23 Agosto 2014

8h Oschersleben Gara: Honda Racing conquista la vittoria

Yamaha GMT94 ad un passo dal titolo

Eccezion fatta per la 8 ore di Suzuka, la prima affermazione Honda nel Mondiale Endurance da otto anni a questa parte. Alla 8 ore di Oschersleben, terzo di quattro appuntamenti del FIM Endurance World Championship 2014, il team Honda Racing di Neil Tuxworth si è assicurato la vittoria al culmine di una corsa per certi versi rocambolesca, caratterizzata da una serie di cadute con tanti attesi protagonisti fuori dai giochi per il gradino più alto del podio. Progetto finanziato da Honda Motor Europe dopo un triennio di ‘sviluppo’ sotto le insegne di Honda TT Legends, il team Honda Racing con la CBR 1000RR Fireblade SP #111 affidata al trio d’Oltralpe formato da Sebastien Gimbert, Julien Da Costa e Freddy Foray ha comandato la contesa sin dalle prime fasi di gara sfruttando appieno le disavventure occorse ai diretti avversari della top class EWC. Non particolarmente fortunati al Bol d’Or e alla 8 ore di Suzuka, alla ‘Motorsport Arena’ di Oschersleben i piloti di Honda Motor Europe si sono rifatti con gli interessi monopolizzando la scena dal quarto giro (poco più di 10 minuti di gara…) in avanti, gestendo senza alcun tipo di sbavatura moto, gli pneumatici Dunlop e le insidie presentatesi nel finale con l’avvento della pioggia, l’ingresso della Safety Car e la presenza di olio in piena traiettoria. Al culmine di una 8 ore semplicemente perfetta, all’esposizione della bandiera a scacchi delle 20:00 Honda Racing celebra così la prima affermazione con questa nuova denominazione ufficiale, il primo centro della casa dell’ala dorata dalla 24 ore di Le Mans 2006 (all’epoca con National Motos) tralasciando le sei vittorie conseguite nel frattempo alla 8 ore di Suzuka (2008, 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014). Complici le sventure accusate nei primi due round, per la compagine di Neil Tuxworth resta quasi proibitiva la rincorsa al titolo di categoria, ma con 55 punti in palio nella ‘season finale‘ del prossimo mese di settembre con la 24 Heures Moto di Le Mans tutto è ancora potenzialmente in gioco, ancor più in seguito alla serie infinita di problematiche vissute dagli altri top team del Mondiale Endurance. Subito in piena corsa per la vittoria con Julien Da Costa autore di un brillante avvio alle 12:00 in punto, l’equipaggio #111 ha infatti visto ben presto gli avversari auto-escludersi dalla lotta per il primato: al primo giro subito i Campioni del Mondo in carica di Suzuki S.E.R.T. per una scivolata di Anthony Delhalle, pochi minuti più tardi i vincitori del Bol d’Or di Kawasaki SRC a sua volta per una caduta di Gregory Leblanc, nel prosieguo della contesa è stato il turno anche di Monster Energy Yamaha (con Broc Parkes in quel momento il più veloce in pista), del Team R2CL Suzuki (in lizza per il podio con Gwen Giabbani) e, a due ore dal termine, di Yamaha GMT94 con Mathieu Gines tradito dalla presenza di olio in traiettoria proprio quando la pioggia aveva fatto capolino a Oschersleben. Yamaha GMT94 leader del Mondiale EWC Se le altre squadre hanno così dovuto accantonare subito i propositi ambiziosi, la compagine di Christophe Guyot ha rimediato subito a questa disavventura rispedendo in pista David Checa dopo soltanto 2 giri persi, assicurandosi così un preziosissimo secondo posto assoluto ai fini-campionato davanti al Bolliger Team Switzerland e i duellanti per la vittoria tra le Superstock: l’equipaggio in pole di Penz13 BMW e la Kawasaki #95 del Qatar Endurance Racing Team, rispettivamente 4° e 5° al traguardo. Nel gran giorno della Honda, i Campioni del Mondo 2004 di Yamaha GMT94 con David Checa, Mathieu Gines e Kenny Foray (2° con il fratello Freddy vincitore!) in sella alla R1 #94 Michelin hanno ulteriormente rafforzato la leadership in campionato scontando, complice la scivolata a 2 ore dal termine, 2 giri di svantaggio dalla Fireblade #111, ma ritrovandosi ora con 23 lunghezze di vantaggio rispetto al Bolliger Team Switzerland, terzi in gara e secondi