla tornata precedente, un tempo da raffrontare al 2’08″366 di Kagayama ed il 2’10″146 di Haga. Briefing tecnico ai box Giunti alle qualifiche ufficiali, Schwantz nella prima sessione ha fermato i cronometri sul 2’12″007, ma è nella seconda che ha “stupito” (si fa per dire) tutti: 2’10″907, sostanzialmente a 2″ da Yukio Kagayama (2’08″751) e Noriyuki Haga (2’08″438). Bentornato, Kevin! Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130) Foto: Suzuki Racing

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