in campionato con la Kawasaki Ninja ZX-10R #8 condotta da Horst Saiger, Roman Stamm e Daniel Sutter. Si prospetta dunque un finale emozionante a Le Mans tra un mese dove, per la prima volta da un quadriennio a questa parte, non sarà il Suzuki Endurance Racing Team (S.E.R.T.) di Dominique Meliand a celebrare la conquista del titolo. Presentatisi a Oschersleben già con un importante svantaggio nella generale, i 13 volte Campioni del Mondo hanno visto la propria corsa compromessa al via per una caduta, proprio nel corso del 1° giro, di Anthony Delhalle. Una volta ultimate le riparazioni alla GSX-R 1000 #1, Vincent Philippe e successivamente Erwan Nigon sono stati in grado di recuperare 1 dei 5 giri persi, concretizzando una proverbiale rimonta fino al sesto posto finale e quarto assoluto per quanto concerne la EWC, ma ritrovandosi ora con 53 punti da recuperare (su 55 massimi in palio) in campionato e, in virtù del regolamento vigente FIM con il punteggio assegnato anche solo dopo poche ore di gara nelle maratone Endurance 24 ore, di fatto già tagliati fuori dalla corsa all’iride. Fuori dai giochi per la vittoria il Team Kawasaki SRC Resta potenzialmente in corsa invece il Team Kawasaki SRC grazie alla vittoria conseguita al Bol d’Or (e a quattro anni di dominio a Le Mans…), ma pesa eccome la caduta dopo pochi minuti di Gregory Leblanc. Il Campione FSBK in carica ed artefice dei successi della compagine di Gilles Stafler nell’ultimo quadriennio ha sbagliato nel tentativo di ‘scappar via’ dalla Honda #111, con il risultato di compromettere la corsa della compagine ufficiale di Kawasaki Motors Europe e Pirelli sin dalle battute iniziali della contesa. Tornata in pista con l’ex iridato Supersport Fabien Foret (in ‘prestito’ dal MAHI Racing Team India del World Superbike) alla guida in 36° posizione e con 9 giri di svantaggio, la Kawasaki Ninja ZX-10R #11 grazie anche ad un brillante Matthieu Lagrive ha poi strappato un posto nella top-10 e 7° della propria classe di appartenenza, preceduti anche dalla convincente Kawasaki #18 del Team Sapeurs Pompiers e dalla R1 #7 di Yamaha Austria (iscritta sotto le insegne di ‘Monster Energy Yamaha YART’) con Rick Olson, Igor Jerman e Sheridan Morais (sostituto dell’infortunato Wayne Maxwell) a loro volta penalizzati dalle rocambolesche prime fasi di gara. Sempre per quanto concerne la compagine di Mandy Kainz, il ‘Dream Team’ da MotoGP in sella alla Yamaha R1 #07 di ‘Monster Energy Yamaha’ con Broc Parkes e Michael Laverty (portacolori Paul Bird Motorsport nella top class) alla guida ha visto la propria gara compromessa alle 14:15 in punto per una scivolata dell’australiano, giusto poco dopo aver fatto registrare in 1’27″266 il giro più veloce della contesa. Il ritiro, annunciato nei minuti successivi, ha precluso ai due piloti della classe regina quantomeno un piazzamento a podio dopo convincenti qualifiche ed una rovinosa caduta di Laverty nella giornata di test di mercoledì scorso. Con così tanti top-team dell’EWC fuori dai giochi, si sono distinti in positivo nell’assoluta due squadre di vertice della classe Superstock, in bagarre tra loro separati da pochi secondi per tutte e 8 le ore di gara. Oschersleben da dimenticare per i due equipaggi YART Scattati dalla pole (!), gli alfieri del Penz13.com Franks Autowelt Racing Team di Rico Penzkofer hanno condotto la BMW S1000RR #13 alla vittoria grazie alle performance del Campione IDM Superbike in carica Markus Reiterberger, del vincitore dell’IDM Superstock 2013 Bastien Mackels più Pedro Vallcaneras, usciti vittoriosi dal confronto con la Kawasaki #95 del Q.E.R.T. (acronimo di ‘Qatar Endurance Racing Team) con Alex Cudlin, Mashel Al Naimi e Anthony West, al via dell’EWC direttamente dal Mondiale Moto2 dove difende i colori sempre della federazione motociclistica qatariota. Per quanto concerne la classifica di campionato della FIM Endurance World Cup, grazie al terzo posto di classe e alla vittoria del Bol d’Or (3° assoluti) lo Junior Team Suzuki LMS di Damien Saulnier con Etienne Masson, Baptiste Guittet e Gregg Black conserva la leadership con la possibilità, sul tracciato di casa a Le Mans, di assicurarsi la Coppa del Mondo Superstock. Alla 8 ore di Oschersleben c’è stata inoltre una folta rappresentanza tricolore al via. Il migliore dei nostri al traguardo è Emiliano Bellucci, con la Kawasaki #46 del Flembbo Leader Team tredicesimo nell’assoluta (8° EWC), mentre il No Limits Motor Team di Moreno Codeluppi è 21° (7° tra le Superstock) con la Suzuki GSX-R 1000 #411 condotta da Andrea Boscoscuro, Giovanni Bussei e Niccolò Rosso. Fuori dalla classifica finale invece il MCS Racing Ipone con alla guida anche Gianluca Vizziello, terminata sfortunatamente dopo soli 9 giri l’avventura del ‘Gas Nolimits – Rouge Racing’ per problemi presentatisi alla Suzuki GSX-R 1000 #25 condotta da Jacopo Zizza, Danilo Tomassoni e Leonardo Pedoni, iscritti nella classe ‘Open’ che ha visto il trionfo della BMW S1000RR del RS Speedbikes “Club 56” Racing sfruttando una caduta nel finale della RSV4 di Aprilia Grebenstein. Penz13 BMW trionfa tra le Superstock Con questi verdetti, per il FIM Endurance World Championship l’appuntamento è ora fissato per l’atto decisivo della stagione 2014, la 24 ore di Le Mans in programma il 20-21 settembre prossimi. FIM Endurance World Championship 2014 German Speedweek Oschersleben Oschersleben 8 Hours, Classifica Gara 01- Honda Racing – Honda CBR 1000RR SP – Da Costa/Gimbert/Foray – 291 in 8h00’19.304 (EWC) 02- Yamaha Racing GMT94 Michelin – Yamaha YZF R1 – Checa/Foray/Gines – a 2 giri (EWC) 03- Bolliger Team Switzerland – Kawasaki ZX-10R – Saiger/Stamm/Sutter – a 3 giri (EWC) 04- Penz13.com Franks Autowelt – BMW S1000RR – Vallcaneras/Mackels/Reiterberger – a 3 giri (SST) 05- Qatar Endurance Racing Team – Kawasaki ZX-10R – West/Cudlin/Al Naimi – a 3 giri (SST) 06- Suzuki Endurance Racing Team – Suzuki GSX-R 1000 – Philippe/Delhalle/Nigon – a 4 giri (EWC) 07- Team 18 Sapeurs Pompiers – Kawasaki ZX-10R – Maurin/Egea/Alarcos – a 6 giri (EWC) 08- Junior Team Suzuki LMS – Suzuki GSX-R 1000 – Guittet/Masson/Black – a 6 giri (SST) 09- Monster Energy Yamaha YART – Yamaha YZF R1 – Morais/Olson/Jerman – a 7 giri (EWC) 10- Team Kawasaki SRC – Kawasaki ZX-10R – Leblanc/Lagrive/Foret – a 9 giri (EWC) 11- Starteam PAM Racing – Suzuki GSX-R 1000 – Lucas/Hardt/Longearet – a 11 giri (SST) 12- AM Moto Racing Competition – Suzuki GSX-R 1000 – Loiseau/Thibaut/Buisson – a 12 giri (SST) 13- Flembbo Leader Team – Kawasaki ZX-10R – Prosenik/Bellucci/Derine – a 13 giri (EWC) 14- National Motos – Honda CBR 1000RR – Tizon/Junod/Debise – a 13 giri (EWC) 15- Ecurie Chrono Sport 1 – Kawasaki ZX-10R – Cudeville/Auger/Maccio – a 14 giri (SST) 16- Motobox Kremer Racing – Suzuki GSX-R 1000 – Scherrer/Paavilainen/Kartheininger – a 14 giri (EWC) 17- Team Space Moto 37 – Suzuki GSX-R 1000 – Roche/Gallerand/Leblanc – a 16 giri (EWC) 18- RS Speedbikes Club 56 Racing – BMW HP4 – Albrecht/Kollan/Mizera – a 16 giri (Open) 19- Team Motors Events April Moto – Suzuki GSX-R 1000 – Fastre/Van Keymeulen/Storrar – a 17 giri (EWC) 20- 2FAST4YOU by sven4race.de – Yamaha YZF R1 – Behrendt/Kemmer/Grasmugg – a 17 giri (Open) 21- No Limits Motor Team – Suzuki GSX-R 1000 – Bussei/Boscoscuro/Rosso – a 18 giri (SST) 22- Aprilia Grebenstein – Aprilia RSV4 – Uhlig/Buhn/Schwarz – a 19 giri (Open) 23- Volpker NRT 48 Schubert Motors – BMW S1000RR – Takada/Bergau/Stuppi – a 19 giri (SST) 24- Frostbeulen Racing by msd – Ducati 1199 Panigale – Kaiser/Backer/Mockenhaupt – a 23 giri (Open) 25- Maco Racing Team – Yamaha YZF R1 – Schouten/Phillis/Szkopek – a 29 giri (EWC) 26- Ecurie Chrono Sport 2 – Kawasaki ZX-10R – Bercot/Hamard/Herveux – a 30 giri (EWC) 27- Team msd-steeldesign.de – BMW S1000RR – Bitter/Mester/Schmitt – a 39 giri (SST) 28- RS Speedbikes Racing – BMW S1000RR – Altendorfer/Bauer/Lowe – a 40 giri (EWC) 29- Bipro Legends by Everlast – BMW S1000RR – Genscher/Lemmermann/Bammann – a 45 giri (Open) 30- Dijamant Srbija – Kawasaki ZX-10R – Perisic/Stojanovic/Stankovic – a 56 giri (SST)

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